Non si placa la frequenza intensa dello sciame sismico in centro Italia, con un altro terremoto di grado superiore al 2.5 Richter che si presenta in questo pomeriggio di mercoledì 16 novembre 2016. Dopo la scossa di M 3.9 a Perugia prosegue la frequenza di episodi sismici oltre la media di allerta: danni non ce ne sono, crolli nemmeno, ma le buone notizie finiscono qui dato che continuamente lo sciame viene avvertito dalla popolazione in preda alle volte ad un giustificato panico. Alle ore 18.33 terremoto di grado M 2.5 sulla scala Richter, ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 9 km di profondità sotto il livello del terreno, epicentro invece individuato presso i comuni di Fiordimonte, Pievebovigliana, Pieve Torina, Fiasta, Acquacanina, Muccia, Monte Cavallo, Camerino, Ussita, Bolognola, Visso, Serravalle di Chienti, Caldarola, Sarnano, Cessapalombo, Sarnano, Castelsantangelo sul Nera, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone, Sefro, Belforte di Fiastrone, Sefro, Belforte del Chienti, Pioraco, Preci, San Ginesio, Gualdo.



Dopo la scossa del primo pomeriggio da 3.2 M c’è stata alle 16.04 un altro sisma, stavolta da 3.0 M, sempre in provincia di Macerata. Questa è stata localizzata alle seguenti coordinate: 43.04 latitudine e 13.1 longitudine. L’ipocentro della scossa è stato rilevato a nove chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri invece dall’epicentro: Fiordimonte (MC); Pievebovigliana (MC); Pieve Torina (MC);Fiastra (MC); Acquacanina (MC);  Muccia (MC); Monte Cavallo (MC); Camerino (MC); Ussita (MC); Bolognola (MC); Visso (MC); Serravalle di Chienti (MC); Caldarola (MC); Cessapalombo (MC); Sarnano (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Serrapetrona (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Sefro (MC); Belforte del Chienti (MC); Pioraco (MC); Preci (PG); San Ginesio (MC); Castelraimondo (MC) e Gualdo  (MC).



Dopo il forte terremoto avvenuto in provincia di Perugia attorno all’una di questo pomeriggio, sono state numerose le scosse sismiche successive nel medesimo cratere tra le province di Rieti, Ascoli Piceno e Macerata con frequenza alta e intensità per fortuna minore. Alle ore 12.59 è ad esempio intervenuto un altro terremoto di grado M 3.2 sulla scala Richter che ha seguito subito il sisma di Norcia: ipocentro calcolato a 9 km sotto il livello del terreno come profondità, epicentro invece segnalato tra i comuni di Fiordimonte, Pievebovigliana, Pieve Torina, Fiastra, Acuacanina, Muccia, Monte Cavallo, Ussita, Bolognola, Camerino, Visso, Serravalle di Chienti, Cessapalombo, Caldarola, Castelsantangelo sul Nera, Sarnano, Serrapetrona, Sefro, Preci, Belfort del Chienti, Pioraco, San Ginesio, Gualdo, Castelraimondo. In zona Perugia invece è tornata un’altra scossa di grado M 2.5 in zona Norcia, Cascia, Accuomoli, Arquata del Tronto, Preci, Ussita, Sellano, Montemonaco, Cerreto di Spoleto, Poggiodomo. Non ci sono state conseguenze negative dopo questa ennesima ondata di scosse di assestamento dopo i garrissimo e tragici precedenti terremoto in centro Italia. 



Forte scossa di terremoto avvertita alle ore 12.52 presso la provincia di Perugia, nel consueto cratere sismico, lato seconda ondata (quella di ottobre per intenderci) con le province attigue di Rieti e Macerata che hanno comunque avvertito il sisma. Ad una prima occhiata anche dal web non sembrano esserci conseguenze particolarmente gravi o crolli ulteriori avvenuti a Norcia, ennesimo epicentro di terremoti in quell’area. Ipocentro per giunta superficiale e quindi più avvertibile, a 9 km sotto il livello del terreno mentre l’epicentro è stato calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul nera, Preci, Cascia, Arquata del Tronto, Visso, Accumoli, Ussita, Montegalo, Cerreto di Spoleto, Montemonaco, Poggiodomo e Sellano. Le ultime notizie che arrivano dagli aggiornamenti in diretta dal centro Italia non parlano di danni ma comunque di paura instillata per l’ennesima volta nella popolazione sfollata. Poco prima, altra scossa di terremoto presso la provincia di Macerata, di minor grado m 2.4 e presso i comuni di Ussita, Visso, Castelsantangelo sul nera, Preci, Bolognola, Fiastra, Monte Cavallo e Montemonaco.

Altra mattina e altra scossa di terremoto nello stesso cratere sismico: la situazione e l’emergenza attorno a Macerata, Rieti e Perugia rimane uguale, con un altro sisma superiore al grado 3 Richter. Alle ore 10.41 la scossa ha colpito la zona attorno a Macerata, con grado di magnitudo 3.0 sulla scala Richter, mentre l’ipocentro vene misurato dal centro nazionale INGV a 8 km di profondità. L’epicentro invece è stato individuato presso i comuni di Fiordimonte, Pievebogliana, Fiastra, Pieve Torina, Acquacanina, Muccia, Monte Cavallo, Ussita, Bolognola, Camerino, Visso, Serravalle di Chienti, Cessapalombo, Sarnano, Castelsantangelo sul Nera, Camporotondo di Fiastrone, Serrapetrona, Sefro, Belforte del Chienti, Pioraco, Preci, San Ginesio, Gualdo, Castelraimondo. Alle ore 10.44 è invece la zona attorno a Rieti a segnalare un altro terremoto di grado M 2.6, sempre senza conseguenze come il primo di Macerata, ma con epicentro presso i comuni di Accumoli, Cittareale, Norcia, Cascia, Arquata del Tronto, Amatrice, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo.

