Pomeriggio non eccessivamente condizionato dall’attività del terremoto in Italia, con le scosse sismiche ridotte all’osso e per fortuna nessun danno particolare o vibrazione percepita lungo l’intero territorio italico. Restano la Calabria e il centro Italia le zone con maggiore attività sismica anche se non ci sono state altre scosse, come invece stamattina, oltre il grado M 2.0 sulla scala Richter. Alle 16.12 è la provincia di Crotone a segnalare una scossa di grado M 1.6, con ipocentro a 16 km di profondità e con l’epicentro situato tra i comuni di Cortonesi, Caccuri, Cerenzia, Castellano, Saveli, Verzino, Pallagorio, Mesoraca, Belvedere di Spinello. Nel primo pomeriggio segnaliamo anche una scossa minore avvenuta in un luogo per oggi non raggiunto dagli sciami sismici frequenti, ovvero la provincia di Ascoli Piceno. Intensità di grado M 1.2, ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno: comuni situati vicino all’epicentro sono stati Montemonaco, Montefortino, Bolognola, Visso, Arquata del Tronto, Sarnano, Preci, Fiastra, Norcia, Palliano, Roccafluvione, Acquasanta Terme.



Seconda parte della mattinata più tranquilla per il terremoto sul territorio italiano, dopo una prima parte invece molto convulsa con Calabria e Sicilia protagoniste di 3-4 scosse sopra il grado M 2.0 della scala Richter. Nelle ultime due ore invece segnaliamo, oltre alla continuazione in grado molto minore dello sciame sismico in corso in Calabria, un secondo sciame sismico molto più “ordinario” dato che prende in considerazione un territorio notevolmente afflitto da scosse sismiche, in Umbria. Alle 8.32 è avvenuta l’ultima scossa con grado M 1.2: ipocentro a 10 km di profondità, comuni coinvolti dalla lieve scossa sismica che risultano vicini all’epicentro, Cerreto di Spoleto, Sellano, Preci, Vallo di Nera, Norcia, Cascia, Poggiodomo, Visso, Scheggino, Trevi, Ussita, Monte Cavallo e Sant’Anatolia di Narco. Prosegue invece l’attività anche su Macerata, dopo le lievi ma continue scosse nella notte: ultime due scosse avvenute alle 10.54 e alle 11.47, con ipocentro sempre a 10 km di media sotto il livello del terreno.



Mattinata con poche ma importanti scosse di terremoto che hanno coinvolto principalmente la zona del centro sud, con la Calabria e la Sicilia protagoniste con picchi sismici da rilevare. Va premesso che non ci sono per fortuna danni a persone, luoghi o edifici in tutte le scosse presenti per questa giornata: per prima cosa osserviamo la doppia scossa avvenuta a Catanzaro alle 7.41, con ipocentro a 21 km in profondità e il grado di magnitudo a 2.4 e 2.5 in pochi secondi ravvicinati. I comuni coinvolti vicini all’epicentro risultano essere Pentone, Fossato Serralta, Sellia, Simeri Crichi, Albi, Taverna, Sorbo San Basile, Gimigliano, Zagarise, Tirolo, Soveria Simieri Settingiano e per l’appunto Catanzaro. Alle 8.29 è invece Cosenza a presentare una scossa di grado M 2.2 con ipocentro a 29 km nel terreno e comuni coinvolti vicini all’epicentro che risultano essere Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli, Caloveto, Campana, Cariati, Calopezzati, Cropalati e Bocchigliero. Chiudiamo il bollettino con la scossa di M 2.2 sulla scala Richter nella provincia siciliana di Enna: ipocentro a 55 km ed epicentro situato attorno ai comuni di Regalato, Agira, Troina, Centurie, Nissoria, Cerami e Assoro.



In attesa di scoprire come si comporterà la nostra bella Italia dal punto di vista sismico in questa giornata, giovedì 21 aprile 2016, facciamo il punto della situazione riguardo gli ultimi terremoti che hanno raggiunto oggi la nostra zona. L’Umbria è stata protagonista, suo malgrado, della scena sismica della prima ora del giorno appena iniziato, per fortuna senza conseguenze: un terremoto di magnitudo 1.1 sulla scala Richter è stato infatti registrato, dalla Sala Sismica INGV-Roma, in provincia di Perugia. La scossa, verificatasi alle ore 00,45 del nuovo giorno, ha visto il proprio epicentro esattamente alle coordinate geografiche identificate da (lat, lon) 42.82-12.94, ed ipocentro superficiale individuato ad una profondità di 10 km. La scossa è solo l’ultima di uno mini sciame che ha interessato la zona e che ha visto quattro terremoti di medio bassa intensità nelle ultime ore.

Qualche dato della scena sismica del giorno appena finito: le tre zone più bersagliate sono state: la provincia dell’Aquila con 5 scosse, quella di Perugia e quella di  Macerata con  4. La provincia di Catanzaro invece è stata raggiunta dal sisma, arrivato alle ore 19,52, con la più alta magnitudo di ieri sul territorio italiano, pari a M2.3. Da segnalare nel mondo anche il terremoto di M 6.2 arrivato alle 9,33 sulla Near coast of Ecuador. Di seguito l’elenco esteso delle zone colpite, con il numero di scosse subite: Perugia 4 ; L’Aquila 5; Roma 1; Catanzaro 3; Pesaro e Urbino 1; Torino 1; Macerata 4; Vicenza 1; Costa Siciliana nord orientale (Messina) 1; Bolzano 1; Massa Carrara 2; Modena 1; Near coast of Ecuador 1; Ancona 2; Catania 3; Confine Italia Austria (AUSTRIA) 1; Frosinone 1.