Una nuova forte scossa di terremoto si è abbattuta pochi minuti fa in una delle zone già ampliamente devastate dal sisma dei giorni scorsi. Secondo quanto rilevato dalla Sala Sismica INGV-Roma, la scossa di magnitudo 3.8 è stata avvertita alle 18:05 ora italiana nella provincia di Rieti con le seguenti coordinate: 42.69 di latitudine e 13.15 di longitudine e ad una profondità di appena 10 km. Ancora paura, dunque, in una delle zone già fortemente colpite. Stando al portale INGV, il nuovo terremoto è stato localizzato a 43 km a Nord – Ovest di L’Aquila, a 44 km a Est di Terni ed a 46 km a Ovest di Teramo. I Comuni entro i 20 km dall’epicentro e nei quali la nuova forte scossa è stata avvertita sono: Accumoli e Cittareale nella provincia di Rieti, Cascia (PG), Norcia (PG), Amatrice (RI), Arquata del Tronto (AP), Monteleone di Spoleto (PG), Poggiodomo (PG) e Posta (RI). Al momento non sono ancora giunte notizie di ulteriori crolli.



E’ stata registrata una nuova scossa di terremoto nella zona di Amatrice questo pomeriggio. A rilevarla è la sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il nuovo sisma si è verificato appunto in provincia di Rieti, secondo quanto si legge sul report dell’Istituto, alle 16:33 e ha avuto una magnitudo di 2.8 sulla scala Richter. Queste le coordinate geografiche del terremoto: latitudine 42.67, longitudine 13.21 e profondità di 15 km. La scossa è stata avvertita nei seguenti comuni: Accumoli (RI), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Arquata del Tronto (AP), Montereale (AQ), Morcia (PG), Cascia (PG), Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Borbona (RI), Posta (RI), Acquasanta Terme (AP). C’è stata paura ad Amatrice tra la popolazione anche per quest’ultima socssa per il possibile crollo della Torre Civica, in pieno centro storico, già molto danneggiata dal sisma di mercoledì scorso ma ancora rimasta miracolosamente in piedi: nelle ultime ore, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco sul posto, si legge su La Stampa, la torre ha iniziato a scricchiolare.



Si è tenuto oggi a Rieti un vertice alla Provincia al quale hanno aderito il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ed il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio al fine di fare il punto della situazione sulle numerosissime iniziative di solidarietà che sono state realizzate per far fronte all’emergenza terremoto. Una vera e proprio ondata di generosità ha coinvolto l’Italia intera e non solo, con iniziative pubbliche e private di notevole importanza. Come riporta Quotidiano.net, ora è arrivato il momento di organizzare e razionalizzare l’intera macchina ed è per tale ragione che è stato stoppato l’invio di nuovi aiuti, in modo particolare generi di prima necessità, nei comuni di Amatrice ed Accumoli, ovvero i centri nella provincia di Rieti maggiormente colpiti dal sisma. In merito agli aiuti economici, invece, l’invito è sempre quello di effettuare donazioni attraverso i canali ufficiali della Protezione civile e della Regione Lazio. Un primo ridimensionamento era già stato annunciato ieri da Curcio in merito alla presenza di soccorritori ad Amatrice.



A causa del terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso 24 agosto ad Accumoli il suolo risulta abbassato di 20 cm. Ad indicarlo, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, sono le prime immagini della faglia rilevate dai satelliti e rese note dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Consiglio Nazionale delle Ricerche e Dipartimento della Protezione civile. Il sisma ha provocato una deformazione a forma di ‘cucchiaio’, una depressione del suolo in corrispondenza della faglia, che si trova a pochi chilometri di profondità nella zona compresa tra Amatrice e Norcia. Ad Amatrice è arrivato oggi Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei che ha voluto così “esprimere un segnale di vicinanza e solidarietà verso la Chiesa locale”. Monsignor Galantino ha fatto prima tappa a Rieti e poi ha proseguito per Amatrice dove ha pregato per le vittime del terremoto nel campo dove sono raccolte le salme. Poi ha incontrato gli sfollati nella tendopoli e anche il parroco, don Savino D’Amelio, e alcuni sacerdoti. Ha partecipato anche agli incontri col sindaco di Amatrice, col questore e col prefetto, in particolare in vista della preparazione dei funerali.

Amatrice è stato il maggiore centro in provincia di Rieti colpito dalla violenza del terremoto e dalle successive scosse che in queste giornate di terrore non hanno accennato a diminuire. Il primo cittadino Sergio Pirozzi, nelle ultime ore ha annunciato ancora alcuni assenti tra i cittadini del paese: “Mancano ancora persone all’appello, stimo a braccio almeno quindici”, ha asserito, come riporta TgCom24. Intanto si è appreso che il prossimo mercoledì 31 agosto, a partire dalle ore 18:00 andrà in scena una celebrazione religiosa funebre ma senza la presenza delle salme. Ad annunciarlo è stato il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili. Il religioso ha anche spiegato che attualmente appare impossibile ipotizzare un momento in cui sarebbe stato fattibile avere tutte le salme delle persone morte in seguito al terremoto in quanto alcune di loro sarebbero già state portate via dalle relative famiglie.

Mentre continuano le scosse di terremoto nel Centro Italia devastato dallo scorso 24 agosto da un sisma che ha portato distruzione e morti, parla il sindaco di Amatrice, dove ci sono stati 207 dei 267 morti contati finora. Il primo cittadino della località in provincia di Rieti, la più colpita dal sisma, Sergio Pirozzi ha confermato all’agenzia di stampa Ansa che nel centro storico non ci sono più edifici da poter restaurare, tranne la chiesa romanica di San Francesco: “Amatrice è da radere al suolo completamente”. E ha aggiunto: “Ma come ho già detto ieri vorremmo ricostruirlo nello stesso posto, magari con la stessa forma e con la stessa estetica”. Stamattina sempre ad Amatrice si sono verificati altri crolli dopo la nuova scossa di magnitudo 4.8 che è stata registrata dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 6:28.

