Rivela il Giornale che nei luoghi del terremoto di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, in queste ultime ore si sono avute notizie di un presunto sciacallo che si aggirava per le vie di Amatrice tra le macerie della devastante scossa sismica di due notti fa. Alcuni abitanti avrebbero notato un uomo con la valigia e lo hanno bloccato: alla richiesta di far vedere cosa c’era dentro, si è rifiutato e questo ha scatenato le ire degli sfollati. L’uomo grida aiuto dicendo “vi sbagliate, ve lo giuro vi sbagliate” e appena in tempo prima di essere linciato dalla folla, le forze di Polizia lo hanno portato via in un angolo al riparo. Purtroppo la situazione è sempre precaria in questi momento post-disastri naturali e drammatiche perdite e ogni singolo aspetto che non convince rischia di scatenare tutto in guaio più grande. Da quanto riporta la Digos, non ci sono elementi a carico per accusarlo e quindi non è stato arrestato, ma è stato comunque allontanato dalla città per evitare ulteriori problemi. Anche per questo motivo la Protezione Civile intima a tutti di non avvicinarsi nei luoghi colpiti dal terremoto, sia per sicurezza e sia per evitare spiacevoli situazioni del genere. 



La gara di solidarietà attivata in seguito ai terremoti che dalla notte del 24 agosto stanno interessando la provincia di Rieti, ha portato di recente all’intervento di Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile che, come rivela Tgcom24 ha chiesto un ridimensionamento della presenza dei soccorsi ad Amatrice. “Bisogna ridimensionare il numero dei soccorritori rispetto alle reali esigenze, capisco la solidarietà e lo slancio della gente, ma ad Amatrice c’è anche troppa gente, serve tranquillità”, ha detto. Curcio ha sottolineato l’eccessiva congestione fuori dalla zona rossa del Nord del paese in provincia di Rieti e letteralmente raso al suolo. “C’è una presenza importante, e bisogna rendere più sicuri i lavori nella zona rossa”, ha aggiunto. Intanto, proprio ad Amatrice alcuni agenti hanno identificato un presunto sciacallo il quale avrebbe sottratto oggetti da alcune abitazioni devastate dal terremoto. Nel momento del suo fermo portava con sé un trolley ed ha rischiato di essere linciato dalla folla. L’arrivo dei poliziotti ha evitato il peggio.



Nella zona di Amatrice, Accumoli e in generale nella provincia di Rieti, il terremoto ha devastato qualsiasi cosa e i 2500 sfollati si sono ritrovati di colpo senza casa, cibo, soldi, nulla di nulla. Per creare di venire in contro alla popolazione, anche questa mattina sono arrivati sia nella zona del terremoto laziale e sia nella parte marchigiana due camion, tre furgoni e una colonna di dieci auto completamente piene di cibo e derrate alimentari. A compiere l’operazione è stata la Coldiretti che sta contribuendo assiduamente al servire gli sfollati delle zone terremotate: nel palazzetto dello Sport di Amatrice, che è diventata la base della Protezione Civile, la Coldiretti ha scaricati quintali di acqua, cibo, frutta, pizza, pasta e beni di prima necessità. Addirittura, tra i morti accertati ci sono vari agricoltori soci della Coldiretti Rieti e anche per questo motivo hanno voluto dare un segnale forte contro la devastazione sismica. 



Ad Amatrice, il centro in provincia di Rieti maggiormente colpito dal sisma della notte del 24 agosto, la terra continua a tremare. Dopo la scossa di 4.3 delle ore 14:36 se sono seguite altre nei minuti successivi tra Accumuli ed Amatrice di minore entità rispetto all’ultima scossa di magnitudo 4.3. Alle 14:42, una scossa di magnitudo 2.0 ha interessato Accumoli. Le coordinate sono le seguenti: 42.69 di latitudine e 13.21 di longitudine per una profondità di 11 km. Ancora una scossa, questa volta di entità superiore, ovvero di magnitudo 2.8 è stata registrata alle ore 14:47 ad Amatrice riportando le seguenti coordinate: 42.62 di latitudine e 13.29 di longitudine con profondità di appena 7 km. La scossa precedente che aveva interessato il centro di Amatrice aveva provocato nuovi crolli provocando il blocco di alcuni vigili del fuoco all’interno degli edifici nei quali stavano operando.

