Continua a tremare la terra in Ecuador, dove un nuovo terremoto di magnitudo 4.6 sulla scala Richter è stato registrato alle ore 11:13 italiane. A darne nota è il centro sismologico euro-mediterraneo, che individua l’epicentro della scossa nel punto di coordinate geografiche 0.66 di latitudine e 80.03 di longitudine. Il conteggio delle vittime fin qui ha raggiunto quota 480 morti, un numero che secondo le autorità di Quito è però destinato a salire considerando che, come riporta “L’Avvenire”, i dispersi dopo il movimento tellurico di sabato scorso sono ancora 1700 e i feriti oltre 2600. Molto più tranquilla la situazione nella nostra penisola dove alle ore 8:07 ha avuto luogo un terremoto di M 2.3 sulla scala Richter al confine tra Italia e Austria individuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a latitudine 46.7 e longitudine 12.59, con ipocentro situato a 10 km di profondità. L’elenco dei comuni che hanno avvertito la scossa comprende: Comelico Superiore (BL), San Nicolò di Comelico (BL), San Pietro di Cadore (BL), Danta di Cadore (BL), Santo Stefano di Cadore (BL), Sappada (BL), Sesto (BZ), Forni Avoltri (UD) e Auronzo di Cadore.
Purtroppo è in corso un altro terremoto, oggi 20 aprile 2016, in Ecuador dopo il dramma e la devastazione delle scosse avvenute sabato scorso. Alle 10.33 è avvenuta un’altra scossa, di grado M 6.2 questa volta, vicino alla costa ecuadoriana, esattamente come quella terribile che ha causato un numero altissimo di vittime. Fino a questa mattina i morti per il terremoto di grado M 7.8 sulla scala Richter di sabato sono arrivati a 480, con 1700 dispersi e circa 3mila feriti ma sono cifre che non solo sono destinate a salire per via delle tantissime persone che ancora sono sotto le macerie ma che dopo quest’altro terremoto di grado minore ma comunque altissimo (pensate che quello di L’Aquila tremendo capitato nel 2008 era attorno al grado M 5.0) e che potrebbe portare altri danni. Proprio stamattina Papa Francesco ha rivolto messaggi e spedito aiuti alla popolazione dell’Ecuador in questo momento di massima crisi in tutto il Paese: il sisma avvenuto poco fa ha avuto un ipocentro di 16 km sotto il livello del mare e non si può ancora escludere che ci sia un rischio di tsunami. Nelle prossime ore tutti gli aggiornamenti, intanto vi segnaliamo dall’Italia un lieve terremoto avvenuto ad Ancona, di grado M 1.2 e con ipocentro fissato a 7 km di profondità.
Mattinata tranquilla finora per i fenomeni di terremoto che stanno in questi giorni tenendo il livello sotto l’allerta nel nostro territorio, a differenza del resto del mondo che tra Giappone ed Ecuador ha purtroppo generato tragedie e drammi con più di 500 morti per gravissime scosse sismiche. Tornando a noi, le prime ore della mattina presentano uno sciame sismico nella provincia di Catania che con 4 fenomeni sismici ha raggiunto il picco alle ore 8.09 con il grado M 1.5 sulla scala Richter: ipocentro a 16 km, epicentro situato tra i comuni di Ragalna, Nicolosi, Belpasso, Biancavilla, Pedana, Trecastagni, Paternò, Adrano, Viagrande, Gravina di Catania, Aci Bonaccorsi, Mascalucia, San Pietro Carenza. Alle 2 di notte invece era stata la provincia di Frosinone a presentare il terremoto di grado M 1.8, con ipocentro a 10 km di profondità sotto il livello del terreno e comuni coinvolti vicini all’epicentro che risultano Cassino, Sant’Elia Fiumerapido, Cervaro, Vallerotonda, Belmonte Castello, Viticuso, Aquino, Villa Latina, San Pietro Infine, Sant’Apollinare.
In attesa di scoprire come si comporterà la nostra bella Italia dal punto di vista sismico in questa giornata, mercoledì 20 aprile 2016, facciamo il punto della situazione riguardo gli ultimi terremoti che hanno raggiunto oggi la nostra zona. la Toscana è stata l’ultima raggiunta dal fenomeno sismico nella prima mezzora del giorno appena iniziato: un terremoto di magnitudo 2.1 sulla scala Richter è stato infatti registrato, dalla Sala Sismica INGV-Roma, in provincia di Grosseto. La scossa, verificatasi precisamente alle ore 00:31, ha visto il proprio epicentro esattamente alle coordinate geografiche identificate da latitudine 42.87 e longitudine 11.03, ed ipocentro superficiale individuato ad una profondità di 10 km. Diversi i comuni limitrofi alla scossa, ecco alcuni di quelli nel raggio di 20 km dall’epicentro: Gavorrano(Gr) Grosseto(Gr) Scarlino(Gr). Non si ha notizia per ora di danni a cose o persone.
Qualche dato della scena sismica del giorno appena finito: le tre zone più bersagliate sono state: la provincia di Cosenza con 5 scosse, quella dell’Aquila e quella di Perugia entrambe con 4. Il Tirreno meridionale invece è stato raggiunto dal sisma, arrivato alle ore 16,03 con la più alta magnitudo di ieri sul territorio italiano, pari a M2.4. Da segnalare nel mondo anche il terremoto di M 6.4 arrivato alle 6,25 sulla South Sandwich Islands region [Sea: South Georgia & the South Sandwich Is.]. Di seguito l’elenco esteso delle zone colpite, con il numero di scosse subite: Grosseto 1 ; L’Aquila 4; Catania 2; Pesaro e Urbino 3; Perugia 4; Macerata 3; Cosenza 5; Potenza 1; Trento 1; Tirreno Meridionale (MARE) 1; Terni 1; Rieti 1; South Sandwich Islands region [Sea: South Georgia & the South Sandwich Is.] 1; Cuneo 1; Viterbo 1.