Non è cessato l’allarme nel Centro Italia, dove nei giorni scorsi un importante terremoto ha portato alla morte di numerose persone ed alla distruzione dell’intera cittadina di Amatrice. Nelle ultime ore il Centro Nazionale Terremoti INGV ha rilevato diversi sismi, tutti compressi fra i 2.0M ed i 2.3M nella provincia di Rieti. Una situazione che potrebbe rimanere contenuta nelle ore successive. In particolare gli ultimi tre episodi avvenuti alle 20:28 (ora italiana), 21:02 e 21:15 in provincia di Rieti potrebbero lasciar pensare ad un equilibrio raggiunto. Le ultime due scosse infatti sono avvenute a distanza ravvicinatissima, ma non superando mai la cosiddetta zona bianca. Nello specifico, la scossa avvenuta alle 21:15 è stata individuata con latitudine 42.61 e longitudine 13.32, profondità 11 km e con una distanza di appena 3 km a Amatrice, 11 km da Accumoli. Leggera paura invece in provincia de L’Aquila, dove si sono verificati tre terremoti a breve distanza, fra le 19:51 e le 20:23, con una potenza che va da 2.7M a 2.1M. E’ stato forte l’episodio centrale, avvenuto a 16 km di profondità e con magnitudo 3.1, localizzata a latitudine 42.48 e longitudine 13.27. Fra le zone vicine Barete (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Pizzoli (AQ), Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Borbona (RI), Scoppito (AQ) e Campotosto (AQ). 



Il terremoto si è ripresentato anche nelle ore dei funerali di stato per le vittime del sisma di Amatrice svoltisi in questo martedì 30 agosto a partire dalle ore 18. Come riportato dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), a partire dall’inizio del rito solenne sono state ben 3 le scosse superiori a magnitudo 2.0 verificatesi nelle aree del centro-Italia. La prima è avvenuta in provincia di Ascoli Piceno alle ore 18:02 toccando M 2.2 sulla scala Richter; pochi minuti dopo, alle ore 18:36, se n’è verificata un’altra di M 2.0 in provincia di Rieti, teatro di un nuovo movimento tellurico di pari intensità alle ore 19:08. L’epicentro di quest’ultimo sisma è stato individuato a pochi km da Accumoli (RI), interessando fra gli altri i paesi di Arquata del Tronto (AP), Norcia (PG), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Cascia (PG), Montegallo (AP), Acquasanta Terme (AP) e Castelsantangelo sul Nera (MC).



Sono 14 le scosse di terremoto avvenute dalle 16 fino alle ore 17, con il centro Italia del tutto e ancora protagonista infelice di questa lunghissima fase sismica in Italia. Massima scossa di queste ultime due ore in provincia di Rieti, con grado di magnitudo 3.0 sulla scala Richter, mentre l’ipocentro è fissato a 13 km di profondità sotto il livello del terreno. L’epicentro prevede i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Cittareale, Cascia, Amatrice, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme. Le altre scosse sono avvenute tutte nelle province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, comunque sempre all’interno del cratere sismico devastato dal sisma del 24 agosto 2016. Amatrice e Accumuli stanno attendendo tra pochi minuti l’inizio dei funerali di stato per le vittime della strage in Centro Italia: 10 ancora i dispersi sotto le macerie.



Continua a tremare la terra nelle aree colpite dal violento terremoto che ha distrutto diversi comuni del Cento Italia lo scorso 24 agosto. Rispetto all’ultimo aggiornamento, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa più forte si è registrata in provincia di Rieti, dove ha avuto luogo una scossa di magnitudo 2.4 sulla scala Richter alle ore 15:22. L’epicentro del sisma è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 42.61 di latitudine e 13.27 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 12 km nel sottosuolo. I comuni più vicini alla scossa sono i seguenti: Amatrice (RI), Cittareale (RI), Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ), Accumoli (RI), Borbona (RI), Cagnano Amiterno (AQ), Posta (RI), Barete (AQ), Crognaleto (TE), Arquata del Tronto (AP), Pizzoli (AQ) e Cortino (TE).

Nelle ultime due ore, nuove scosse di terremoto hanno colpito la zona attorno alle provincia di Rieti e Perugia, con l’ennesima scossa dall’inizio di questo sisma devastante in centro Italia: le più importanti sono certamente quelle avvenute alle ore 14.27 e alle 14.13 con ipocentro a 10km di profondità sotto il livello del terreno. I comuni invece colpiti vicino all’epicentro del sisma sono principalmente Accumoli, Cittareale, Amatrice, Cascia, Norcia, Arquata del Tronto, Montereale, Posta, Monteleone di Spoleto, Borbona, Poggiodomo e Pescara del Tronto. Le ultime notizie che arrivano invece dalla Protezione Civile, impegnata ancora con gli scavi sotto le macerie, avvertono come sono 3554 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite dopo il terremoto, di cui 1000 nelle tendopoli del Lazio, 1071 in Umbria e altri 1350 nelle Marche. Continuano le scosse sismiche, come vediamo dai bollettini INGV, ma per fortuna proseguono anche i soccorsi e fondi in aiuto delle popolazioni terremotate.