Il terremoto ad Amatrice è ancora attivissimo: in tutta la provincia di Rieti è scattato l’allarme alle ore 14.36 quando tutti gli abitanti e i soccorritori hanno avvertito la terra tremare di nuovo con improvviso e alto possibilità di nuovi crolli. Così purtroppo è avvenuto, con il terremoto che ha di nuovo “fatto visita” con epicentro ad Amatrice: M 4.3 sulla scala Richter, ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro presso i comuni di appunto Amatrice, Campotosto, Capitignano, Montereale, Cittareale, Accumoli, Borbona, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Crognaleto, Cortino, Posta, Arquata del Tronto. I danni però, a differenza delle precedenti scosse di assestamento, ha fatto danni a palazzi, strade e chiese con altri crolli avvenuti, specie nella facciata di San Bernardino, nel centro di Amatrice. La paura è ovviamente di nuovo alle stelle, anche se la buona notizia che arriva anche come conferma da Ingv è che non ci sono feriti o ulteriori vittime. Si rallentano però le operazioni di soccorso visto che il rischio che un’altra scossa di terremoto possa far crollare giù gli edifici pericolanti e o semi in piedi. 

Le speranze per l’Hotel Roma di Amatrice, il luogo più colpito dal terremoto in provincia di Rieti, purtroppo sono sempre più flebili: per fortuna i dati di un primo momento sono stati aggiornati e non ci sarebbero più 80 clienti come pareva ma “solo” 32 persone che albergavano nel celebre e storico Hotel della pasta all’Amatriciana. Il problema sollevato dal sindaco Sergio Pirozzi è che di quelle 32 persone, “solo 4 sono state tirate fuori mentre il resto o sono morti o feriti” ha confermato a Radio Cusano Campus il primo cittadini del paese devastato dal sisma. Mentre giungono notizie sulla morte di uno spagnolo e due rumeni accorsi per la sagra dell’Amatriciana che si sarebbe tenuta domani mentre purtroppo, dopo ore di scavi, sono stati trovati questa mattina due anziani, una coppia sposata del 1939 che hanno perso la vita travolti sotto le macerie. Non si placano gli scavi anche a amni nude ma più passano le ore e più per Amatrice e Accumoli la speranza di trovate persone vive è davvero sempre più ridotta al lumicino.

Una delle foto che rimarranno nella memoria del terremoto di Amatrice e che già è diventata virale è quella di una suora, tutta insanguinata, che dopo il crollo di Amatrice e del suo convento viene immortalato seduta per terra con sguardo drammatico. Uno sguardo distrutto ma non disperato per una storia che sa davvero di miracolo: «mi ha salvato un angelo», racconta ai colleghi di Repubblica. «Il mio soccorritore era un ragazzo conosciuto nel convento di Amatrice poiché assiste una famiglia di anziani nostri ospiti. Non conoscevo il suo nome, non ci avevo mai parlato”. Ma prima quella scossa delle 3.36: “All’inizio non ho capito cosa stava succedendo. Mi sono svegliata di soprassalto e ho visto che il mio letto era pieno del mio stesso sangue, perché un calcinaccio mi aveva ferito alla testa». Il ragazzo è arrivato e l’ha presa per un braccio e l’ha condotta fuori: di colpo, “lui ha rischiato la sua vita per salvare la mia. È un angelo e un miracolo”, dice commossa Suor Mariana (clicca qui per la foto virale).

Il responsabile della Protezione Civile del Lazio, parlando dopo il terremoto che ha colpito la provincia di Rieti, è stato molto chiaro: “rivolgo un appello importante, evitate il turismo per il sisma”, riporta il Qn. È Gennaro Tornatore a parlare, direttore dell’agenzia regionale della Protezione Civile Lazio che nella sua disamina breve e concisa spiega anche come le strade di accesso alle zone terremotate sono completamente piene dai mezzi che portano soccorso. Aggiungere in questo momento disagi dove già l’emergenza è altissima per un puro senso di “voyeurismo” non è assolutamente il caso. Intanto proseguono le scosse di terremoto attorno a Rieti, con i fenomeni di assestamento che purtroppo sembrano non voler finire: tra le 10.35 e le 11.08 sono state 5 le scosse consecutive, in generale sono circa 500 nel centro Italia dalla prima devastante scossa di M 6.0 la notte scorsa. Ipocentro a 10 km di media, epicentro attorno ai comuni di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto, Acquasanta del Tronto, Cittareale, Campotosto, Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Cortino, Capitignano, Montereale. Danni ulteriori per fortuna non ne sono capitati.

