La situazione in Centro Italia continua ad apparire allarmante, soprattutto alla luce del terremoto di 3.9M che ha colpito la provincia di Macerata. Il fenomeno è stato individuato alle 20:49, con latitudine 42.94 e longitudine 13.15, profondità 10 km. Colpita Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Bolognola, Acquacanina, Fiastra, Preci, Fiordimonte, Monte Cavallo, Pieeve Torina, Pievebovigliana, Montemonaco, Montefortino, Sarnano, Amandola, Norcia, Muccia, Montegallo e Sellano. Il sisma è di sicuro il più forte avvenuto durante qusta giornata ed è stato seguito da altri due sismi nei minuti successivi, entrambe di bassa intensità. Il primo è stato rilevato dal sismografo del Centro Nazionale INGV alle 20:55 ed è stato di 2.2M, contro i 2.0M della scossa che si è verificata invece alle 21:03. Nel primo caso, al centro delle aree colpite è stata di nuovo Ussita, mentre nell’ultimo il fenomeno si è spostato di qualche grado, andando ad interessare i Comuni di Pievebovigliana, Fiordimonte, Pieve Torina, Muccia, Fiastra, Camerino, Acquacanina, Monte Cavallo, Serravalle di Chienti, Bolognola, Caldarola, Ussita e Sefro, tutte entro un raggio di 14 km dall’epicentro.
Le scosse di terremoto in centro Italia proseguono la “marcia” dello sciame sismici tra Rieti, Macerata e Perugia, mentre dall’altra parte del mondo, la Nuova Zelanda non ha diminuito l’intensità delle sue scosse, mentre per fortuna ha diminuito la frequenza e quasi del tutto smantellata l’allerta tsunami. Ultimo terremoto in South Island of New Zealand, con grado M 4.8 sulla scala Richter, senza particolari danni per fortuna generati nel centro-sud del Paese sull’oceano Pacifico. In Italia invece, la scossa segnalata dal centro nazionale INGV ha avuto come ipocentro 11 km di profondità, epicentro invece a 4 chilometri da Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata. Altri comuni presso l’epicentro sono stati, per fortuna senza danni particolari occorsi, Ussita, Norcia, Visso, Preci, Montegallo, Montemonaco, Arquata del Tronto, Bolognola Montefortino, Acquacanina, Sellano Fiastra, Accumoli, Monte Cavallo, Cascia.
Torna a crescere l’intensità del terremoto nell’Italia centrale, dove un’ora fa è stata registrata una scossa di magnitudo ML 3.1. Stando ai dati forniti dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto è stato registrato alle 15:25 nella zona di Macerata. Monte Cavallo, Fiordimonte, Visso, Pieve Torina, Ussita, Pievebovigliana e Fiastra sono epicentro del sisma, avvertito anche ad Acquacanina, Muccia, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Serravalle di Chienti, Bolognola, Sellano, Camerino e Sefro. L’ultima scossa di terremoto è avvenuta, invece, alle 15:42 nella stessa zona. Poco prima, alle 15:29, è invece stato registrato un terremoto di magnitudo ML 2.0 in provincia di Perugia. Sellano, Preci, Visso e Monte Cavallo sono i Comuni entro 20 chilometri dall’epicentro della scossa, registrata anche a Cerreto di Spoleto, Norcia, Vallo di Nera, Campello sul Clitunno e Trevi.
Le scosse di terremoto proseguono sia in Nuova Zelanda che in Centro Italia con differenze particolari ovviamente: il livello di intensità della magnitudo in Nuova Zelanda è sempre altissima, con le più di 500 scosse di assestamento che stanno tenendo sotto scacco il Paese intero, anche se almeno si registra una diminuzione dell’allerta tsunami. In Centro Italia invece il livello dello sciame sismico resta al di sotto della media di allerta, anche se non accenna diminuire la frequenza delle scosse nel cratere sismico tra Rieti, Macerata e Perugia. Sisma M 4.9 a Cook Strait alle ore 14.49, mentre per quanto riguarda l’Italia, segnaliamo un terremoto di grado M 2.3 registrato dal centro nazionale INGV, con ipocentro a 10 km di profondità e l’epicentro invece presso i comuni di Preci, Norcia, Sellano, Visso, Cerreto di Spoleto, Castelsantagelo sul Nera, Ussita, Cascia, Monte Cavallo, Vallo di Nera, Poggiodomo. Non si registrano particolari danni ne crolli nelle zone già profondamente colpiti dal sisma in questi ultimi tre mesi.
