Si cercano dispersi dopo il terremoto oggi a Sumatra: secondo un primo bilancio sarebbero quasi 100 i morti provocati dal sisma di magnitudo 6.5 che ha colpito l’isola nella regione di Aceh. Tornando al notro paese una scossa di terremoto è stata registrata oggi pomeriggio anche in provincia de L’Aquila. La sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha rilevato infatti una scossa di magnitudo 3.2 sulla scala Richter. La scossa di terremoto è stata registrata alle ore 15:23:38 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.56, longitudine 13.28 ad una profondità di 12 km. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro di questa scossa di terremoto: Capitignano AQ Montereale AQ Campotosto AQ Amatrice RI Cittareale RI Cagnano Amiterno AQ Barete AQ Borbona RI Pizzoli AQ Accumoli RI Posta RI Crognaleto TE Cortino TE.
Aggiornamento sul terremoto oggi a Sumatra: costa nord dell’isola indonesiana è stata devastata da una scossa di magnitudo 6.5 e il bilancio, riporta l’agenzia di stampa Ansa, è di almeno 97 morti e decine di dispersi. La regione colpita dal sisma è quella di Aceh: la scossa è stata avvertita alle 6.03 ora locale (23:03 ora italiana) e ha avuto ipocentro a 8,2 km di profondità ed epicentro 5,8 km a nordovest di Pante Raja. Il terremoto oggi a Sumatra è associato al terremoto di magnitudo 9,1 del 26 dicembre del 2004 e anche agli altri due avvenuti nella stessa regione, quello di magnitudo 8,6 del 2005 e di magnitudo 8,5 del 2007. Lo sostiene, si legge sempre sull’Ansa, il sismologo Gianluca Valensise, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: ”Questi tre terremoti sono il motore del sisma di questa notte perché hanno trasferito sforzi sul sistema di faglie”. Il terremoto oggi ”si è verificato nel contesto generale dello scontro tra la placca Indo-australiana e quella Euroasiatica ed, nello specifico è stato generato dal movimento dei due lembi della faglia che si muovono l’uno accanto all’altro”.
Proseguono gli scavi sotto le macerie del terremoto avvenuto sull’Isola di Sumatra, in Indonesia: la tragedia questa notte, come raccontiamo qui sotto, con 100morti accertati e altri probabilmente ancora sotto le case e le strade distrutte dalla violenta scossa di M 6.5 sulla scala Richter che ha fatto tornare l’incubo del maxi terremoto del dicembre 2004, seguito anche da emergenza Tsunami che travolse 250mila persone, uccidendole. Mentre il bilancio è destinato ancora a salire per tutta la giornata, torniamo in Italia con l’emergenza sismica non paragonabile per fortuna, ma comunque continua e presente da più di tre mesi in un centro Italia che deve ancora contare i danni e far scattare le grandi opere per i prossimi anni di ricostruzione. Macerata, Perugia, Rieti, L’Aquila e Ascoli Piceno attraversate sempre dallo sciame sismico, che in queste ultime ore ha visto una scossa di M 2.4 nel Maceratese, con l’ipocentro calcolato a 12 km sotto il livello del terreno: epicentro invece individuato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Montegallo, Ussita, Montefortino, Arquata del Tronto, Visso, Bolognola, Norcia, Amandola, Preci, Comunanza, Acquasanta Terme, Acquacanina, Palliano, Sarnano, Roccafluvione, Accumoli, Fiastra.
Abbandoniamo l’Italia per un momento, con il terremoto che ha sconvolto questa mattina l’isola di Sumatra: un fortissimo sisma di grado M 6.5 sulla scala Richter ha colpito l’isola in Indonesia alle ore 6 locali, colpendo l’intera costa nord di Sumatra e con un ipocentro purtroppo a 8,2 km di profondità come ipocentro. L’epicentro vicino a molte aree abitate ha determinato la tragedia drammatica che in queste ore purtroppo fa salire sempre di più il numero dei morti, inizialmente fissato a 25 ma ora arrivato a circa 100 vittime. Epicentro a 5,8 km a nord ovest di Pante Raja, la regione colpita è quella dell’Aceh, come riporta l’Ansa, un territorio ad autonomia speciale al nord di Sumatra: edifici, moschee, strade e palazzi rasi completamente al suolo dalla scossa terrificante che ha compiuto una strage, l’ennesima, tra l’Oceano Indiano e Pacifico. Il terremoto di grado M 6.5 ha compiuto 100 morti, purtroppo questo è il bilancio attuale di questa tragedia che riporta alla luce l’immagine strade del 26 dicembre 2004 che colpì sempre Aceh: 12 anni fa morirono 250mila persone, un qualcosa di inimmaginabile, dato che il terremoto scatenò anche un devastante tsunami, che in questo caso non sembra essere scattato come allarme.