Un paese che non c’è più: nella provincia di Rieti il terremoto ad Amatrice e Accumoli ha creato un vuoto che sarà difficile non solo ricostruire ma accettare. In pochi secondo la devastazione di due paesini tra i più belli d’Italia che ora non ci sono più: il sindaco Pirozzi è disperato, anche se assieme a tutti i volontari e Protezione Civile scava da 25 ore senza sosta. «Cresce il numero di morti, ad Amatrice siamo già a oltre 200». È crollato tutto, dall’Hotel Roma, storica meta per la pasta con l’Amatriciana – domani ci sarebbe dovuto essere la sagra storica dell’Amatriciana e per questo nel solo Hotel c’erano 35 camere piene e prenotate – ma è crollato anche il palazzo storico del centro oltre alla via principale  praticamente inaccessibile. Ospedale distrutto e sotto le macerie sono ancora tante le persone che potrebbero ancora essere vive. Il dramma è a livelli inverosimili, solo tra qualche giorno sarà possibile racontare con “calma” un momento che purtroppo è già diventato storico.

Continua a tremare la terra in provincia di Rieti, ad Amatrice, come ad Accumuli, paesi già terribilmente provati dal terremoto che ha spazzato via case e persone. Nella notte ci sono state diverse scosse sismiche, la più forte alle 5:17, con una magnitudo di 4.5, che ha interessato in particolare Accumuli. Poco dopo le 6:00 altre due scosse in due minuti, la prima di magnitudo 3.3, la seconda 2.9. E ancora un altro sciame fino alle 8:51; tutte scosse con una profondità intorno ai 10 km e quindi ben percepite dalla popolazione e dai soccorritori che stanno continuando a lavorare per cercare le altre persone che risultano disperse dalla scorsa notte. Con tutta probabilità anche oggi la terra continuerà a tremare, si spera senza il ripetersi di forti scosse.

L’Italia continua a tremare: dopo il violento terremoto che ha colpito il Centro Italia nella notte del 24 agosto, sono proseguiti i fenomeni sismici nella zona. L’INGV – Centro Nazionale Terremoti aveva preannunciato che l’attività sismica sarebbe stata forte e, infatti, nuove scosse sono state avvertite a Rieti anche nella nottata del 25 agosto: dalle 23:39 fino alle 00:02 sono state registrate ben cinque terremoti. Il primo di magnitudo ML 2.0 ad una profondità di 10 chilometri e con epicentro ad Accumoli, l’ultimo molto superficiale – perché ad una profondità di 1 chilometro – e di magnitudo ML 2.2 con epicentro ad Amatrice, dove è stata toccata la magnitudo ML 2.3 durante la terza scossa. Sono state interessate dalle nuove scosse di terremoto anche Cittareale, Arquata del Tronto, Cascia, Norcia, Montereale, Posta, Borbona, Capitignano, Campotosto, Monteleone di Spoleto, Cagnano Amiterno, Barete, Pizzoli, Cortino, Crognaleto, Valle Castellana e Rocca Santa Maria.