Non si attenuta lo sciame sismico in centro Italia come il terremoto in Nuova Zelanda, due eritrosi e situazioni diversissime tra loro ma che tengono i riflettori dei centri sismici internazionali – e purtroppo non solo, vista la paura per la popolazione sfollata – puntati sul centro Italia tra Macerata, Rieti e Perugia e l’intera isola nel Pacifico, già distrutta nella zona centrale da violenti terremoti negli anni scorsi. Questa volta la scossa è stata addirittura più forte e devastante ma non ha creato gli stessi danni e le vittime, per fortuna: segnaliamo ancora, tramite bollettino EMSC, gli ultimi due episodi sismici da M 4.5 e M 4.7 sempre nel medesimo epicentro tra Christchurch e Wellington, la capitale. Tornando in Italia invece, il terremoto di grado M 2.6 avvenuto alle ore 11.35 ha colpito l’area attorno a Macerata, con ipocentro a 9 km di profondità ed epicentro tra i comuni di Ussita, Visso, Fiordimonte, Fiastra, Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Monte Cavallo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Preci, Muccia, Sarnano, Serravalle di Chienti, Sellano, Montefortino, Montemonaco, Camerino, Cessapalombo, Amandola e Norcia.
La situazione del terremoto interessa su più fronti nelle ultime 36 ore: da un lato lo sciame sismico in Centro Italia che non termina la sua forza e costanza da ormai tre mesi quasi, dall’altro la grave emergenza in Nuova Zelanda dopo le numerose cosse di ieri avvenute dopo il boato del sisma M 7.8 Richter che ha fatto tremare un intero Paese senza per fortuna danni o crolli eccessivi. La conta dei danni fatta da LaPresse mostra come le strade, alcuni terreno smottati e palazzi non a regola crollati, presentando un conto economico molto salato, ma per fortuna a livello umano ridotto. Due morti e un’allerta tsunami che lentamente sta scemando nel corso delle ore; tornando però in Centro Italia, non possiamo non segnalare un’altra scossa di terremoto al grado M 2.7 presso la provincia di Rieti nel consueto cratere sismico. Ipocentro a 8 km di profondità, epicentro invece tra i comuni di Preci, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Norcia, Sellano, Monte Cavallo, Cerreto di Spoleto, Bolognola, Fiordimonte, Cascia, Acquamarina, Fiastra, Pieve Torina e Montemonaco. Nel giorno in cui molte scuole sono state riaperte, la notte ha presentato di nuovo un sisma di grado M 4.0 che ha fatto terrorizzare le popolazioni sfollate con il timore del ritorno all’incubo delle settimane precedenti.
Nottata molto lunga e prima parte della mattinata con un terremoto di forte grado ancora in Italia, M 3.1 Richter, e purtroppo lo sciame sismico che non accenna a terminare in Nuova Zelanda, dopo la grande emergenza di ieri. Sembra però, almeno dalle prime indicazioni della giornata, che l’allarme Tsunami sia (almeno quello) terminato e che via via le nuove scosse di assestamento dovrebbero volgere verso la fine, anche se non si sa né quando né come. Intanto pochi istanti fa, altra scossa di terremoto molto forte e sempre nello stesso epicentro tra Christchurch e la capitale Wellington: M 5.6 sulla scala Richter, ipocentro a 10 km di profondità, ed epicentro a circa 96 km dalla città di Blenheim, come segnala il sito internazionale EMSC di sismologia. Tra il sud della Nuova Zelanda e Cock Strait, poche ore più tardi, alle 8.13, è avvenuta un’altra scossa sismica, di grado M 5.4 che continua a far tremare la terra sotto i piedi dei neozelandesi. Nel frattempo prosegue lo sciame sismico in Italia, senza per ora aver generato altri danni in questo inizio settimana.
