Continuano purtroppo le scosse in Italia con diversi eventi dal sud al nord. All’ora di pranzo si sono verificate due scosse a Perugia alle stesse coordinate: 42.88 latitudine, 12.74 longitudine. Il primo terremoto si è verificato alle ore 13.46 ed è stato di Magnitudo 2.7, l’epicentro invece era 9 km al di sotto della superficie terrestre. Il secondo è stato registrato dall’Ingv alle 13.58 con Magnitudo 2.1 ed epicentro a 7 km di profondità. I comuni entro i venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Trevi (PG), Montefalco (PG), Campello sul Clitunno (PG), Castel Ritaldi (PG), Foligno (PG), Bevagna (PG), Giano dell’Umbria (PG), Spello (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Sellano (PG), Vallo di Nera (PG), Spoleto (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Sant’Anatolia di Narco (PG), Cannara (PG) e Scheggino (PG).



Giornata molto particolare in Italia dal punto di vista del terremoto: poche scosse ma di forte intensità con per fortuna le notizie che arrivano dai vari centri di sismologia nazionali, come Ingv, che rassicurano sulla mancanza di danni particolari a cose e soprattutto persone. Dopo le due scosse di questa mattina, continua lo sciame sismico in Sicilia con un’ultima scossa arrivata nella provincia di Catania alle 12.50 che ha misurato il grado M 1.9, coinvolgendo a 10 km di profondità i comuni di Ragalna, Nicolosi, Belpasso, Pedara, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, San Piero Clarenza, Camporotondo Etneo, Zafferana Etnea, Paternà, Viagrande, Mascalucia, Tremestieri Etneo, Adrano, Aci Bonaccorsi e Misterbianco. Alle 13.23 è invece la provincia de L’Aquila che presenta un sisma piuttosto ingente, che segue a coda quello della 9.33 di questa mattina: scossa di M 1.8 sulla scala Richter, con i comuni vicino all’epicentro che riguardano Capitignano, Barete, Pizzoli, Campotosto, Borbona, Cittareale, Crognaleto, L’Aquila e Antrodoco.



Mattinata che si apre con due scosse di terremoto fortissime: oggi 5 febbraio 2016 è la zona a sud a segnalare l’allerta maggiore. Alle 8.45 poco fa è avvenuta una forte scossa sismica di forza a magnitudo 2.7 sulla scala Richter che al momento non sembra aver provocato danni ma che ha certamente allertato l’intera zona sismica: ipocentro a 31 km di profondità, il che ha aiutato alla mancanza di vibrazioni avvertibili in superficie, ed epicentro individuato vicino ai comuni di Niscemi, Caltagirone, Mazzarone, Acate, San Michele di Ganzaria, San Cono, Gela. Non è però l’unica scossa di una certa intensità di queste ore, è infatti ancora la Sicilia a presentare qualche chilometro più in là, a Catania, un’altra scossa alle 6.43 che ha coinvolto i comuni di Randazzo, Maletto, Santa Domenica Vittoria, Moio Alcantara, Bronte, Roccella Valdemone, Maniace, Milo, Zafferana Etnea, Francavilla, Piedimonte Etneo. L’intensità è stata di grado 2.2 su scala Richter e ipocentro a 28 km sotto il livello del terreno; chiudiamo questo bollettino con il terremoto di Reggio Calabria, anche qui per fortuna senza danni particolari, che ha coinvolto alcuni comuni vicini all’epicentro con grado M 2.4, ovvero Santo Stefano in Aspromonte, Delianuova, Sinopoli, Scido, Laganadi, San Roberto, Cosoleto, Meliccucà, Scilia, Fiumara.



Nella prima ora di oggi, venerdì 05 febbraio 2016, un terremoto ha colpito la regione Marche, per la precisione arrivato alle 24,11, colpendo la zona della provincia di Pesaro e Urbino. Il sisma non ha fortunatamente provocato danni a cose e persone, infatti è stato rilevato solamente in via strumentale visto potenza bassa di M 1.1. La scossa, arrivata esattamente nella zona contrassegnata dalle coordinate geografiche (lat, lon) 43.61-12.40, ha visto il suo ipocentro ad una profondità di 9 km. Le località più vicine al sisma sono Apecchio(Ps) Sant’Angelo In Vado(Ps) Mercatello Sul Metauro(Ps). Nessuna notizia d’impatto della scossa è pervenuta. Poco prima, alle 23,42, era stata la volta dell’Aquila. La scossa, che è stata valutata con una magnitudo di 1.8 si è localizzata a una profondità di 10km, e ha interessato diversi comuni, tra cui Vallecupa(Aq) Prata D’Ansidonia(Aq) Villa Sant’Angelo(Aq). Anche in questo caso non si ha notizia per ora di danni a cose o persone. In attesa di scoprire come si comporterà dal punto di vista sismico le nostre zone nella giornata di oggi, facciamo il riepilogo del giorno appena concluso.

Analizzando la scena sismica del giorno appena chiuso, 4 febbraio 2016, scopriamo che le tre zone più bersagliate sono state la provincia dell’Aquila con 8 scosse, quella di Pesaro e Urbino  e quella di Firenze entrambe 3. Roma è stata invece protagonista  del terremoto con la più alta magnitudo di ieri per quanto riguarda il nostro territorio, pari a 2.2 gradi. La scossa è arrivata esattamente alle 12,34, non provocando danni a cose e persone fortunatamente. L’elenco esteso delle zone colpite, con il numero di scosse subite è il seguente: Pesaro e Urbino 3 ; L’Aquila 8; Firenze 3; Enna 2; Siena 1; Potenza 1; Perugia 3; Ascoli Piceno 1; Rieti 1; Roma 1. E per quanto riguarda la zona più bersagliata, l’Aquila, di seguito ecco l’elenco delle scosse arrivate con gli orari e le relative intensità: ore 23,42 M1.8; ore 23,27 M1.4; ore 11,34 M1.8; ore 11,29 M1.7; ore 7,28 M1.7; ore 7,22 M2.1; ore 3,36 M1.6; ore 1,05 M1.5