Sono ancora 7 le scosse di terremoto di lieve entità (per fortuna) che hanno colpito nelle ultime due ore la provincia di Rieti e Ascoli Piceno: l’ipocentro di media è a 11 km di profondità sotto il livello del terreno, mentre come epicentro l’istituto nazionale INGV segnala intanto una forza di magnitudo di 1.2, 1.1, 1.3, 2.1, 1.7, 2.2, 1.7 con i medesimi comuni colpiti, ovvero Amatrice, Campotosto, Capitignano, Montereale, Accumoli, Cittareale, Crognaleto, Barete, Cortino, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Borbona, Posta, Arquata del Tronto, Fano Adriano. Nel frattempo, mentre continuano gli scavi sotto le macerie ad Amatrice e frazioni limitrofe, ha parlato a Rai News24 un dirigente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) informando le popolazioni per i prossimi mesi. «”Lo sciame sismico durerà molti mesi, ma per fortuna le repliche hanno dimensioni comunque minori rispetto alla scossa principale che ha colpito il territorio di Amatrice e Accumoli».

E’ salito a 2553 il numero degli eventi sismici localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv dopo il terremoto di magnitudo 6.0 che ha devastato il Centro Italia il 24 agosto. La terra continua a tremare e lo sta facendo anche nelle ultime ore: alle 11:42 è stato, infatti, registrato un terremoto di magnitudo 2.1 ad una profondità di 9 chilometri e con epicentro a Norcia. Le altre città interessate dal nuovo evento sismico sono Cascia, Accumoli, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Cittareale, Montegallo, Poggiodomo, Visso, Cerreto di Spoleto, Ussita e Amatrice. Della stessa entità è stato il terremoto avvertito poco dopo, cioè alle 11:42 e con epicentro ad Accumoli. Scosse finora poco intense ma molto ravvicinate a livello temporale: l’ultima alle 11:53 di magnitudo 1.6 ad una profondità di 13 chilometri sempre ad Accumoli e con le città sopracitate interessante dall’evento sismico.

La situazione del terremoto nella mattina di oggi, 30 agosto 2016, vede ancora l’emergenza non conclusa nelle zone già colpite profondamente dal sisma del 24 agosto scorso: dopo una notte tutto sommato tranquilla, questa mattina altri 30 movimenti sismici hanno condizionato le operazioni di recupero delle vittime, nel giorno di lutto nazionale per i funerali dei morti di Amatrice, Accumoli e provincia di Rieti. Alle ore 9.43 una scossa di grado M 2.4 e alle 10.39 una di magnitudo 2.0 sono le scosse sismiche di più alto grado nelle ultime due ore: ipocentro a 13 km di profondità, epicentro invece presso i comuni della provincia di Perugia, Rieti e Ascoli Piceno, ovvero Cittareale, Accumoli, Amatrice, Montereale, Arquata del Tronto, Borbona, Capitignano, Posta, Cascia, Campotosto e Perugia stessa. Dall’inizio del sisma di grado M 6.0 che ha devastato il centro Italia, le repliche aggiornate dal centro INGV sono ben 2553, di cui 12 localizzati tra i gradi M 4.0 e 5.0 della scala Richter.

Prosegue anche oggi, martedì 30 agosto 2016, lo sciame sismico seguito al violento terremoto che ha devastato il Centro Italia lo scorso 24 agosto. L’ultima scossa di una certa rilevanza in ordine di tempo è stata quella di magnitudo 2.7 sulla scala Richter registrata alle ore 5:55 in pronvicia di Perugia dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’epicentro del sisma è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 42.8 di latitudine e 13.18 di longitudine, mentre l’ipocentro della scossa è stato localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 11 km. L’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’origne del movimento tellurico è il seguente: Norcia (PG), Arquata del Tronto (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Accumoli (RI), Montegallo (AP), Preci (PG), Montemonaco (AP), Cascia (PG), Ussita (MC), Visso (MC) e Acquasanta Terme (AP).

Continua ancora oggi la situazione incerta nel Centro Italia per quanto riguarda i terremoti. Il Centro Nazionale Terremoti INGV non ha rilevato nelle ultime ore un incremeto dell’attività nel sottosuolo, anche se ci sono stati due episodi di terremoto, delle 22:37 e delle 23:47, che hanno fatto tremare nuovamente la provincia di Ascoli Piceno. Le due scosse sono state di 2.3M e di 2.6M, entrambe avvenute fra i 6 ed 8 km di distanza da Arquata del Tronto e 10-12 da Accumoli, due dei centri più colpiti dal terremoto dei giorni scorsi. Il primo sisma si è verificato a latitudine 42.81 e longitudine di 13.24, mentre il secondo con latitudine 42.79 e longitudine di 13.2, con epicentro ad 8 e 10 km di profondità. Nelle ore successive il fenomeno sembra essersi calmato o, più probabile date le registrazioni fatte fino ad ora, sta attraversando un periodo di tranquillità. Le ultime due scosse sono state rilevate infatti a Rieti alle 00:09 e Perugia alle 00:13, di 2.3M e di 2.0M. Più vicino a Norcia nel primo caso, con una distanza di 6km, ed alla stessa distanza da Accumoli per quanto riguarda il secondo fenomeno.