Una scossa di terremoto di 4 gradi di magnitudo sulla scala Richter si è verificato sulla zona del Parco Nazionale dei Monti Sibillini poco dopo le 2:30 di questa notte, nel pieno della zona terremotata di Norcia. Un evento sismico decisamente rilevante e che si è verificato a un ipocentro di 11 km di profondità, e chiaramente questo ha contribuito a rendere maggiormente percepito questo terremoto. Non si hanno comunque al momento notizie di vittime o danni. I comuni entro i 20 km dall’epicentro di questa scossa di terremoto sono stati: Castelsantangelo sul Nera MC, Norcia PG, Ussita MC, Visso MC, Preci PG, Montegallo AP, Montemonaco AP, Arquata del Tronto AP, Bolognola MC, Montefortino FM, Acquacanina MC, Sellano PG, Fiastra MC, Monte Cavallo MC, Cascia PG, Accumoli RI.
Un rumore e una scossa e poi il boato: il terremoto in Nuova Zelanda ha sconvolto la popolazione nel centro del Paese, anche se il sisma avvenuto alle ore 12 (in Italia, quando era notte inoltrata in Nuova Zelanda) è stato avvertito in tutta l’isola del Pacifico meridionale. L’ipocentro del primo fortissimo sisma è stato devastante, 13 chilometri di profondità ed epicentro a 90 km dalla già semi distrutta Christchurch degli anni passati: grado di magnitudo al grado 7.8 Richter (anche se secondo l’INGV sarebbe di M 8.1) e terrore in tutto il popolo neozelandese. Non è stato solo il terremoto a mettere in allerta la nazione intera ma, data la posizione, il rischio di tsunami immediatamente scattato dopo il primo episodio di una lunga seria di scosse che ancora in queste ore prendono la scena con lo sciame sismico di media-forte intensità. Il ministero della Difesa civile neozelandese ha chiesto agli abitanti della costa dell’Isola del Sud di spostarsi «verso zone elevate e il più possibile lontano dalla costa». Ha suggerito anche che le persone salgano ai piani superiori delle case, oppure su alberi. «Ascoltate la radio e seguite le istruzioni dei servizi di emergenza”, afferma il messaggio di allerta». Gli tsunami ci sono stati ma per fortuna con onde alte non più di 2 metri, con il rischio di ondate peggiori nelle prossime ore: va considerato che finora, dopo tantissime scosse di terremoto avvenute di grossa magnitudo e con il primo episodio di M 7.8, ci sono state vittime ma “solo” due in tutto il Paese, di cui una tra l’altro per un malore in seguito all’avvertimento del terremoto, ricordando forse quanto avvenuto nel 2010 e nel 2011. Paradossalmente, la scossa di oggi è stata la più forte degli ultimi 10 anni: come segnala il sito dell’INGV «Christchurch è stata investita da due terremoti: il 3 settembre 2010 e il 22 febbraio 2011. Nel primo caso la scossa fu di magnitudo 7.0 e causò pochi feriti, nel secondo il sisma di 6.1 provocò 185 vittime e oltre mille feriti».
Anche nella notte di oggi ci sono state altre scosse di terremoto a Macerata. Alle ore 23.44 ne abbiamo avuta una da 2.3 Magnitudo, mentre alle 00.01 una da 3.2. Poi alle ore 00.30 invece ce n’è stata un’altra da 2.1. L’epicentro è stato localizzato attorno alle stesse coordinate e cioè: 42.87 latitudine e 13.23 longitudine. L’ipocentro invece è stato rilevato a dieci chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Castelsantangelo sul Nera (MC); Montegallo (AP); Ussita (MC); Montefortino (FM); Arquata del Tronto (AP); Visso (MC); Bolognola (MC); Norcia (PG); Preci (PG); Amandola (FM); Comunanza (AP); Acquacanina (MC); Acquasanta Terme (AP); Palmiano (AP); Fiastra (MC) e Accumoli (RI). Alle ore 00.13 invece c’è stata una scossa da 2.3 Magnitudo in provincia di Reggio Calabria e i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Calanna (RC); Laganadi (RC); Sant’Alessio in Aspromonte (RC); San Roberto (RC); Fiumara (RC); Santo Stefano in Aspromonte (RC); Campo Calabro (RC); Scilla (RC); Villa San Giovanni (RC); Reggio di Calabria (RC); Cardeto (RC); Bagnara Calabra (RC); Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC); Messina (ME); Sinopoli (RC); Delianuova (RC); San Procopio (RC); Melicuccà (RC); Scido (RC) e Bagaladi (RC).