L’attività sismica resta alta nel Centro Italia dopo il terremoto di stanotte, come aveva preventivato l’INGV – Centro Nazionale Terremoti nelle ore scorse. Nuove scosse sono state avvertite poco fa nella zona di Rieti, dove nel giro di 15 minuti sono state registrate ben 4 fenomeni sismici che hanno sfiorato magnitudo ML 3.0. Partiamo da quello delle 22:02 con magnitudo ML 2.3 ad una profondità di 10 chilometri e con epicentro ad Accumuli. La scossa di terremoto è stata avvertita anche ad Amatrice, Cittareale, Arquata del Tronto, Norcia, Cascia, Acquasanta Terme, Montereale, Campotosto, Capitignano e Montegallo. La seconda scossa, di magnitudo ML 2.1 alla stessa profondità della precedente, ha avuto lo stesso epicentro e interessato gli stessi comuni vicini. Ad Amatrice, invece, ha avuto epicentro il terzo terremoto di magnitudo 2.4 e ad una profondità di 8 chilometri. Questa scossa, però, si è propagata fino alla provincia di Teramo, interessando in particolare Cortino, Crognaleto, Valle Castellana e Rocca Santa Maria. Così l’ultima, delle 22:17 con magnitudo ML 2.0 e profondità di 8 chilometri, che è stata avvertita anche a Barete e Cagnano Amiterno, in provincia de L’Aquila. L’INGV intanto ha pubblicato su Youtube il video dell’animazione della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto di magnitudo 6.0 delle ore 03.36 del 24 agosto 2016. .

Altre due scosse di terremoto hanno colpito Rieti: dopo quella di magnitudo 4.4 registrata alle 19:46, sono stati avvertiti due fenomeni sismici ravvicinati alle 20.36. Il primo di magnitudo 3.1 e ad una profondità di 10 chilometri ha avuto come epicentro Accumoli e Cittareale, ma ha colpito anche Amatrice, Cascia, Norcia, Arquata del Tronto, Monteleone di Spoleto, Poggiodromo, Posta, Montereale e Borbona. La scossa di terremoto successiva, di magnitudo 2.7 e ad una profondità di 10 chilometri, ha avuto come epicentro Accumoli, Amatrice e Cittareale, ma è stato avvertito anche a Montereale, Arquata del Tronto, Campotosto, Capitignano, Borbona, Posta, Cascia, Norcia a Acquasanta Terme. L’attività sismica resta, dunque, ancora forte. L’INGV – Centro Nazionale Terremoti ora sta lavorando ad una geometria 3d per consentire di avere un quadro chiaro della faglia e per studiare meglio l’evoluzione del fenomeno. 

Non accennano a fermarsi le scosse di terremoto dopo quella di stanotte che ha provocato danni e morti non solo in provincia di Rieti, ad Amatrice, Accumuli, nel Lazio, ma anche nelle regioni Umbria e Marche. Un’altra scossa di terremoto è stata registrata dalla Sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 19:46 di magnitudo M 4.4 in provincia di Rieti. Queste le coordinate geografiche del nuovo sisma: latitudine 42.66, longitudine 13.22 e profondità di 10 km. La scossa di terremoto è stata avvertita ad Accumoli (RI), Amatrice (RI), Cittareale (RI), Arquata del Tronto (AP), Montereale (AQ), Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Norcia (PG), Cascia (PG), Borbona (RI), Posta (RI), Acquasanta Terme (AP). Il premier Matteo Renzi questo pomeriggio si è recato proprio a Rieti dove ha tenuto una conferenza stampa: secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio “ci sono almeno 120 vite spezzate in questo momento. L’emergenza avrà un lungo periodo di gestione, dovremo essere tutti all’altezza di questa sfida”. 

E’ un susseguirsi di scosse nella provincia di Rieti ed in modo particolare ad Amatrice, il centro maggiormente colpito dal terremoto della passata notte. Nell’ultima ora sono stati quattro gli eventi sismici di magnitudo compresa tra 1.4 e 2.9 della Scala Richter. L’ultimo, nonché il più forte, è stato registrato dalla Sala Sismica INGV di Roma alle ore 19.29 italiane ad una profondità di 10 km e con le seguenti coordinate: 42.61 di latitudine e 13.28 di longitudine. Il terremoto è stato localizzato a 30 km a Nord-Ovest di L’Aquila e a 36 km a Ovest di Teramo. Ecco i comuni entro 20 km dall’epicentro: Amatrice (RI), Campotosto (AQ), Montereale (AQ), Cittareale (RI), Capitignano (AQ), Accumoli (RI), Borbona (RI), Cagnano Amiterno (AQ), Barete (AQ), Posta (RI), Crognaleto (TE), Arquata del Tronto (AP), Pizzoli (AQ) e Cortino (TE). Precedentemente, alle 19:16 italiane, era stato registrato un nuovo terremoto di magnitudo 2.5 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato ad Amatrice, esattamente con le seguenti coordinate: 42.62 di latitudine, 13.25 di longitudine e 11 km di profondità. Il sisma è stato localizzato a 32 km a Nord-Ovest di L’Aquila ed a 37 km a Est di Teramo. I maggiori comuni coinvolti sono stati Amatrice, Cittareale, Accumoli, Borbona e Posta tutti nella provincia di Rieti. Il sisma è stato avvertito anche a Montereale, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno e Barete in provincia dell’Aquila ed infine a Arquata del Tronto (AP). 

