Si è verificato oggi alle 14.13 un sisma nella provincia di Cosenza in Calabria. Questa è stata localizzata alle seguenti coordinate: 39.55 latitudine, 16.79 longitudine. Il terremoto presentava una Magnitudo di 2.9 e l’epicentro è stato collocato a 34 km di profondità dalla superificie terrestre. I comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Calopezzati (CS), Crosia (CS), Caloveto (CS), Cropalati (CS), Pietrapaola (CS), Paludi (CS), Mandatoriccio (CS), Rossano (CS), Scala Coeli (CS), Cariati (CS), Bocchigliero (CS), Campana (CS), Terravecchia (CS), Longubucco (CS).



Un lungo sciame sismico e un terremoto di medio-alta intensità sono i fenomeni sismici più rilevanti di questa prima parte della mattinata, con le zone di Perugia e L’Aquila protagoniste. Tra le 3.28 e le 7.10 sono ben 5 le scosse di terremoto avvenute nella provincia umbra di Perugia, con picchi massimi di M 1.1 sulla scala Richter che hanno preoccupato, con zero danni accaduti per fortuna nei vari comuni adiacenti all’epicentro, ovvero Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Valtopina, fiuminata, Sefro, Valfabbrica, Fossato di Vico, Assisi, Pioraco, Sigillo e Serravalle di Chienti. Poco fa invece, alle 9.15, è una scossa di forza e intensità a grado di magnitudo 2.1 sulla scala Richter ad interessare, anche qui al momento pare senza danni alcuni a persone, cose o edifici, la provincia in Abruzzo de L’Aquila: ipocentro a 12 km di profondità, epicentro invece situato tra i comuni di Capitignano, Campotosto, Montereale, Amatricie, Barete, Pizzoli, Cagnano Amiterno, Borbona, Posta, Cortino e Fano Adriano. 



In attesa di scoprire come si comporterà la nostra bella Italia dal punto di vista sismico in questa giornata, venerdì 18 marzo 2016, facciamo il punto della situazione riguardo gli ultimi terremoti che hanno raggiunto la nostra zona. Le Marche è stata l’ultima regione raggiunta dal fenomeno sismico negli ultimi minuti del giorno appena finito, 17 marzo, per fortuna senza conseguenze: un terremoto di magnitudo 1.1 sulla scala Richter è stato infatti registrato, dalla Sala Sismica INGV-Roma, in provincia di Pesaro e Urbino. La scossa, verificatasi precisamente alle ore 23,41, ha visto il proprio epicentro esattamente alle coordinate geografiche identificate da latitudine 43.51 e longitudine 12.65, ed ipocentro superficiale individuato ad una profondità di 13 km. Diversi i comuni limitrofi alla scossa, ecco alcuni di quelli nel raggio di 20 km dall’epicentro: Cantiano(Ps) Cagli(Ps) Frontone(Ps). Potenza simile quella del terremoto arrivato poco prima, alle 23,40, sempre su Pesaro e Urbino. La scossa, che è stata valutata con una magnitudo di 1.0 si è localizzata a una profondità di 12 km, e ha interessato i medesimi comuni. Non si ha notizia per ora di danni a cose o persone.  



Esaminiamo ora qualche dato della scena sismica del giorno appena finito. Le zone più bersagliate sono state la provincia di Pesaro e Urbino con 6 scosse e quella dell’Aquila con 3. La costa calabra nord occidentale (Cosenza)  è stata invece raggiunta dal sisma, arrivato alle 1,24, con la più alta magnitudo di ieri sul territorio italiano, pari a 2.8 gradi. L’elenco esteso delle zone colpite, con il numero di scosse subite è il seguente: Pesaro e Urbino 6 ; Costa Marchigiana Picena (Ascoli Piceno) 1; L’Aquila 3; Torino 1; Perugia 1; Trento 1; Bolzano 1; Firenze 1; Roma 1; Macerata 2; Messina 1; Rieti 1; Udine 1; Costa Calabra nord occidentale (Cosenza) 1. E per quanto riguarda la zona più bersagliata, Pesaro e Urbino, di seguito ecco l’elenco delle scosse arrivate con gli orari e le relative intensità: ore 23,41 M1.1; ore 23,40 M1.0; ore 23,20 M1.0; ore 22,58 M1.0; ore 4,46 M1.8; ore 4,07 M1.3