Mentre lo sciame sismico prosegue su tutta la Nuova Zelanda – il terremoto di grado M 7.8-8.1 (a seconda dei centri sismici internazionali) – purtroppo arrivano notizie delle prime vittime per il tragico episodio sismico, l’ennesimo, nell’isola dell’Oceano Pacifico. Come riporta l’Ansa, «Secondo il ministro neozelandese per la protezione civile, Gerry Brownlee ci sono dei morti anche se non è ancora possibile quantificare il numero». Si sa invece per certo – stando al New Zealand Herald – che c’è un morto a Kaikoura, oltre ad una persona morta per un malore in seguito alla fortissima scossa di terremoto avvenuto alle ore 12 (in Italia) mentre là era notte. Alle ore 19.23 ultima scossa dell’immenso sciame sismico in Nuova Zelanda, con misura di magnitudo al grado 4.9 che ha di nuovo spaventato la popolazione evacuata dalle aree della costa orientale, con rischio Tsunami ancora in forte allerta: epicentro del sisma a 50 km da Blenheim, 92 km invece dalla capitale Wellington.
Prosegue lo sciame sismico dopo il fortissimo terremoto in Nuova Zelanda: paura molto forte per i cittadini residenti sulla costa e nel centro dell’Isola, visto che il sisma di M 8.1 e le successive scosse di assestamento sono ogni 20 minuti e con intensità magnitudo sempre sopra i gradi 4 e 5 sulla scala Richter. Nelle ultime notizie che arrivano dalle zone dell’epicentro, si segnala uno tsunami sulla costa est che non sembra aver generato danni o vittime ma che ha spaventato ed evacuato tutta l’area est. Secondo la protezione civile neozelandese le prime onde “potrebbero non essere le più alte. Ma ne seguiranno tante nelle prossime ore”. Migliaia di persone sono state evacuate dal centro della capitale, Wellington, e da tutte le aree di costa bassa nella parte est della South Island. I centri internazionali e anche INGV segnalano lo sciame sismico molto attivo anche in questi ultimi minuti, con l’allerta tsunami che resta aperta almeno fino a fine giornata. Le onde registrate sono più o meno sull’altezza di 2 metri, ma il rischio che possano salire purtroppo è consistente. Ultima scossa di terremoto registrata in Nuova Zelanda è segnalata a 5.6 gradi Richter, con epicentro a 141 km da Wellington e 90 km dal centro di Blenheim, sempre nel South Island od New Zealand.
Altro terremoto, altra scossa: mentre in centro Italia lo sciame sismico prosegue la sua continua pressione senza per fortuna danni particolari, in Nuova Zelanda la situazione è più drammatica visto che da un lato non ci sono stati vittime per il terremoto di grado M 8.1 di mezzogiorno ma lo sciame ancora in corso e l’allerta tsunami sempre alta non lasciano tranquilli i cittadini al centro-sud dell’isola nel Pacifico. Le autorità della Nuova Zelanda sono intervenute per far evacuare tutte le aree sulla costa est del Paese per la paura di onde anomale a seguito delle scosse continue di terremoto: ma ora anche la capitale Wellington è stata fatta evacuare, soprattutto in centro città, per il pericolo doppio tsunami-terremoto che in quelle zone purtroppo non è una novità. Ultimo sisma avvenuto in quelle aree ha colpito l’epicentro a 60 km dalla capitale con il grado di intensità della magnitudo grado 4.8 in Cook Strait, al centro della Nuova Zelanda. Al momento ripetiamo non sembrano esserci danni particolari o vittime, ma la situazione resta molto tesa in quell’area della Nuova Zelanda.
Il violentissimo terremoto registrato oggi in Nuova Zelanda di magnitudo devastante 8.1 ha fatto salire sempre di più l’allerta tsunami, come riporta l’agenzia di stampa Ansa. La protezione civile dell’isola colpita dal fortissimo sisma, ha infatti diramato su Twitter un nuovo allarme indirizzato in modo particolare alla popolazione che vive sulla costa orientale, con maggiore priorità parte centrale sulla South Island, e sull’arcipelago delle Chatham Islands, invitando ad allontanarsi dal mare. E’ possibile infatti il verificarsi di onde di tsunami “dai 3 ai 5 metri di altezza”, ha specificato la protezione civile, evidenziando come la prima onda a Kaikoura e che è stata misurata con un’altezza di circa 2 metri potrebbe non essere la più potente. Intanto, dopo l’evacuazione dal centro della capitale e da tutte le aree di costa bassa, ad est della South Island, sul web circolano le prime immagini del forte terremoto in Nuova Zelanda, tra cui alcuni video presenti su Youtbe. Clicca qui per vedere il video.