Il devastante terremoto che nella notte ha messo in ginocchio il Centro Italia, ha riservato il massimo della distruzione nella provincia di Rieti e nello specifico ad Amatrice, dove nelle passate ore è giunto anche il Premier Matteo Renzi che ha incontrato i volontari della Protezione Civile. Renzi ha incontrato anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, al quale avrebbe detto: “Il premier Renzi ha detto che ci risentiamo a breve e che qui si gioca la faccia dell’Italia. Non ho motivo di non credergli. Anche il governatore Zingaretti ha mostrato da subito molta attenzione”. Situazione oltremodo drammatica, anche in seguito all’aumento del numero delle vittime finora accertate, nell’ambito di un bilancio destinato a salire drammaticamente nelle prossime ore. Il primo cittadino, Sergio Pirozzi, avrebbe reso noto il numero attuale di morti, salito a 75, mentre i dispersi sarebbero ancora un centinaio. Una nota positiva delle ultime ore è stata riservata dal ritrovamento di un uomo 57enne, estratto vivo dalle macerie dopo 12 ore. L’uomo, come rivela Tgcom24, riporterebbe alcune fratture agli arti inferiori ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. 

Non accennano a diminuire le scosse nella zona colpita dal terremoto stanotte, Rieti, Accumuli, Amatrice nel Lazio ma anche varie località in Umbria e nelle Marche. L’ultima scossa di terremoto che è stata registrata dalla Sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di  geofisica e vulcanologia si è verificata nella provincia di Rieti alle 17:20. La scossa ha avuto una magnitudo di 2.1 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.65, longitudine 13.22 e profondità di 12 km. Sono decine le vittime del sisma che ha devastato stanotte il Centro Italia con la prima scossa che si è verificata alle 3:36. Questi i comuni in cui è stata avverita: Accumoli (RI), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Montereale (AQ), Arquata del tronto (AP), Captignano (AQ), Campotosto (AQ), Borbona (RI), Posta (RI), Cascia (PG), Norcia (PG). E il bilancio è ancora provvisorio visto che si continua a scavare sotto le macerie per cercare qualche superstite. Ma le operazioni non sono rese facili anche dalle scosse che continuano a verificarsi proprio nella zona già colpita. 

La situazione nelle provincia di Rieti continua ad apparire drammatica. E’ in modo particolare Amatrice il centro maggiormente colpito dal devastante sisma. A riconoscere la gravità della situazione anche il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio che, giunto nel piccolo centro quasi totalmente distrutto ha dichiarato, come riporta TgCom24: “C’è una situazione molto seria, c’è una mobilitazione da parte di tutti per continuare a lavorare per organizzare tutto al meglio”. Proprio qui nelle ultime ore si sono registrati i maggiori crolli tra cui proprio lo storico Hotel Roma, sito nel cuore della cittadina in provincia di Rieti. In seguito al crollo, molte persone che si trovavano all’interno sarebbero rimaste sepolte sotto le macerie. Crolli sono stati registrati nelle passate ore anche nella Basilica di San Francesco e nella chiesa Sant’Agostino, come confermato da fonti vicine al Mibact. Intanto non si placano le operazioni di recupero delle persone rimaste bloccate sotto cumuli di macerie, mentre da pochi minuti è giunto sul posto il premier Matteo Renzi, che si è diretto nel plesso sportivo della cittadina per un incontro con i volontari della Protezione Civile. 

