Prosegue il caos in Ecuador per il terremoto che ha flagellato la popolazioni provocando 235 morti, 1500 feriti e numerose strade squarciate e con abitazioni pericolanti. Un vero cataclisma ha colpito lo stato sudamericano a poche ore dal terribile sisma del Giappone: il mondo scosso per le notizie che arrivano su questi due incredibili terremoti. Molte vittime sono morte nelle cittadine sulla costa ecuadoriana, mentre tantissima altra gente si è riversata nelle strade con alcuni quartieri rimasti ancora adesso senza corrente elettrica e copertura dei telefoni cellulare. In sei delle provincie più colpite a 100 km da Quito è stato dichiarato lo stato d’eccezione, una misura che rientra nelle prerogative presidenziali di Correa: soccorsi stanno arrivando dagli stati vicini, con la Croce Rossa che ha fatto un appello a proseguire nella cooperazione perché ci sono tante persone ancora sotto le macere in condizioni gravi ma almeno stabili. Tornando per un attimo in Italia, segnaliamo un terremoto di grado M 2.4 nella provincia di Modena alle ore 19.48, con ipocentro a 2 km di profondità e l’epicentro situato tra i comuni di Mirandola, Poggio Rusco, Midolla, Villa Poma, Schinevoglia, Cavezzo, Pieve di Coriano, Finale Emilia, Revere, San Prospeto, Carbonara di Po.
Il terremoto di oggi in Ecuador peggiora ogni ora di più nel conteggio delle vittime: la scossa di M 7.8 sulla scala Richter di queste prime ore del mattino ha provocato 233 morti e già di 1500 feriti. Gli ultimi dati sono preoccupantemente saliti molto rapidamente nelle ultime ore, «sappiamo che ci sono cittadini intrappolati sotto le macerie che devono essere salvati», ha riferito il vice presidente Ecuador, Jorge Glas. Tra le zone più colpite ci sono quelle settentrionali sulla costa ad Esmeraldas e quella di Manabi: le moltissime vittime possono essere spiegate purtroppo con il particolare stato del terreno ecuadoriano, frastornato dalla fortissima scossa sismica. L’Ecuador si trova tra due placche tettoniche in movimento e dal 1900 ad oggi sono tantissimi gli episodi gravi di terremoto. Al momento sono 55 le scosse di assestamento che nelle ultime ore si sono succedute sul territorio già colpito dalla maxi scossa di questa notte; in Italia invece non si segnalano particolari terremoti se non il prosieguo dello sciame sismico in atto a Perugia.
Il terremoto in Italia nelle ultime ore sembra aver dato una “pausa” con scosse ridotte al minimo e l’unico sciame sismico in atto riservato alla provincia di Perugia: purtroppo nel mondo la situazione non rimane tale e i drammi delle ultime ore continuano a dare pessimi aggiornamenti. Giappone ed Ecuador sono i due Paesi che stanno provocando a ripartire dopo lo choc delle scosse altissime sulla scala Richter: in Giappone una cinquantina di morti, in Ecuador invece sono 77 con i feriti che crescono di ora in ora. In un discorso a reti unificate il vicepresidente Jorge Glas ha parlato del conteggio delle vittime, 77, e dei feriti che sono arrivati a quota 500, con danni provocati a soli 100km di distanza dalla capitale Quito. Viene però esclusa l’allerta tsunami, l’unica buona notizia per la popolazione dell’Ecuador che sta vivendo l’incubo di altre possibili scosse di terremoto di assestamento o addirittura peggiori nelle prossime ore.
Mentre ancora si contano i danni del terremoto terribile avvenuto in Ecuador e anche in Giappone qualche ora prima, in Italia viene segnalato pochi minuti fa una scossa di media entità che per fortuna non sembra comunque aver provocato danni particolari a strade, persone o luoghi. Alle 13.44 è dunque la provincia di Pavia, verso la città di Vigevano a segnalare il terremoto di M 2.6 sulla scala Richter, con ipocentro a 28 km di profondità e con l’epicentro vicino ai comuni di Vigevano, Ozzero, Moribondo, Besate, Gambolò, Abbiategrasso, Motta Visconti, Borgo San Siro, Gudo Visconti, Gravellona Lomellina, Bubbiano, Casorate Primo, Vermezzo, Parona, Trovo, Tomaco, Vernate. Nel frattempo prosegue lo sciame sismico in corso da tutta la mattina a Perugia e dintorni, con altre tre scosse nelle ultime due ore: la massima con intensità a M 1.2 comunque non ha impensierito per danni e conseguenze negative.
Situazione del terremoto nel mondo sempre più grave e ora non più solo in Giappone: dopo il disastro delle scosse nipponiche ora arriva anche il sisma che in Ecuador questa notte ha provocato 77 morti e oltre 500 feriti. Avvenuto attorno alle 2 di notte ore italiane, le 19 locali, l’epicentro del violento terremoto di grado M 7.8 sulla scala Richter è occorso a circa 170 km dalla capitale Quito e a 27 km dalla città di Muisne, area popolata di pescatori e mete turistiche. La conta delle vittime purtroppo è destinata a salire dato l’ingente cifra dei feriti: il presidente Correa ha ammesso che i danni sono molo gravi e dal Messico come dalla Colombia sono partite varie squadre di soccorso per aiutare l’esercito e la protezione civile ecuadoriana. Vittime sotto le macere e zone inagibili, la situazione è molto complessa esattamente come sta accadendo in Giappone dopo la doppia scossa delle scorse ore che ha provocato anche qui 41 morti e duemila feriti. La situazione del terremoto italiano invece versa in condizione ben migliori, con solo una continua scia sismica in corso a Rieti, con la punta massima di intensità che ha raggiunto quota M 1.8 sulla scala Richter: almeno qui non ci sono danni e soprattutto vittime.
Il mondo si divide per le notizie del terremoto: in questi ultimi e tragici due giorni si assiste alla tragedia in corso in Giappone dove tre altissime scosse sulla scala Richter e una centinaia di scosse di assestamento hanno provocato finora 41morti, 2mila feriti e più di 90mila persone sfollate nel sud del Giappone, vicino alla prefettura di Kumamoto sull’isola di Kyushu. In Italia invece la situazione è molto più tranquilla con scosse molto più lievi e sopratutto senza danno alcuni: in queste prime ore della mattinata si segnalano oltre all’ormai consueto sciame sismico nella provincia di Perugia, anche una scosse di media intensità presso la provincia di Ascoli Piceno. Alle 6.34 il terremoto di M 2.4 sulla scala Richter ha avuto profondità di ipocentro a 8 km, mentre l’epicentro era situato tra i comuni di Arquata del Tronto, Accumuli, Norcia, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme, Montemonaco, Amatrice, Cascia, Cittaareale, Preci, Ussita e per l’appunto Ascoli Piceno. Anche qui zero danni provocati come per le altre scosse, più lievi, occorse a Rieti (M 1.8), Cosenza (M 1.6) e Parma (M 1.7).