Giornata difficilissima in Nuova Zelanda che con il terremoto di grado M 7.8 ha scontato non solo un violento scotimento in tutto il Paese ma ha proseguito e prosegue tutt’ora nelle ultime tre ore con uno sciame sismico molto forte che presenta episodi nuovi ogni 20 minuti circa. Sono circa una trentina le scosse avvenute, tutte superiori al grado M 4 Richter con picchi di sismi anche a M 6.2, 5.8, 5.3 e 5.7. La situazione in Nuova Zelanda è critica perché ora le autorità hanno allarmato i cittadini sulla costa orientale di possibili Tsunami: un’onda di circa 2 metri più alta del normale ha raggiunto l’Isola del Sud. Il ministero per la Difesa civile e le emergenze neozelandese ha specificato: «La prima attività ondosa può essere la più significativa. L’attività tsunami proseguirà per diverse ore e la minaccia va considerata reale sino a quando l’allerta sarà revocata», si legge sul sito del Corriere della Sera. Ultimo terremoto avvenuto di grado M 5.3 con epicentro a circa 226 chilometri da Wellington, 96 km da Christchurch e a 51 km da Amberley.
La notte e prima mattina per il terremoto in centro Italia è stata un’altra notte di sciame sismico e scosse di una certa intensità dopo che la giornata di ieri purtroppo è tornata a proporre scosse molto al di sopra della norma limite e con un’altro sisma oltre i 4 gradi Richter che ha fatto di nuovo terrorizzare la popolazione sfollata. Due i terremoti invece che questa prima mattina hanno segnalato due province del centro Italia: prima la scossa di M 3.3 in provincia di L’Aquila, ma con l’estensione del cratere sismico che si appaia a quello di Amatrice e del Rietino; la seconda invece scossa di M 2.9 nella “consueta” provincia di Macerata. Partendo dall’Abruzzo, il terremo ha misurato 10 km di profondità come ipocentro, mentre l’epicentro è stato individuato presso i comuni di Montereale, Capitignano, Borbona, Cagnano Amiterno, Cittareale, Amatrice, Barete, Campotosto, Psta, Pizzoli, Accumoli, Antrodoco, Scoppito. Per quanto riguarda invece il sisma nella Marche, la scossa ha misurato 9 km di profondità come ipocentro, mentre per l’epicentro il centro nazionale INGV l’ha calcolato presso i comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina, Fiordimonte, Visso, Pievebovigliana, Ussita, Muccia, Fiastra, Serravalle di Chienti, Acquamarina, Preci, Sellano, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Camerino e Sefro.
Una nuova terribile scossa terrorizza la Nuova Zelanda con un terremoto da 8.1 M che si è verificato alle 12.03, ora italiana, nel sud dell’isola. Il tutto è avvenuto alle seguenti coordinate: -42.57 latitudine, 172.86 longitudine. L’ipotecentro della scossa è stato rilevato a dieci chilometri di profondità dalla superificie terrestre. Scossa anche a Perugia attorno alle 12.13 alle coordinate 42.79 latitudine e 13.04 longitudine. I comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Norcia (PG); Cascia (PG); Preci (PG); Cerreto di Spoleto (PG); Poggiodomo (PG); Vallo di Nera (PG); Sellano (PG); Castelsantangelo sul Nera (MC); Visso (MC); Monteleone di Spoleto (PG); Sant’Anatolia di Narco (PG); Scheggino (PG); Ussita (MC) e Accumoli (RI).
Il terremoto prosegue in centro Italia senza alcuna sosta da due mesi e mezzo a questa parte, mentre nelle ultime 3 settimane lo sciame sismico si è addirittura rafforzato. Nelle ultime due ore segnaliamo ancora un’impennata di scosse nella zona tra Macerata e Rieti, con altri due terremoti di grado M 2.7 in tutto il Maceratese. No danni, nessuna segnalazione particolare, ma il timore di altre scosse come ieri e come i mesi scorsi ci sono eccome: ipocentro a 8 km di profondità, epicentro invece calcolato e studiato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina, Fiordimonte, Visso, Pievebovigliana, Ussita, Muccia, Fiastra, Serravalle di Chienti, Acqucanina, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Sellano, Camerino, Sefro. Per lo sciame sismico comunque le scosse sono continuate anche dopo le 10.35, con le province colpite dalle scosse di M 2.1, 2.3, 2.1 e 2.0 sono ancora una volta Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e la novità di giornata, L’Aquila.
