Un terremoto nelle ultime ore è stato segnalato di grado 1.9 sulla scala Richter nella provincia di Perugia: è la scossa sismica di più alto grado di questo pomeriggio, il giorno dopo la grande paura per il terremoto di Torino che ieri sera ha spaventato la popolazione con il grado M 3.9 Richter. in Umbria invece non ci sono stati danni particolari né segnalazioni: ipocentro a 9 km di profondità ed epicentro calcolato tra i comuni di Cerreto di Spoleto, Sellano, Vallo di Nera, Campello Sul Clitunno, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Poggiodomo, Cascia, Spoleto, Monte Cavallo, Castel Ritaldi. Segnaliamo in questo bollettino di metà pomeriggio anche il terremoto avvenuto in provincia di Cosenza con 58 km di profondità come ipocentro e l’epicentro presso i comuni di Fagnano Castello, Santa Caterina Albanese, Mongrassano, Malvito, Cervicali, Cerzeto, Torano Castello, Acquappesa, Guardia Piemontese, Sant’Agata di Esaro, Mottafollone, Lattatico, Roggiano Gravina, San Sosti, Fuascaldo, Altomonte, San Donato di Ninea, Acquaformosa.



La prima parte della mattinata di oggi ha visto un terremoto di media entità che per fortuna non ha avuto conseguenze negative a Pesaro e Urbino, con relativo e successivo lieve sciame sismico. È stata la scossa di più alto grado di magnitudo finora, e non ci sono danni particolari o conseguenze negative per ogni tipo di scossa sismica avvenuta. Alle ore 3.07 il terremoto è stato segnalato nella larga provincia di Pesaro e Urbino, con ipocentro a 40 km sotto il livello del terreno ed epicentro situato tra Auditore, Montecalvo in Foglia, Tavoleto, Sassocorvaro, Urbino, Mondaino, Mercatino Conca, Macerata Feltria, Montegridolfo, Saludecio, Colbordolo, Petriano, Gemmano, Sassofeltrio, Lunano, Monte Colombo, Morciano di Romagna, Urbania, San Clemente, Frontino, Montelabbate, Tavullia, Carpegna, Sant’Angelo in Vado e San Giovanni in Marignano. Ci sono state poi altre due scosse sempre nei medesimi comuni ma con grado minore, M 1.5 e 0.5. Segnaliamo terremoti lievi anche a Macerata, Firenze e Arezzo.



Situazione tranquilla per quanto riguarda i terremoti italiani. In particolare in Piemonte nella zona di Torino non è stato registrato alcun terremoto di magnitudo significativa nelle ultime ore e questo ha contribuito a calmare diverse centinaia di persone, ancora scosse per l’improvviso terremoto avvenuto in serata. Dopo le scosse avvenute in Piemonte alle 22:21 ed alle 22:25 di ieri infatti, pari a 3.9M e 2.1M, il centro Ingv ha registrato solo una piccola di 1.3M alle 23:56 (ora italiana), sempre nel torinese. Le coordinate geografiche dell’epicentro sono state individuate a latitudine 44.93 e longitudine 7.22, con una profondità di 14 km. Il movimento sismico si è diffuso anche in diversi paesini ad ovest del capoluogo, come Pinasca (2km), Inverso Pinasca (2km), Pramollo (3km), Villar Perosa (3km), Perosa Argentina (4km) e Pomaretto (4km). Una situazione che si è ripetuta alle 00:07 (ora italiana) nella provincia di Torino, della potenza di 1.0M e con una profondità di 9 km. In questo caso le coordinate sono di latitudine 44.94 e longitudine 7.19, a distanza di 2 km quindi dall’epicentro precedente. Per quanto riguarda il mondo, registrata invece una scossa di 2.5M sul confine fra Italia ed Austria alle ore 22:40 (ora italiana), con una profondità di 5 km, latitudine 47.22 e longitudine 11.76. Il sisma in questo caso è stato individuato ad 86 km a Nord Est di Bolzano. Ora il problema per la popolazione sarà recuperare la tranquillità che chiaramente il terremoto ha scosso. Tuttavia non ci sono segnali di uno sciame sismico in atto e la magnitudo del precedente terremoto non è stata tale da danneggiare le strutture più moderne o correttamente manutenute, come confermato dai primi rilievi dei vigili del fuoco.



Le due scosse avvenute in Piemonte, precisamente a Pramollo non hanno provocato danni a cose o persone, solo tanta paura. Lo testimoniano i vari tweet dei cittadini, spaventati per lo più dal botto che ha preceduto la scossa. Il forte rumore è stato infatti provocato dalla profondità di appena 11 km, quindi molto in superficie. Sono state tante le chiamate ai vigili del fuoco da parte delle persone allarmate per ciò che stava accadendo. Molte le scene di panico, giustificate dall’importanza del movimento tellurico, pari a 3.9 della scala Richter. “Abbiamo sentito un forte boato”, riporta una notizia ANSA, “poi si è messo a tremare tutto, è stato pauroso”. Intanto è polemica sui social per alcune affermazioni dei tifosi del Napoli che avrebbero gioito della situazione piemontese. Non si placano i commenti dei cittadini che rispondono per le rime: “ma parlate proprio voi? Abbiamo ancora i terremotati dell’80 nelle roulotte”, “ironizzare su terremoto e figlio di Bonucci qualifica le persone che lo fanno”; “terremoto, diventa ennesimo pretesto per parlare di calcio. Non c’è speranza”. 