Le scosse di terremoto non accennano a diminuire dopo quelle devastanti della scorsa notte. Ancora una è stata segnalata nella provincia di Rieti alle 16:45 ora italiana, come riporta la Sala Sismica INGV di Roma. La scossa è stata registrara con magnitudo 3.2 della Scala Richter e ad una profondità di 8 km. Ecco quali sono le coordinate esatte: 42.73 di latitudine e 13.2 di longitudine. Il nuovo evento sismico è stato localizzato a 42 km a Ovest di Teramo, a 45 km a Nord-Ovest di L’Aquila e a 48 km a Sud-Est di Foligno. I comuni nei quali è stata avvertita la nuova scossa sono molteplici: Accumuli (RI), Arquata del Tronto (AP), Norcia (PG), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Cascia (PG), Montegallo (AP), Acquasanta Terme (AP) e Castelsantangelo sul Nera (MC). L’ultima scossa è stata registrata pochi minuti fa ad Accumoli: si tratta di un terremoto di magnitudo 2.3 con profondità di 11 km e registrato alle ore 17:08 ad una latitudine di 42.69 e a una longitudine di 13.22. Tra i maggiori comuni coinvolti, tutti nella provincia di Rieti, citiamo Accumuli, Amatrice e Cittareale. 

Continuano le scosse di terremoto in provincia di Rieti dopo quelle che stanotte hanno devastato vari comuni non solo nel Lazio ma anche in Umbria e nelle Marche provocando distruzione e decine di morti. L’ultima scossa è stata registrata dalla Sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 15:59 con maguitudo 2.3. Queste le coordinate geografiche del sisma: latitudine 42.66, longitudine 13.2 e profondità di 10 km. Il terremoto è stato avvertito in vari comuni: Accumuli (RI), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Arquata del Tronto (AP), Montereale (AQ), Cascia (PG), Noria (PG), Borbona (RI), Posta (RI), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ). Intanto, come ha verificato l’agenzia di stampa Ansa, sale il numero delle vittime: è di 35 morti il bilancio provvisorio dei morti ad Amatrice centro. Il paese è diviso in due dalle macerie e questa è la testimonianza dei giornalisti dell’Ansa sul posto: “È uno scenario apocalittico quello che ci si trova davanti addentrandosi da Piazza Antonio Serva, nel centro storico di Amatrice, dopo il sisma devastante di questa notte. L’intera fila di abitazioni lungo quello che era il corso è completamente collassata e le macerie delle facciate crollate occupano tutta la sede stradale”. 

Il numero delle vittime in seguito ai crolli causati dal forte terremoto nel Comune di Accumuli, in provincia di Rieti, sarebbe salito a sette. Nei minuti scorsi, come riporta TgCom24, si sarebbe concluso il recupero dei corpi senza vita di un’intera famiglia, rimasta sepolta per ore sotto le macerie. Si tratta della coppia di coniugi Andrea Tuccio e Graziella Torrone e dei figli di otto anni e sette mesi. Oltre alle quattro vittime appena citate sono stati segnalati altri tre morti e quattro dispersi nella frazione di Illica, sempre in provincia di Rieti, come reso noto da Stefano Petrucci, sindaco del comune di Accumoli.  Proprio nel centro tra i più colpiti, è invece stato estratto vivo pochi minuti fa Gianni Polpetti, 43 anni, rimasto per diverse ore incastrato sotto le macerie. In seguito alle operazioni di estrazione non sono mancati gli applausi della gente durante il trasporto dell’uomo in ospedale. Ad Amatrice, invece, il presidio ospedaliero Grifoni rischia di crollare. Lo ha riferito un volontario della Protezione Civile commentando la presenza di crepe verticali che percorrono l’edificio dall’alto al basso rendendolo inagibile. Sul piazzale sono state parcheggiate le sette autoambulanze ed è stata allestita un’area di primo soccorso. 