Altra scossa di terremoto oggi, poco dopo le 23, con epicentro localizzato a soli 4 km da Norcia. Un terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter, che ha ridestato la preoccupazione nelle zone colpite senza sosta dalle conseguenze del sisma che ha semidistrutto Norcia. L’epicentro del terremoto di questa sera ha avuto un ipocentro piuttosto superficiale, fissato a 10km e i comuni a meno di 20km dall’epicentro sono: Norcia PG, Castelsantangelo sul Nera MC, Preci PG, Arquata del Tronto AP, Cascia PG, Accumoli RI, Visso MC, Ussita MC, Montegallo AP, Cerreto di Spoleto PG, Poggiodomo PG, Montemonaco AP, Cittareale RI. Lo sciame sismico è poi proseguito nella giornata di oggi con altre due scosse di terremoto di entità piuttosto rilevante. La prima, di magnitudo 3.2 sulla scala Richter e registrata poco prima della mezzanotte ha avuto ipocentro a una profondità di solo 8 km sotto la superficie, mentre l’epicentro è stato individuato nella zona di Macerata, a pochi km da Castelsantangelo sul Nera. Gli altri comuni a meno di 20km di distanza dall’epicentro sono: Ussita MC, Bolognola MC, Montemonaco AP, Visso MC, Montefortino FM, Montegallo AP, Acquacanina MC, Amandola FM, Fiastra MC, Preci PG, Sarnano MC, Fiordimonte MC, Norcia PG, Comunanza AP, Arquata del Tronto AP, Monte Cavallo MC, Pievebovigliana MC, Pieve Torina MC, Gualdo MC. Poco dopo la mezzanotte invece, sono state altre due scosse di terremoto a farsi sentire. La prima alle 00:10 di magnitudo 2.7, ancora con epicentro Norcia e con ipocentro a 10km di profondità, l’altra di 3.2 di magnitudo Richter è stata registrata alle 00:19, aveva una profondità ipocentrale di 11km e i comuni nel raggio di 20 km sono stati: Norcia PG, Preci PG, Castelsantangelo sul Nera MC, Visso MC, Cascia PG, Ussita MC, Cerreto di Spoleto PG, Sellano PG, Arquata del Tronto AP, Poggiodomo PG, Accumoli RI, Montegallo AP, Vallo di Nera PG.
Ancora un terremoto in provincia di Macerata, nelle Marche, in questo sabato 12 novembre 2016 che nel pomeriggio ha visto verificarsi anche una scossa di M 4.1 sulla scala Richter in provincia di Rieti, nel Lazio. Dopo quello che al momento rimane il sisma più violento del giorno, il movimento tellurico si è verificato alle ore 19:32 facendo registrare una magnitudo di 3.0 sulla scala Richter. L’epicentro è stato rinvenuto a pochi km da Ussita, e precisamente nel punto di coordinate geografiche 42.94 di latitudine e 13.2 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 8 km. L’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto comprende oltre ad Ussita anche: Castelsantangelo sul Nera (MC), Bolognola (MC), Visso (MC), Acquacanina (MC), Montemonaco (AP), Montefortino (FM), Fiastra (MC), Amandola (FM), Sarnano (MC), Fiordimonte (MC), Montegallo (AP), Preci (PG), Pievebovigliana (MC), Comunanza (AP), Pieve Torina (MC), Monte Cavallo (MC), Gualdo (MC), Norcia (PG), Cessapalombo (MC) e Arquata del Tronto (AP).
Un violento terremoto di magnitudo 4.2 sulla scala Richter ha colpito la provincia di Rieti, nel Lazio, scuotendo gli animi delle popolazioni del Centro Italia già colpite dai sismi del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre scorsi. Come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’epicentro della scossa è stato localizzato a pochi km da Accumoli nel punto di coordinate geografiche 42.72 di latitudine e 13.21 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 10 km nel sottosuolo. Questo l’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico: Accumoli (RI), Arquata del Tronto (AP), Amatrice (RI), Norcia (PG), Cittareale (RI), Cascia (PG), Montegallo (AP), Acquasanta Terme (AP) e Castelsantangelo sul Nera (MC). Non sono stati ancora segnalati danni a cose o persone in seguito alla scossa di terremoto che è stata avvertita distintamente tra Lazio, Umbria e Marche.