Altra mattina di terremoto in centro Italia, con scosse nuove durante la notte sopra il grado 3.0 Richter e per fortuna nessuna conseguenze in crolli, danni o segnalazioni: però lo sciame sismico continua e il cratere attorno a Rieti, Perugia e Macerata prosegue nella sua devastante sequenza sismica. Alle ore 8.01 scossa di terremoto a Rieti, con grado di magnitudo 2.3 sulla scala Richter, ipocentro superficiale e calcolato a 12 km sotto il livello del terreno: stando ai dati del centro nazionale sismologico INGV, l’epicentro è stato individuato presso i comuni di Amatrice, Accumoli, Cittareale, Montereale, Campotosto, Capitignano, Borbona, Arquata del Tronto, Posta, Cagnano Amiterno e Barete. Alle 9.31 è invece ancora la provincia di Macerata a segnalar un terremoto di media-bassa intensità con scossa M 2.1 sulla scala Richter ed epicentro presso i comuni di Pievebovigliana, Muccia, Pieve Torina, Fiordimonte, Camerino, Fiastra, Acquacanina, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Sefro, Pioraco, Caldarola, Bolognola, Castelraimondo, Visso, Ussita, Fiuminata, Gagliole, Sarnano e San Severino Marche.

Ancora una scossa di terremoto oggi nelle regioni già colpite dal sisma lo scorso 24 agosto e 26 e 30 ottobre. La sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha infatti rilevato una scossa di teremoto di magnitudo 3.0 in provincia di Macerata. La scossa è stata registrata alle ore 02:39:14 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.89, longitudine 13.16 e ipocentro a una profondità di 8 km. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro del terremoto: Castelsantangelo sul Nera MC Ussita MC Visso MC Preci PG Norcia PG Bolognola MC Montemonaco AP Montegallo AP Montefortino FM Acquacanina MC Fiastra MC Arquata del Tronto AP Fiordimonte MC Monte Cavallo MC Amandola FM Sellano PG Pieve Torina MC Sarnano MC. Una scossa di terremoto è stata registrata anche sulla costa Calabra nord occidentale, in provincia di Cosenza: si tratta di una scossa di magnitudo 2.2 avvenuta alle ore 07:50:18 con coordinate geografiche (lat, lon) 39.22, 15.93 ad una profondità di 52 km.

La prima ora di questo nuovo giorno, mercoledì 16 novembre 2016, sta trascorrendo abbastanza tranquilla rispetto alle ore precedenti, dove sono state molte le scosse che hanno colpito il Centro Italia. Poco prima della mezzanotte, un ultimo importante episodio tellurico di 3.3M ha colpito la provincia di Rieti. L’epicentro è stato individuato a 10 km di profondità, latitudine 42.75 e longitudine 13.21. Interessata innanzitutto Accumoli ed Arquata del Tronto, entrambe a 7 km dall’area colpita, così come Norcia, Montegallo, Amatrice, Cittareale, Acquasanta Terme, Cascia, Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco. Altre due piccole scosse, nella medesima area, si sono verificate fra le 00:11 e le 00:22, di 1.3M e di 1.1M. Alle 22:59 è stata colpita anche la provincia di Ascoli Piceno, a causa di un sisma di 2.3M. L’epicentro è stato rilevato dal Centro Nazionale INGV a latitudine 42.79, longitudine 13.26, profondità 13 km. Nelle immediate vicinanze Arquata del Tronto e Montegallo, seguite da Accumoli, Acquasanta Terme, Montemonaco, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Montefortino, Amatrice, Roccafluvione, Ussita e Palmiano. Dalla mezzanotte in poi si sono alternati invece sismi di bassa intensità, distribuiti fra le province di Perugia, L’Aquila, Rieti e Perugia, con picco massimo di 1.9M (avvenuto vicino Norcia). 

Ancora preoccupante la situazione in Centro Italia, a causa di numerose scosse che si sono verificate dopo le 20:00 di ieri. Dopo un silenzio avvenuto in seguito al sisma di 3.1M nella provincia di Macerata, la stessa area è stata interessata da un sisma di 2.1M alle 21:03. L’epicentro è stato individuato a latitudine 42.94 e longitudine 13.16, profondità 10 km. Interessati i Comuni di Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Bolognola, Acquacanina, Fiastra, Fiordimonte, Preci, Monte Cavallo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Montemonaco e Montefortino, tutti entro un raggio di 15 km. Alle 21:35 è stata invece la provincia di Perugia a destare allarme, a causa di un sisma di 2.8M, rilevato a latitudine 42.77, longitudine 13.15 e profondità 10 km. Colpita in questo caso innanzitutto Norcia, a 6 km dall’epicentro, così come Accumoli, Arquata del Tronto, Cascia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Cittareale, Montegallo, Poggiodomo, Visso, Amatrice e Ussita. Alle 22:58 un sisma elevato, pari a 3 gradi della Scala Richter, ha colpito invece la zona nord orientale della costa Siciliana, all’altezza di Messina. In questo caso il fenomeno è stato individuato a latitudine 38.4, longitudine 15.49, profondità 125 km. Nelle vicinanze, a 19 km dall’epicentro, solo il Comune di Villafranca Tirrena.