Un terremoto all’alba ha svegliato alcuni comuni del centro Italia nell’area attorno alla provincia di Macerata, con lo sciame sismico che continuamente accompagna le popolazioni già colpite da tre mesi di emergenza sismica: non ci sono stati danni o conseguenze negative per l’ennesima scossa di terremoto, con la scala Richter che ha segnato il grado M 3.1 della colonnina di magnitudo, con l’ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a circa 10 m di profondità sotto il livello del terreno. Epicentro del sisma individuato presso i comuni di Castelsantangel sul Nera, Montemonaco, Montegallo, Ussita, Arquata del Tronto, Visso, Norcia, Montefortino, Bolognola, Preci, Amandola, Acquacanina, Acquasanta Terme, Comunanza, Accumoli, Fiastra. La mattinata ha poi proseguito con altre scosse di grado M 2.0, 2.1, 2.0, 2.0 presso le province di Perugia, Ascoli Piceno e ancora Macerata: zero conseguenze, zero danni ma emergenza che rimane tale ancora dopo oltre tre mesi di scosse in centro Italia.
Subito dopo mezzanotte di oggi è di nuovo la provincia di Rieti a farsi sentire, dopo il terremoto di 2.7M avvertito alle 23:24 di ieri. Questa volta si è trattato di due scosse di terremoto, con distanza di cinque minuti, di 2.3M e 2.0M. Il picco si è verificato alle 00:07, con una profondità di 10 km, latitudine 42.58 e longitudine 13.27. Coinvolte Amatrice, Montereale, Capitignano, Campotosto, Cittareale, Accumoli, Cagnano Amiterno, Borbona, Barete, Posta, Pizzoli, Crognaleto e Cortino. Rilevate numerose scosse di assestamento nei minuti successivi, il cui livello più alto si è fermato a 1.9M, avvenuto alle 00:34 a 30 km di profondità. Borbotta anche la provincia dell’Aquila, interessata da una nuova scossa nella serata di ieri, pari a 2.3M. Le nuove scosse sono comunque di bassa intensità, rilevate ad un massimo di 1.9M registrato dal sismografo alle 00:27. Nella giornata di ieri importante invece il terremoto di 3.3M che ha colpito le Azzorre alle 21:51. Non sono noti danni a cose e persone.
Ancora importante la situazione nella provincia di Rieti, dove alle 23:24 si è verificata una nuova scossa di 2.7M. L’ipocentro è stato individuato a 11 km di profondità, mentre l’epicentro a 42.58 latitudine e 13.28 longitudine. Colpite Amatrice, Capitignano, Montereale e Campotosto, entro un raggio di 8 km dal punto interessato. Cittareale, Accumoli, Cagnano Amiterno, Borbona, Barete, Pizzoli, Posta, Crognaleto e Cortino entro un raggio di 19 km. Colpita anche la provincia di Perugia da un sisma di 2.2M all 23:15. L’epicentro è stato localizzato con coordinate latitudine 42.79 e longitudine 13.09, profondità 16 km. Interessate Norci, Preci, Cascia, Castelsantangelo sul Nera, Cerreto di Spoleto, Visso, Poggiodomo, Sellano, Accumoli, Ussita, Arquata del Tronto, Vallo di Nera e Monteleone di Spoleto. All’estero, scossa di 6.4M nella zona nord di Sumatera, in Indonesia. L’epicentro è stato rilevato dalla Sala Sismica INGV a latitudine 5.3 e longitudine 96.15, ad una profondità di 10 km. Il sisma, rilevato alle 23:03, non ha interessato alcuna città o comune nel raggio di 100 km.