Il terremoto continua a fare paura nelle zone colpite dai devastanti movimenti tellurici verificatisi tra agosto e ottobre in Centro Italia. Dopo la scossa di M 3.9 sulla scala Richter che ha avuto luogo alle ore 13:34 di oggi, sabato 12 novembre 2016, un’altra di magnitudo 3.7 è stata registrata dalla sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 13:59. L’epicentro del sisma è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 43 di latitudine e 13.15 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 8 km. Questo l’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto: Fiastra (MC), Acquacanina (MC), Ussita (MC), Fiordimonte (MC), Bolognola (MC), Visso (MC), Pievebovigliana (MC), Pieve Torina (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Monte Cavallo (MC), Muccia (MC), Sarnano (MC), Preci (PG), Cessapalombo (MC), Camerino (MC), Montefortino (FM), Caldarola (MC), Amandola (FM), Serravalle di Chienti (MC), Gualdo (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Montemonaco (AP) e San Ginesio (MC).
Due scosse di terremoto si sono verificate oggi in pochi minuti nella zona di Macerata. La prima di magnitudo 3.9 sulla scala Richter si è verificata nella zona del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Alle 13:34, scaturita da un ipocentro di soli 9km di profondità, la scossa di terremoto è stata percepita nettamente dalla popolazione circostante. I comuni entro i 20km dall’epicentro sono: Fiastra MC, Acquacanina MC, Fiordimonte MC, Ussita MC, Bolognola MC, Visso MC, Pievebovigliana MC, Pieve Torina MC, Monte Cavallo MC, Castelsantangelo sul Nera MC, Muccia MC, Sarnano MC, Preci PG, Cessapalombo MC, Camerino MC, Serravalle di Chienti MC, Caldarola MC, Montefortino FM, Amandola FM, Gualdo MC, Camporotondo di Fiastrone MC, Montemonaco AP, San Ginesio MC. La seconda scossa di terremoto ha avuto epicentro molto vicino alla prima solo pochi minuti dopo. Una intensità di 2.7 M Richter e un ipocentro di soli 6 km hanno reso questa scossa percepibile quanto (e in alcuni casi più) della precedente. I comuni nel raggio di 20km dall’epicentro sono stati: Fiastra MC, Acquacanina MC, Fiordimonte MC, Pievebovigliana MC, Bolognola MC, Ussita MC, Pieve Torina MC, Visso MC, Muccia MC, Monte Cavallo MC, Castelsantangelo sul Nera MC, Sarnano MC, Cessapalombo MC, Camerino MC, Caldarola MC, Serravalle di Chienti MC, Camporotondo di Fiastrone MC, Preci PG, Gualdo MC, San Ginesio MC, Amandola FM, Montefortino FM, Belforte del Chienti MC, Serrapetrona MC, Montemonaco AP.
Ancora scosse di terremoto oggi in Centro Italia, nelle regioni già colpite dal sisma lo scorso 24 agosto e 26 e 30 ottobre. Poco fa in provincia di Macerata si è infatti verificato un sisma di M 3.2 sulla scala Richter. L’epicentro della scossa è stato localizzato dalla sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 10:04 di oggi nel punto di coordinate geografiche pari a latitudine 42.9 e longitudine 13.18, con ipocentro individuato ad una profondità di 8 km. Tra i comuni più vicini all’origine del movimento tellurico troviamo Castelsantangelo sul Nera (MC), Ussita (MC), Visso (MC), Bolognola (MC), Preci (PG), Montemonaco (AP), Norcia (PG), Montefortino (FM) e Acquacanina (MC). Questa mattina, per la precisione alle ore 4:54, sempre in provincia di Macerata aveva avuto luogo un sisma di magnitudo 3.1 sulla scala Richter. Questi sono i comuni, in varie province, che si trovano nel raggio di 20 km dall’epicentro di questa scossa di terremoto: Fiordimonte (MC), Pieve Torina (MC), Pievebovigliana (MC), Monte Cavallo, (MC), Fiastra (MC), Muccia (MC), Acquacanina (MC), Visso (MC), Ussita (MC), Serravalle di Chienti (MC), Bolognola (MC), Camerino (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Preci (PG), Sellano (PG), Sefro (MC),Cessapalombo (MC), Sarnano (MC), Caldarola (MC), Pioraco (MC).
