Giornata fin qui relativamente tranquilla dal punto di vista dei terremoti in Italia. L’ultimo movimento tellurico di una certa rilevanza è quello verificatosi alle ore 16:28 a largo della Costa Catanese, in Sicilia, che ha fatto registrare una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter. La scossa in questione è stata localizzata dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nel punto di coordinate geografiche 37.59 di latitudine e 15.35 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 20 km nel sottosuolo. Questo l’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro del sisma: Acireale (CT), Aci Catena (CT), Aci Castello (CT), Aci Sant’Antonio (CT) e Valverde (CT).



Pomeriggio con maggiori scosse di terremoto ma senza ancora per fortuna desta particolari problemi per danni a strade, edifici o persone: il Molise, il Veneto e la Sicilia sono le tre regioni che presentano le ultime scosse sismiche sul nostro territorio. Alle 12.08 le Isole Eolie hanno presentato una scossa di forza a magnitudo 2.1 sulla scala Richter, con ipocentro fissato a 13 km sotto il livello del mare e l’epicentro vicino alle due meravigliose isole di Alicudi Porto e Filicudi Porto. Alle 14.29 la provincia di Verona presenta invece un terremoto di grado M 1.6 con una profondità di ipocentro fissato a 10 km e l’epicentro che viene registrato tra i comuni di Marchesine, Brenzone, Tremolino, Tignale, Avio, Ferrara di Monte Baldo, Gargano, Magasa, Brentonico, Dolce, Nago Torbole, Valvestino. Chiudiamo il bollettino con il sisma di Campobasso che alle 15.01 ha fatto scattare la mini allerta dei centri sismologi: ipocentro a 17 km sotto il terreno, epicentro vicino ai comuni di Ripabottoni, Provvidenti, Campolieto, Monacalioni, Putrella Tifernina, Bonefro, Matrice, Lupara e Lucito.



Seconda parte della mattina piuttosto tranquilla per il terremoto in Italia che non ha presentato per fortuna grosse scosse sismiche: sono le Marche a presentare tutte le ultime scosse, distribuite tra le provincie di Macerata e Pesaro-Urbino. Alle 10.16 la parte più “romagnola” delle Marche ha visto un terremoto di M 1.5 con ipocentro a 14 km di profondità, con l’epicentro situato tra i comuni di Cantiano, Cagli, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Pergola, Piobbico, Costacciaro, Sassoferrato, Gubbio, Sigillo e Fermignano. La provincia di Macerata invece ha presentato alle 12.12 un sisma di grado a magnitudo 1.3 senza danni prodotti, con ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno e l’epicentro situato tra i comuni di Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Sefro, Fiordimonte, Pioraco, Valtopina, Fiastra, Fiuminata, Sellano, Ussita e Visso.



La giornata di oggi si è aperta con alcune scosse di terremoto non rilevantissime, non avendo superato neanche la quota di M 2.0 sulla scala Richter: per fortuna dunque nessun danno per i sismi avvenuti in questa prima parte della mattinata, con la Calabria e il Piemonte protagonisti. Alle 4.58 e poi anche alle 8.12 la provincia di Cosenza ha segnalato due scosse di M 1.8 e M 1.3m con ipocentro a 11 km di profondità e i comuni vicini all’epicentro che sono risultati essere Caloveto, Cropalati, Bocchigliero, Pietrapaola, Paludi, Campana, Crosia, Calopezzati, Rossano, Cariati, Savelli, Umoristico. Alle 5.04 è invece la provincia di Cuneo a segnalare un terremoto di grado a magnitudo 1.7, con ipocentro fissato a 12 km di profondità sotto il livello del terreno e l’epicentro invece situato tra i comuni di Macra, Sampeyre, Celle di Macra, Stroppo, San Damiano Macra, Frassino, Elva, Cartignano, Casteldelfino, Valmala, Prazzo, Canosio, Roccabruna, Bellino. 

Nuovo quotidiano appuntamento con la rubrica che anche oggi terrà conto di ogni terremoto che colpirà oggi, giovedì 31 marzo 2016,  il nostro territorio e zone limitrofe. In una nuova giornata per il momento priva di movimenti tellurici nel nostro territorio, il terremoto più recente  per quanto concerne zone a noi vicine è quello verificatosi negli ultimi minuti del giorno appena finito, mercoledì 30 marzo 2016, nel Lazio. Il sisma, che ha colpito la provincia di Rieti, secondo quanto raccolto dalla Sala Sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto luogo alle ore 23,43, raggiungendo un’intensità pari a magnitudo 1.2 sulla scala Richter. L’epicentro della scossa è stato localizzato nel punto delle coordinate geografiche 42.55 di latitudine e 13.03 di longitudine, con ipocentro individuato a 11 km di profondità nel sottosuolo. Il terremoto, vista l’intensità non elevata non dovrebbe aver provocato danni nelle zone abitate circostanti, alcune delle quali sono: Leonessa(Ri) Posta(Ri) Borbona(Ri). Sperando che il nuovo giorno proceda altrettanto tranquillamente, facciamo il riepilogo completo della giornata appena chiusa. 

Esaminiamo ora qualche dato della scena sismica del giorno appena finito. Le zone più bersagliate sono state la provincia di Perugia con 8 scosse e quella di Cosenza con 4. Piacenza è stata invece raggiunta dal sisma, arrivato alle 9,06, con la più alta magnitudo di ieri sul territorio italiano, pari a 2.7 gradi. Da segnalare anche il terremoto di M 3.1 arrivato alle 12,16 sulla costa catanese (Catania). L’elenco esteso delle zone colpite, con il numero di scosse subite è il seguente: Rieti 1 ; Cosenza 4; Costa Siciliana nord orientale (Messina) 2; Confine Italia Svizzera (SVIZZERA) 3; Trento 1; Pesaro e Urbino 1; Perugia 8; L’Aquila 3; Reggio nell’Emilia 1; Forli’ Cesena 2; Confine Italia Francia (FRANCIA) 1; Costa Catanese (Catania) 1; Tirreno Meridionale (MARE) 1; Matera 1; Piacenza 2; Costa Laziale settentrionale (Viterbo) 1; Costa Ravennate (Ravenna) 1; Salerno 1. E per quanto riguarda la zona più bersagliata, Perugia, di seguito ecco l’elenco delle scosse arrivate con gli orari e le relative intensità: ore 19,54 M0.9; ore 19,33 M0.9; ore 12,43 M1.6; ore 12,30 M0.7; ore 5,35 M0.8; ore 3,48 M0.8; ore 3,06 M1.3; ore 1,06 M0.9.