–Terremoto di magnitudo 7.9 sulla scala Richter in Papua Nuova Guinea, ma non solo questo, dal punto di vista sismico, in questo sabato 17 dicembre 2016. Come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, infatti, nelle Marche si è verificata una nuova scossa di M 2.2 in provincia di Macerata. Il movimento tellurico ha avuto luogo quando in Italia erano le 16:05, e l’epicentro del sisma è stato localizzato a pochi km da Castelsantangelo sul Nera, nel punto di coordinate geografiche 42.85 di latitudine e 13.21 di longitudine. L’ipocentro è stato invece individuato a 9 km di profondità nel sottosuolo. Di seguito l’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto: Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Arquata del Tronto (AP), Montemonaco (AP), Norcia (PG), Ussita (MC), Visso (MC), Preci (PG), Montefortino (FM), Bolognola (MC), Accumoli (RI), Acquasanta Terme (AP) e Amandola (FM).   



Il violento terremoto di magnitudo 7.9 sulla scala Richter verificatosi alle ore 11:51 italiane nella regione della Papa Nuova Guinea, registrato non troppo distante dall’isola di Nuova Irlanda, con la sua intensità molto elevata è diventato di fatto uno dei terremoti più intensi di questo 2016. Teatro della scossa è ancora una volta l’Oceano Pacifico, e dal momento che l’epicentro del sisma è stato registrato proprio in mare aperto, immediatamente è tornato a fare capolino l’incubo di un possibile tsunami. A tal proposito il rischio di uno tsunami distruttivo è al momento basso: a riferirlo è il Global Disaster Alert and Coordination System (GDACS), che ha fissato lo stato d’allerta al livello arancione. Sull’isola della Nuova Irlanda si attendono dunque alte fino ad un metro e non oltre: nel caso in cui questa stima si rivelasse troppo ottimistica, gli abitanti di New Ireland avrebbero comunque la possibilità di trovare riparo in altura visto la conformazione collinare dell’isola.



Terremoto oggi anche in Papua Nuova Guinea: una scossa di magnitudo 7.9 è stata infatti registrata dall’Istituto geofisico americano (USGS), come riporta Rainews, a circa 46 chilometri a est di Taron, davanti alla costa sudorientale dell’isola di Nuova Irlanda. Il sisma si è verificato alle 20:51 secondo l’orario locale, quando in Italia erano le ore 11:51. La magnitudo di questo terremoto è stata in un primo momento indicata in 8.0 ma poi è stata lievemente abbassata a 7.9: l’ipocentro della scossa è stato rilevato a una profondità di 75 chilometri. In seguito alla scossa registrata lo Tsunami Warning Center ha emesso un’allerta tsunami che riguarda le zone più vicine all’epicentro del sisma. Le onde dello tsunami potrebbero raggiungere nelle tre ore successive alla scossa di terremoto le coste della Papua Nuova Guinea, delle Isole Salomone, dell’Indonesia, di Nauru e di altre isole minori. Nell’allerta tsunami non sono incluse le Isole Hawaii. La terra intanto continua a tremare anche in Italia, come rilevato dall’Ingv. L’ultima scossa di terremoto è stata rilevata con una magnitudo 2.3 in provincia di Macerata alle ore 12:36:16 con coordinate geografiche (lat, lon) 43.02, 13.1 ad una profondità di 10 km.



Un terremoto di magnitudo 2.9 sulla scala Richter si è verificato alle ore 9:47 di oggi, sabato 17 dicembre 2016, in provincia di Perugia, in Umbria. La scossa in questione, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.81 di latitudine e 13.14 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 8 km. L’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico comprende: Norcia (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Preci (PG), Arquata del Tronto (AP), Cascia (PG), Visso (MC), Ussita (MC), Accumoli (RI), Montegallo (AP), Cerreto di Spoleto (PG), Montemonaco (AP), Sellano (PG) e Poggiodomo (PG). Il terremoto in questione, per quanto sia stato avvertito distintamente dalla popolazione, non ha provocato alcun danno a cose o persone. 

