Ultime ore di questo martedì 9 febbraio 2016 ed ecco un nuovo terremoto da segnalare sulla nostra penisola: la scossa in questione riguarda in questo caso la provincia di Cosenza, dove si è verificato alle ore 19:36 un movimento tellurico di intensità pari a magnitudo 1.6 sulla scala Richter. Il sisma, come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel suo consueto report, ha avuto origine nel punto di coordinate geografiche 39.87 di latitudine e 15.85 di longitudine. L’ipocentro della scossa è stato localizzato ad una profondità di 16 km nel sottosuolo. Di seguito l’elenco dei comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro: Papasidero (CS), Santa Domenica Talao (CS), San Nicola Arcella (CS), Praia a Mare (CS), Aieta (CS), Scalea (CS), Orsomarso (CS), Tortora (CS), Mormanno (CS), Laino Castello (CS), Santa Maria del Cedro (CS), Verbicaro (CS), Laino Borgo (CS), Grisolia (CS), Maierà (CS), Maratea (PZ), Rotonda (PZ), Castelluccio Inferiore (PZ), Trecchina (PZ), Castelluccio Superiore (PZ) e Lauria (PZ).
In una giornata ricca di terremoti diamo nota anche della scossa che ha interessato la provincia di Forlì-Cesena in Emilia Romagna alle ore 14:46. Il sisma in questione, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 44.02 di latitudine e 11.76 di longitudine. L’ipocentro della scossa è stato invece localizzato ad una profondità di 8 km nel sottosuolo. Diversi i comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro: Portico e San Benedetto (FC), Premilcuore (FC), Tredozio (FC), Rocca San Casciano (FC), Galeata (FC), Marradi (FI), Civitella di Romagna (FC), Santa Sofia (FC), Dovadola (FC), Modigliana (FC), San Godenzo (FI), Predappio (FC) e Palazzuolo sul Senio (FI).
-Tra i tanti terremoti che hanno caratterizzato questo martedì 9 febbraio 2016 bisogna segnalare anche quello che ha interessato il confine tra Italia e Slovenia poco dopo le 14:00. La scossa, che ha raggiunto una magnitudo di 2.3 sulla scala Richter, è avvenuta per la precisione alle ore 14:11 e secondo le strumentazioni della Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il luogo dell’epicentro sarebbe da rintracciare nel punto di coordinate geografiche 45.9 di latitudine e 14.47 di longitudine. L’ipocentro del movimento tellurico è stato individuato invece ad una profondità di 2 km nel sottosuolo. Nessun centro abitato era situato nel raggio di 20 km dall’origine del sisma; tra le città più vicine con almeno 50.000 abitanti segnaliamo Trieste a 61 km distanza e Udine a 97 km.
Dopo un inizio di giornata relativamente tranquillo inizia a ballare a ritmo frenetico il sottosuolo italiano, oggetto, nelle ultime ore, di una serie di terremoti di discreta entità. Secondo quanto riportato dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia infatti, il Molise è stato colpito da un paio di scosse in meno di 30 minuti. Il primo movimento tellurico è avvenuto alle 14:03 e ha fatto registrare una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter. A questo sisma ne è seguito un’altro alle 14:36 di M 2.4, che ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 41.47 di latitudine e 14 di longitudine, ed ipocentro localizzato ad una profondità di 14 km nel sottosuolo. Diversi i comuni che hanno avvertito il terremoto, questi quelli nel raggio di 10 km dall’origine della scossa: Conca Casale (IS), Venafro (IS), San Pietro Infine (CE), San Vittore del Lazio (FR), Mignano Monte Lungo (CE), Pozzilli (IS), Viticuso (FR), Sesto Campano (IS), Cervara (FR), Acquafondata (FR) e Filignano (IS). Poco prima dei terremoti che hanno interessato il Molise, per la precisione alle ore 13:33, una scossa di M 2.2 aveva colpito la provincia di Cremona in Lombardia. La scossa in questo caso ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 45.43 di latitudine e 9.7 di longitudine, ma nemmeno i comuni più vicini all’epicentro (Sergnano, Casale Cremasco-Vidolasco e Pianengo), sono stati interessati da danni a cose o persone.