La terra trema anche questa mattina in provincia di Rieti dopo il terremoto che ha devastato lo scorso mercoledì notte il Centro Italia, dal Lazio all’Umbria alle Marche. Alle 10:14 la Sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un nuovo sisma di magnitudo 2.7 sulla Scala Richter in provincia di Rieti con queste coordinate geografiche: latitudine 42.61, longitudine 13.3 e profondità di 8 km. Questi i comuni in cui la scossa è stata avvertita: Amatrice (RI), Campotosto (AQ), Accumoli (RI), Capitignano (AQ), MOntereale (AQ), Cittareale (RI), Crognaleto (TE), Borbona (RI); Arquata del Tronto (AP), Barete (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Posta (RI), Pizzoli (AQ), Acquasanta Terme (AP). Domani mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà alcune delle aree colpite dal terremoto nel Lazio, tra cui Amatrice. Il capo dello Stato andrà poi ad Ascoli Piceno per i funerali delle vittime marchigiane del sisma.

Altra scossa di terremoto stamattina in provincia di Rieti: un sisma di magnitudo 4.8 è stato avvertito ad Amatrice alle 6:28 e secondo le prime informazioni avrebbe provocato nuovi crolli. Queste le coordinate della nuova scossa indicate nel report dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: latitudine 42.6, longitudine 13.29 e profondità di 11 km. Vari i comuni in cui la nuova scossa è stata sentita dalla popolazione: Amatrice (RI), Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Cittareale (RI), Accumoli (RI), Borbona (RI), Cagnano Amiterno (AQ), Crognaleto (TE), Barete (AQ), Cortino (TE), Posta (RI); Pizzoli (AQ), Arquata del Tronto (AP). E ci sarebbero almeno 3 cittadini britannici tra le vittime del terremoto, secondo quanto si legge su Il Sole24ore. A riportarlo è la Bbc ma non è ancora arrivata una conferma ufficiale del Foreign Office. Il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, ha reso noto che personale del consolato è stato inviato nel Centro Italia per dare assistenza ai cittadini inglesi.

Nuova scossa di terremoto oggi ad Amatrice. Lo sciame sismico non lascia tregua e pochi minuti fa alle 2:04 di oggi, un nuovo episodio sismico ha fatto tremare la popolazione già duramente provata. Una scossa di terremoto di 3.8 gradi di magnitudo Richter che ha avuto un ipocentro molto superficiale (meno di 10km secondo i dati diffusi dall’INGV), come purtroppo la maggior parte delle scosse di queste ultime ore. L’epicentro è stato localizzato a 4km da Amatrice e a 5km da Accumuli. Cittareale e Arquata del Tronto si trovano a 12km dall’epicentro di questa ultima scossa di terremoto. La speranza è che questa non abbia smosso le macerie infierendo sui corpi o – si spera – su qualche superstite ancora miracolosamente vivo sotto i resti del tragico crollo dell’altra notte.

Evidente anche dalle registrazioni INGV di ieri la situazione sismica che nelle ultime 48 ore ha colpito la provincia di Rieti. E’ questa la zona che continua ad essere la più bersagliata, anche a causa di numerose scosse che si sono verificate nell’arco di 24 ore. Nel primo pomeriggio di ieri in particolare Rieti ha continuato a presentare una situazione complessa, seppur al di sotto dei 3M di magnitudo. La profondità è rimasta variabile fra i 9 ed i 10km, mentre la media dei diversi fenomeni oscilla attorno ai 2.5M. I diversi terremoti si sono verificati inoltre circa ogni 10-20 minuti l’uno dall’altro con una salita significativa a 2.5M alle 19:51 ed una successiva impennata a 2.8M appena mezz’ora dopo. Una situazione che sembrava essersi calmata nei minuti seguenti, ma che ha portato poi ad un improvviso rialzo fino a 3.3M delle ore 21:40, per poi calare progressivamente fino ai 2.7M registrati alle 23:06. L’ultima scossa pervenuta risale alle 23:24, dove il fenomeno sismico è calato ulteriormente fino ai 2.0M, un dato che potrebbe precedere un nuovo rialzo o anche segnale di un equilibrio. 

Incredibile quanto successo ieri sera ad Amatrice, mentre ancora si scava dopo il terremoto che ha devastato la provincia di Rieti con Accumoli e mezzo Lazio colpito dal gravissimo sisma: un uomo, partito da Napoli, è stato trovato intento a scassinare una abitazione di Amatrice colpita dal sisma e resa inagibile. È il primo arresto per sciacallaggio di questi tre giorni di dramma per il terremoto in Centro Italia, e purtroppo potrebbe essere “emulato” anche da numerosi altri personaggi: i carabinieri è intervenuta in tempo e ha così evitato il possibile linciaggio degli sfollati che avrebbe solo peggiorato la già grave situazione umanitaria. Come riportano i primi testimoni, l’uomo di 45 anni era pregiudicato e gli è stato trovato addosso un biglietto del treno Napoli-Roma: con un cacciavite per scassinare e una borsa per portarsi via la possibile refurtiva, l’uomo è stato per fortuna arrestato prima che facesse reali razzie per il centro di Amatrice, il paese maggiormente colpito dal sisma e che conta 200 vittime. Numerosi precedenti penali per l’uomo che ha tentato addirittura di attaccare i militari in una colluttazione che per fortuna non ha portato conseguenze per nessuno, solo qualche ferita per un carabiniere che è stato medicato nella tendopoli.