–Il forte terremoto di magnitudo 4.1 sulla scala Richter avvenuto in provincia di Torino e avvertito in tutto il Piemonte quando mancavano pochi minuti alle 22:30 di sabato 30 luglio 2016, ha creato il panico nella regione vista la forte intensità del sisma. A lanciare l’allarme è stato come spesso accade Twitter, la nota piattaforma social sulla quale si sono riversati gli stati d’animo di quanti per alcuni secondi hanno visto tremare vistosamente le proprie abitazioni, e con esse le proprie vite. Un utente ad esempio, rispondendo agli appelli di chi chiedeva rassicurazioni sullo stato di salute della popolazione piemontese, ha cinguettato:”Sussultorio. San Germano Chisone. Tutto ok. Per fortuna qui le pareti sono belle spesse”. A conferma della violenza della scossa sono arrivate le dichiarazioni di un’altra utente, che ha scritto:”Mi ero appena sdraiata sul divano e ho sentito un botto, il divano ha sussultato #volpiano #torino”. Al momento non sono state segnalati danni a cose o persone, ma la situazione è in continua evoluzione e gli aggiornamenti costanti.

Come riferito anche dall’Isitituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in serata si sono verificate due scosse di terremoto in provincia di Torino, in Piemonte. La prima alle 22.21 e la seconda alle 22.25, entrambe con epicentro localizzato alle seguenti coordinate geografiche: Latitudine 44.93 e Longitudine 7.20. La prima scossa ha raggiunto un’intensità di M 3.9 sulla scala Richter, mentre la seconda di M 2.1. I comuni registrati nel raggio di venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Inverso Pinasca (TO), Pinasca (TO), Perosa Argentina (TO), Pomaretto (TO), Villar Perosa (TO), Pramollo (TO), San Germano Chisone (TO), Perrero (TO), Porte (TO), San Pietro Val Lemina (TO), Roure (TO), Prarostino (TO), Cantalupa (TO), Roletto (TO), San Secondo di Pinerolo (TO), Angrogna (TO), Frossasco (TO), Pinerolo (TO), Massello (TO), Salza di Pinerolo (TO), Torre Pellice (TO), Cumiana (TO), Coazze (TO), Prali (TO), Luserna San Giovanni (TO), Osasco (TO), Bricherasio (TO), Villar Pellice (TO), Lusernetta (TO), Giaveno (TO), Fenestrelle (TO), Bobbio Pellice (TO), Rorà (TO), Piscina (TO), Bibiana (TO), Garzigliana (TO), Buriasco (TO), Campiglione Fenile (TO), Macello (TO), Valgioie (TO), Usseaux (TO), Vaie (TO), VIllar Focchiardo (TO), Sant’Antonino di Susa (TO), Trana (TO) e Chiusa di San Michele (TO).

Grande spavento pochi minuti fa in molte zone del Piemonte per la forte scossa di terremoto che ha interessato la regione attorno alle 22:21 di questo sabato 30 luglio 2016. Secondo quanto riferito dal Centro Sismologico Euro-Mediterraneo, il sisma ha raggiunto una magnitudo di 4.1 sulla scala Richter con epicentro individuato nel punto di coordinate geografiche 44.93 di latitudine e 7.31 di longitudine. L’ipocentro del movimento tellurico è stato localizzato ad una profondità di 10 km nel sottosuolo e prime testimonianze da parte di cittadini situati soprattutto in provincia di Torino sostengono che il terremoto sia durato per circa una quindicina di secondi. Il sisma è stato avvertito distintamente oltre che a Torino anche ad Avignana, a Bardonecchia e nella zona del Pinerolo. L’Arpa Piemonte, in difformità con l’Emsc, ha individuato l’ipocentro del terremoto ad una profondità di 1,4 km e l’epicentro a Pramollo (TO), confermando la magnitudo di 4.1 sulla scala Richter. La speranza, in attesa di ulteriori aggiornamenti, è che non vi siano danni né a cose, né a persone.

Nella giornata di oggi si è verificato un terremoto nel largo mare della Grecia alle coordinate 35.30 latitudine e 22.90 longitudine alle ore 17.26. La scossa si è verificata con un’intensità di Magnitudo 5.1 e l’epicentro era a 35 chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Per fortuna non ha creato danni essendosi verificato molto al largo. Nella giornata di oggi si è verificata una scossa anche nell’Adriatico centrale di 2.3 Magnitudo. Il sisma è stato localizzato nell’Adriatico centrale alle seguenti coordinate: 43.47 latitudine, 14.46 longitudine. L’epicentro è stato invece localizzato a trentaquattro chilometri di profondità dalla superficie terrestre.

Un lieve terremoto di magnitudo 1.7 sulla scala Richter si è verificato in provincia dell’Aquila, in Abruzzo, alle ore 8:36 di questo sabato 30 luglio 2016. La scossa, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.53 di latitudine e 13.29 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 13 km nel sottosuolo. L’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico è il seguente: Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Campotosto (AQ), Barete (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Pizzoli (AQ), Amatrice (RI), Borbona (RI), Cittareale (RI), Posta (RI), Crognaleto (TE), Scoppito (AQ) e Accumoli (RI). Il terremoto non ha provocato alcun danno a cose o persone.

Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel proprio report, alle ore 6:49 una scossa di terremoto di magnitudo 2.2 della Scala Richter ha colpito la regione Sicilia. Per la precisione l’evento si è manifestato in mare sulla Costa Siciliana nord orientale con epicentro ubicato nel punto di coordinate 38.36 di latitudine e 15.4 di longitudine ad una profondità di circa 119 km. Il sisma è stato avvertito in alcuni comuni ubicati nella provincia di Messina senza creare tuttavia danni a cose o persone e nello specifico a: Villafranca Tirrena (Me), Spadafora (Me), Venetico (Me), Valdina (Me), Saponara (Me) e Torregrotta (Me).