Un terremoto di magnitudo 3.1 sulla scala Richter si è verificato in provincia di Perugia, in Umbria, alle ore 12:20 di oggi, sabato 12 novembre 2016. Le zone colpite dal sisma dello scorso 24 agosto e del 26 e 30 ottobre continuano dunque ad essere interessate da uno sciame che non accenna a dare tregua. La scossa di cui sopra, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.81 di latitudine e 12.77 di longitudine, con ipocentro individuato a 10 km di profondità nel sottosuolo. Questo l’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro: Campello sul Clitunno (PG), Trevi (PG), Castel Ritaldi (PG), Vallo di Nera (PG), Spoleto (PG), Sant’Anatolia di Narco (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Scheggino (PG), Montefalco (PG), Sellano (PG), Giano dell’Umbria (PG), Foligno (PG), Poggiodomo (PG) e Bevagna (PG),
Alle ore 8:14 è stata avvertita una nuova scossa che ha colpito la regione Umbria ed in particolare il territorio ubicato nella provincia di Perugia. Secondo il report pubblicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’evento si è caratterizzato per una magnitudo di 2.0 della Scala Richter con epicentro nel punto di coordinate 42.81 di latitudine e 13.16 di longitudine ad una profondità di circa 10 km. I comuni dove è stata maggiormente avvertita sono quelli di Norcia (Pg), Castelsantangelo sul Nera (Mc), Arquata del Tronto (Ap), Preci (Pg), Visso (Mc), Ussita (Mc), Montegallo (Ap), Accumoli (Ri), Cascia (Pg), Montemonaco (Ap) e Cerreto di Spoleto (Pg).
La terra trema ma non solo nel Centro Italia: una scossa di terremoto è stata avvertita nella notte di oggi anche al Sud. Il sisma di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona di Reggio Calabria alle 00:33. La Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato il terremoto alle seguenti coordinate geografiche: latitudine 38.41 e longitudine 16.13, ad una profondità di 49 chilometri. La scossa non è stata dunque superficiale, a differenza di quelle che hanno caratterizzato i terremoti avvenuti nell’Italia centrale. Giffone, Cinquefrondi e San Giorgio Morgeto sono i comuni epicentro del terremoto, avvertito anche a Maropati, Anoia, Polistena, Galatro, Melicucco, Faroleto della Chiesa, Cittanova e Laurena. Questi ultimi i comuni entro 10 chilometri dall’epicentro. Subito dopo, però, una scossa di terremoto è stata avvertita nella zona di Rieti. Il sisma di magnitudo ML 2.4 è avvenuto alle 00:44 ad Accumoli, ma è stato avvertito anche ad Arquata del Tronto, Norcia, Cittareale, Amatrice, Cascia, Montegallo, Acquasanta Terme e Castelsantangelo sul Nera.
Nella notte purtroppo ci sono stati altri terremoti in provincia di Macerata nelle Marche. I tre più forti sono localizzati tutti nello stesso epicentro e cioè alle coordinate: 42.90 latitudine, 13.11 longitudine. La prima scossa inquestione è delle 21.59 di 2.8 M, la seconda alle 22.33 a 2.6 M e la terza di 2.7 M alle 22.58. L’ipocentro è stato localizzato tra gli otto e gli undici chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Castelsantangelo sul Nera (MC); Ussita (MC); Bolognola (MC); Montemonaco (AP); Montefortino (FM); Visso (MC); Montegallo (AP); Acquacanina (MC); Amandola (FM); Fiastra (MC); Sarnano (MC); Preci (PG); Comunanza (AP); Norcia (PG); Arquata del Tronto (AP); Fiordimonte (MC); Palmiano (AP); Gualdo (MC); Pievebovigliana (MC); Monte Cavallo (MC) e Pieve Torina (MC). Il terremoto è stato localizzato vicino a queste città con almeno cinquantamila abitanti: 34 km a Est di Foligno, 54 km a nord-est di Terni, 56 km a ovest di Teramo, 63 km a est di Perugia, 66 km a nord-ovest di L’Aquila, 86 km a sud-ovest di Ancona, 95 km a oest di Montesilvano e 98 km a nord-est di Viterbo.