Scossa di terremoto oggi rilevata anche nelle Marche, una delle regioni già colpite dal sisma che ha provocato morti e distruzione lo scorso 24 agosto e 26 e 30 ottobre. La sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha infatti registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 in provincia di Macerata. Il sisma è avvenuto alle ore 02:33:57 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.99, longitudine 13.08 e ipocentro a una profondità di 10 km. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro della scossa di terremoto: Fiordimonte MC Monte Cavallo MC Pieve Torina MC Visso MC Ussita MC Pievebovigliana MC Fiastra MC Acquacanina MC Muccia MC Bolognola MC Castelsantangelo sul Nera MC Preci PG Serravalle di Chienti MC Camerino MC Sellano PG Sarnano MC Cessapalombo MC Sefro MC.

Intorno alle ore 5:30 è stata avvertita una scossa di terremoto nella regione Umbria ed in particolare colpendo il territorio ubicato nella provincia di Perugia. Secondo il report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l’evento è stato caratterizzato da una magnitudo di M 2.1 della Scala Richter con epicentro nel punto di coordinate 42.9 di latitudine e 13.04 di longitudine ad una profondità di 10 km. I comuni maggiormente interessanti sono stati quelli di Preci (Pg), Visso (Mc), Castelsantangelo sul Nera (Mc), Ussita (Mc), Sellano (Pg), Monte Cavallo (Mc), Norcia (Pg), Cerreto di Spoleto (Pg), Fiordimonte (Mc), Pieve Torina (Mc), Fiastra (Mc), Acquacanina (Mc),Bolognola (Mc), Pievebovigliana (Mc) e Cascia (Pg).

La giornata di oggi dal punto di vista sismico non si è subito aperta con una scossa, ma quella di ieri si è chiusa con un terremoto di magnitudo M 2.1 nelle Marche: alle 23.46 la Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha localizzato la scossa a latitudine 42.99, longitudine 13.08 e ad una profondità di 7 chilometri. Il sisma è avvenuto nella provincia di Macerata e in particolare ha avuto Fiordimonte come epicentro. La scossa è stata, però, avvertita anche a Pieve Torina, Monte Cavallo, Visso, Ussita, Pievebovigliana, Fiastra, Acquacanina, Muccia, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Serravalle di Chienti, Camerino, Sellano, Sarnano, Cessapalombo e Sefro. Più intensa la scossa di terremoto che ha colpito la stessa zona precedentemente, cioè alle 22.40: il sisma in questo caso è stato di magnitudo M 2.5 e ha avuto come epicentro Castelsantangelo sul Nera. La terra ha tremato anche nel Lazio: un terremoto di magnitudo M 2.0 è avvenuto nella provincia di Rieti alle 22:49, in particolare ad Amatrice, colpita violentemente dal sisma il 24 agosto.

Per fortuna non ha provocato danni il terremoto di magnitudo 5 sulla scala Richter che ha colpito la zona centrale e meridionale del Guatemala. Finora non sono trapelate notizie di vittime o danni dopo che l’Istituto Nazionale di Sismologia, Vulcanologia, Meteorologia e Idrologia (INSIVUMEH) ha segnalato la forte scossa. Inizialmente è stata riportata una magnitudo di M 5.8 del sisma che è avvenuto ieri alle 5.34 ora locale: dai dati a disposizione sappiano che è avvenuto a 69 chilometri a sud-ovest di Escuintla e ad una profondità di 48 chilometri. Il sisma, che per quanto riguarda la scala Mercalli può essere considerato di III grado quanto a intensità, è stato però avvertito anche nella capitale. L’Istituto nel 2016 ha segnalato oltre 200 scosse di terremoto in Guatemala, che non è caso è considerato il quarto paese al mondo a rischio di eventi naturali. Quest’anno tra l’altro ricorre il 40esimo anniversario del terremoto di magnitudo 7.5 che il 4 febbraio 1976 causò la morte di 23mila persone e distrusse quasi un terzo del territorio.