Il terremoto del Centro Italia ha devastato il Lazio nella provincia di Rieti, la più colpita e con purtroppo il maggior numero di vittime: delle 65 accertate, ben 45 vengono dai comuni e frazioni di Accumoli, Amatrice e tutta l’area del Reatino. Ma purtroppo arriva la notizia dal Corpo Forestale le vittime solo ad Amatrice sarebbero 70: bisogna segnalare almeno una buona notizia, con un collegamento in diretta di maggiori network nazionali, si è assistito ad un salvataggio con fine positiva visto che l’uomo da sotto le macerie è riuscito a chiamare i soccorsi al telefono, indicando sotto quale casa si trovava. È stato salvato e la sua famiglia ha potuto riabbracciarlo. Lo raccontiamo perché in queste ore nella provincia del Lazio le notizie devastanti sono continue e l’umanità ha bisogno di vedere che anche un briciolo di bene può accadere: si attende un altro bilancio per le vittime del Lazio, con i morti che purtroppo molto probabilmente arriverà a breve sopra il numero di 100. Pensate solo che al San Camillo di Roma e in altri ospedali sono ospitati solo in queste prime ore circa 153 feriti e tanti altri ne stanno arrivando di quelli estratti ancora vivi. 

Il terremoto che ha colpito anche la provincia di Rieti non smette di mietere sangue e morte: purtroppo il bilancio delle vittime tra Accumoli, Amatrice e altre frazioni nel Rietino continua a salire. Siamo quasi a 40 morti accertati e tantissime persone sono date per disperse sotto le macerie: solo pochi minuti fa la diretta di Rai News 24 ha dato notizia di altre due bambine estratte morte ad Amatrice, sotto la casa della loro famiglia. Le piccole erano vive quando sono state trovate ma purtroppo prima di trasportarle fuori hanno esalato ultimo respiro e sono morte: un dramma senza fine, come ricorda il parroco di Rieti intercettato dal Tg 2000 nello speciale in onda anche in questi minuti. «Questa notte è stata tremenda, la scossa delle ore 3.30 sembrava non finisse mai. Rieti non ha registrato danni a persone e cose ma nella zona di Accumoli c’è una situazione drammatica, siamo alla distruzione totale. Ci arrivano notizie sempre peggiori», spiega don Fabrizio Borrello dando il segno del livello di dramma a cui il terremoto di questa notte ha purtroppo raggiunto. Lazio, Marche e Umbria, il prezzo di vittime provocate al terremoto è purtroppo altissimo.

Il terremoto che ha colpito il Centro Italia e in particolare i paesi di Amatrice e Accumuli, in provincia di Rieti, stanotte alle 3:36 non è il primo che devasta la zona. Un terremoto ‘gemello’ si è infatti verificato negli stessi paesi, come ricorda il sismologo dell’Ingv Andrea Tertulliani, si legge su La Repubblica: “Già nel 1639 in quest’area è stato registrato un sisma ‘gemello’ al terremoto verificatosi questa notte e anche nel 1703 ci fu una sequenza sismica molto intensa e che coinvolse un’area estesa nel territorio di Norcia. Il terremoto di questa notte è avvenuto in un’area considerata ad altissimo rischio sismico, un’area dove i terremoti si ripetono con frequenza”. Il sisma più grave registrato nella stessa area del terremoto di stanotte è avvenuto il 7 ottobre del 1639: all’epoca si trattò di scosse di magnitudo simile a quelle di oggi e anche in quel caso furono distrutti entrambi i centri di Amatrice e Accumoli.

Continua a tremare la terra dopo che un terremoto di magnitudo 6.0 sulla scala Richter nella notte ha raso al suolo alcuni comuni della provincia di Rieti come Accumoli e Amatrice. L’ultima scossa di una certa entità avvertita nel reatino è stata registrata alle ore 12:06 e secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha raggiunto una magnitudo di 3.2 sulla scala Richter. L’epicentro è stato localizzato a 8 km dal comune di Accumoli, precisamente nel punto di coordinate geografiche 42.74 di latitudine e 13.18 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. Tra i comuni nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto oltre ad Accumoli vi sono: Norcia (PG), Arquata del Tronto (AP), Cascia (PG), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Montegallo (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Preci (PG) e Acquasanta Terme (AP).

