Nella giornata di oggi si è verificato quello che viene chiamato sciame sismico in provincia di Perugia. Sono tre le scosse che si sono verificate nelle ultime ore partendo da una da 2.2 M per poi arrivare a una da 2.7 M e un’altra da 2.2. Tutte sono localizzate attorno alle stesse coordinate: 42.79 latitudine, 13.13 longitudine. L’epicentro della scossa è rilevata attorno ai dieci chilometri di profondità dalla superficie terrestre. L’ultimo terremoto è arrivato alle ore 21.07 e i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Norcia (PG); Castelsantangelo sul Nera (MC); Cascia (PG); Preci (PG); Arquata del Tronto (AP); Accumoli (RI); Visso (MC); Montegallo (AP); Ussita (MC); Cerreto di Spoleto (PG); Poggiodomo (PG) e Cittareale (RI).
Il centro Italia è protagonista praticamente esclusivo della giornata di terremoto sul territorio italiano: lo sciame sismico avvenuto e ancora nelle stesse province del cratere sismico consueto, da Macerata fino a Rieti, da Ascoli Piceno e Perugia. Alle ore 16.05 e alle 16.14 sono ancora Perugia e Ascoli le zone dove il terremoto ha avuto una massima esposizione: non ci sono stati danni particolari per fortuna, anche se alcune paesi hanno avvertito le scosse di M 2.2 e 2.0. Ipocentro delle scosse calcolato a 9 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è stato situato dai calcoli del centro nazionale INGV presso le zone di Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Spoleto, Trevi, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Cerreto di Spoleto, Giano dell’Umbria, Sellano, Poggiodomo, Foligno, Bevagna. Le zone invece vicino all’epicentro della provinca ascolana sono per lo più aderenti ai comuni di Montemonaco, Montefortino, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Bolognola, Visso, Ussita, Amandola, Comunanza, Sarnano, Arquata del Tronto, Pallmiano, Preci, Roccafluvione, Venarotta, Gualdo, Acquasanta Terme, Fiordimonte.
Seconda parte della mattina e primo pomeriggio con alcune scosse di terremoto che stanno ancora una volta segnando il centro Italia, specie le province già coinvolte dal cratere sismico dello scorso 24 agosto. Rieti, Macerata, Perugia e soprattutto Ascoli Piceno sono i luoghi di massima presenza dello sciame sismico anche in queste ore: terremoto di più alto grado a magnitudo è avvenuto alle ore 9.46, seguito poi dalle scosse di M 2.1, 2.1, 2.0 e ancora 2.1 sulla scala Richter. Non ci sono per fortuna danni particolari nello sciame sismico in corso, con ipocentro di media a 10 km sotto il livello del terreno, mentre i comuni coinvolti vicino all’epicentro e calcolati dal centro nazionale INGV risultano essere Montemonaco, Castelsantangelo sul Nera, Montefortino, Montegallo, Ussita, Amandola, Bolognola, Comunanza, Visso, Arquata del Tronto, Fiastra, Palmiano, Preci, Norcia, Roccafluvione, Smerlino, Acquasanta Terme, Gualdo, Venarotta, Fiordimonte. Alle ore 13.24 l’ultima scossa sismica pervenuta dal centro Italia, di grado M 2.1 Richter che anche qui, per fortuna, non ha provocato alcun danno particolare all’area circostante.
Mattinata e prima parte della giornata con poche scosse di terremoto ma una molto intensa avvenuta ancora nel centro Italia colpito dal sisma di circa un mese fa: è la provincia di Perugia, assieme a Rieti, Macerata e Ascoli Piceno a presentare il sisma di grado M 2.8 sulla scala Richter. Non ci sono stati per fortuna danni particolari né conseguenze negative per la scossa avvenuta, nemmeno per lo sciame sismico provocato e continuo nelle zone terremotate del centro Italia: quest’ultimo terremoto avvenuto alle ore 6.34 di questa mattina, ha misurato 10 km come ipocentro di profondità, mentre l’epicentro è stato calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Norcia, Cascia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Accumoli, Visso, Poggiodomo, Ussita, Cerreto di Spoleto, Cittareale. Questa mattina poi alle 8.14 è arrivata una seconda scossa di terremoto più spostata verso la provincia di Ascoli Piceno, con grado M 2.3 e i comuni coinvolti coinvolti quali Montemonaco, Montefortino, Ussita, Bolognola, Sarnano, Acquacanina, Fiasttra, Preci, Norcia, Gualdo, Venarotta, Fiordimonte e Acquasanta Terme.
I movimenti tellurici in Turchia non accennano a smettere ed anzi nelle prime ore di oggi è stata colpita da due scosse di terremoto anche la zona centrale. Fino ad oggi, infatti, era stato l’Ovest del Paese a registrare le scosse, seppur di intensità mai allarmante. E’ proprio in quest’ultima che alle 23:56, a pochi minuti dal cambio del calendario, il pennino del sismografo dell’Istituto di Ricerca Terremoti e l’Osservatorio Kandilli di Istanbul ha invece rilevato un terremoto di 2.3M, individuato a latitudine 39.27 e longitudine 28.40, profondità 4 km. L’epicentro si trova a 19 km di distanza da Sindirgi. Appena 3 e 4 ore prima era stata invece l’area centrale ad essere colpita da due sismi, a distanza di 45 minuti l’uno dall’altro, entrambi di magnitudo 2.2. Nel primo caso l’epicentro è stato individuato a 9 km da Orta, mentre il secondo a 28 km da Tokat. Come è già stato evidente con l’ultimo fenomeno sismico della notte, tutti e tre i fenomeni hanno mostrato una profondità piuttosto bassa, fra i 4 ed i 9 km. Più serena invece la situazione in Italia, almeno finora: subito dopo la scossa di 2.8M delle 23:29, la provincia di Rieti è tornata a tremare a causa di un sisma di 1.4M: anche in questo caso l’epicentro ha interessato Amatrice. Individuato a pochi gradi di differenza rispetto al precedente, il nuovo fenomeno è stato rilevato a latitudine 42.63 e longitudine 13,37, profondità 20 km.