Il resoconto dei terremoti che hanno colpito la penisola in questo martedì 9 febbraio 2016 si apre con la notizia della scossa che ha colpito la provincia di Rieti alle ore 7:51. Il sisma, stando al report fornito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha raggiunto una magnitudo di 2.1 sulla scala Richter e ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 42.58 di latitudine e 13.15 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 11 km nel sottosuolo. Diversi i centri nel raggio di 20 km ad aver avvertito la scossa, ecco quali: Cittareale (RI), Borbona (RI), Posta (RI), Montereale (AQ), Amatrice (RI), Capitignano (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Accumoli (RI), Leonessa (RI), Micigliano (RI), Barete (AQ), Monteleone di Spoleto (PG), Campotosto (AQ), Antrodoco (RI), Cascia (PG) e Pizzoli (AQ). Nel frattempo segnaliamo come la provincia di Ragusa in Sicilia sia ancora al centro di un imponente sciame sismico: l’ultimo episodio tellurico di una certa entità a tal proposito risale alle 5:14 di oggi, quando una scossa di M 2.3 ha fatto nuovamente tremare la popolazione sicula dopo lo spavento di ieri.
Tornando alla consueta rubrica che anche oggi terrà conto di ogni terremoto arrivato sul nostro territori e zone limitrofe, scopriamo che il nuovo giorno, martedì 9 febbraio 2016 si conferma al momento privo di movimenti tellurici nel nostro territorio. Il terremoto più recente per quanto concerne zone a noi vicine è quello verificatosi nelle ultime ore del giorno appena finito nel Lazio. Il sisma, che ha colpito la provincia di Rieti, secondo quanto raccolto dalla Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha avuto luogo alle ore 23,30, raggiungendo un’intensità pari a magnitudo 0.7 sulla scala Richter. L’epicentro della micro sisma è stato localizzato nel punto delle coordinate geografiche 42.60 di latitudine e 13.14 di longitudine, con ipocentro individuato a 11 km di profondità nel sottosuolo. Il terremoto, vista la bassa intensità non dovrebbe esser stato avvertito nelle zone abitate circostanti, alcune delle quali sono: Cittareale(Ri) Posta(Ri) Borbona(Ri). Sperando il resto della nuova giornata appena iniziata non presenti eventi sismici di rilievo, facciamo il riepilogo completo della giornata appena chiusa.
Esaminiamo ora qualche dato della scena sismica del giorno appena finito. Le tre zone più bersagliate sono state la provincia di Ragusa con 16 scosse, quella di Rieti con 13, e in terza posizione quella di Siena con 5. Siracusa è stata invece raggiunta dal sisma, arrivato alle 16,35, con la più alta magnitudo di ieri sul territorio italiano, pari a 4.2 gradi. L’elenco esteso delle zone colpite, con il numero di scosse subite è il seguente: Rieti 13 ; Ragusa 16; Costa Siciliana nord orientale (Messina) 1; Costa Calabra nord occidentale (Cosenza) 1; Bougainville Solomon Islands region [Sea: Papua New Guinea] 1; Siracusa 1; Macerata 1; Fer. E per quanto riguarda la zona più bersagliata, Ragusa, di seguito ecco l’elenco delle scosse arrivate con gli orari e le relative intensità: ore 22,02 M1.6; ore 19,07 M2.2; ore 18,57 M3.7; ore 18,49 M2.; ore 18,24 M1.3; ore 18,08 M1.4; ore 18,03 M2.2; ore 17,50 M2.1; ore 17,41 M1.5; ore 17,28 M2.1; ore 17,01 M1.7; ore 16,58 M1.8; ore 16,41