Il terremoto che ha devastato stanotte il Centro Italia ha avuto come epicentro Amatrice, in provincia di Rieti. La città è stata completamente rasa al suolo dal sisma delle 3:36. Sono crollate le case ma non solo: è venuto giù anche l’opedale Grifoni, dove interi reparti sono andati distrutti a causa del sisma. La chiusura dell’ospedale è scattata già pochi minuti dopo le prime scosse di stanotte. Come riferisce il Corriere della Sera, i medici sono stati svegliati nella notte e anche il personale addetto alla raccolta sangue è stato allertato. A causa del crollo dell’ospedale di Amatrice i feriti sono stati attesi a Rieti. Il dottor Fabrizio Di Biase, dirigente del reparto di medicina, racconta, si legge sempre sul quotidiano: “Ci sono stati molti crolli, la struttura è lesionata, ma i malati del mio reparto sono stati tutti messi in salvo dal personale. Dalle notizie che abbiamo il paese intero è crollato”. E nel paese di Amatrice le case sono andate distrutte e anche la chiesa è stata rasa al suolo, è rimasta solo in piedi la torre con l’orologio che si è fermato alle 3.36, ora in cui si è verificato il terremoto. 

E’ Accumuli il paese più colpito dal terremoto a Rieti. Il paese, dopo il sisma di questa notte, avvenuto alle 3:36 nel Centro Italia devastando Lazio, Umbria e Marche, in particolare le province di Rieti e Perugia, appare completamente distrutto. Quello che si nota, oltre alle macerie che ricoprono tutte le strade del paese, è il silenzio e la devastazione. Si scava per cercare di trovare persone ancora intrappolate dalle macerie: le squadre dei Vigili del Fuoco continuano infatti le ricerche, assistiti da unità cinofile. Il sindaco di Accumuli, come riferisce Rainews24, fa un primo bilancio stamattina della situazione dopo il terremoto di stanotte: si tratta al momento di 9 morti e 3-4 dispersi e almeno 21mila sfollati. Il bilancio è provvisorio e le operazioni di soccorso vanno avanti. (clicca qui per vedere il video di Accumuli).

Sono possibili altre scosse dopo il terremoto che ha colpito stanotte il centro Italia. A sostenerlo è Andrea Tertulliani, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, come riporta La Repubblica: “Un terremoto di magnitudo 6.0 si porta dietro una coda di repliche sismiche sicuramente numerose però non si può escludere che ci possano essere scosse paragonabili a quella principale”. Il sismologo sottolinea che si tratta di “un’area ad altissimo rischio. Ogni sequenza ha un suo comportamento particolare però non possiamo escludere che finisca qui oppure che continui in altro modo”. E saltano all’occhio le analogie con il terremoto dell’Aquila di sette anni fa, nel 2009. Tertulliani spiega infatti che la zona in cui è avvenuto il terremoto stanotte “è abbastanza vicina all’Aquila anche se in questo caso la magnitudo è più contenuta. La fascia appenninica che va dall’Umbria, Marche meridionali e Abruzzo è sede di una sismicità frequente e spesso molto forte”.

Il terremoto in Centro Italia avvenuto stanotte ha avuto l’epicentro a Rieti e in tutta la provincia del Lazio: sono infatti Amatrice e Accumuli, paesi del Rietino, le aree più colpite perché più vicine all’epicentro. Alle ore 3.36 la prima scossa terribile che ha dato il via a tutta l’emergenza del Centro Italia: il terremoto ha misurato una prima scossa di grado M 6.0 ma ha avuto nella sola provincia di Rieti altri 39 eventi di magnitudo sopra il grado 3.0 fino a questa mattina, con sciami sismici ancora in corso. Sono invece più di 100 i fenomeni sismici dalla prima devastante scossa che ha distrutto Amatrice e Accumuli e altri centri nell’Italia centrale, fino a questo momento (ore 10) in cui vi stiamo scrivendo. I danni sono ancora incalcolabili ma le parole del sindaco di Amatrice (Sergio Pirozzi) sono inquietanti: “Il paese non c’è più. Siamo del tutto scollegati, abbiamo bisogno di tutto. E purtroppo ci sono decine di morti”. Per ora infatti sono state contate 22 vittime provvisorie ma le indicazioni della Protezione Civile variano di minuto in minuto per quanto riguarda le persone che vengono tirate fuori dalle macerie. L’area più colpita è avvenuta tra i paesi di Amatrice e Accumuli con anche Arquata del Tronto, principalmente le frazioni presso le aree degli Appennini. Il sindaco di Accumuli, Stefano Petrucci, ha invece rilasciato a Rai News24 le seguenti dichiarazioni: «nessuna casa è più agibile, mancano all’appello tante persone».