Lo sciame sismico nel Centro Italia dopo il terremoto del 24 agosto prosegue senza sosta e alle volte sono violente le scosse che non fanno altro che accrescere l’ansia tra gli sfollati. L’ultimo episodio simile è quello verificatosi alle ore 19 in provincia di Ascoli Piceno, dove un sisma di magnitudo 3.3 sulla scala Richter è stato individuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel punto di coordinate geografiche 42.79 di latitudine e 13.24 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità di 9 km. L’elenco dei comuni interessati dal movimento tellurico nel raggio di 20 km dall’epicentro è il seguente: Arquata del Tronto (AP), Montegallo (AP), Accumoli (RI), Norcia (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Acquasanta Terme (AP), Montemonaco (AP), Amatrice (RI), Preci (PG), Ussita (MC), Montefortino (FM), Cascia (PG), Cittareale (RI) e Visso (MC).



Forte scossa di terremoto in provincia di Bergamo, in Lombardia, un’area solitamente non interessata da episodi sismici particolarmente intensi. Il movimento tellurico in questione, come riferisce l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è verificato alle ore 17:13 di questo sabato 10 settembre 2016, facendo registrare un’intensità di magnitudo 3.3 sulla scala Richter. Prima della scossa verificatasi a Bergamo era stata la provincia di Ascoli Piceno a tremare con un movimento tellurico di M 2.3 verificatosi alle ore 16:43 nel punto di coordinate geografiche 42.85 di latitudine e 13.26 di longitudine (ipocentro a 9 km di profondità nel sottosuolo). Nel raggio di 10 km dalla scossa troviamo i comuni di Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Arquata del Tronto (AP) e Castelsantangelo sul Nera (MC).



Terremoto oggi non solo nelle zone colpite dal sisma in Centro Italia lo scorso 24 agosto. Una scossa di magnitudo 3.3 è stata registrata in provincia di Bergamo dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa è stata registrata con queste coordinate geografiche: latitudine 45.5, longitudine 9.66 e ipocentro a una profondità di 31 km. La scossa di terremoto è stata avvertita in vari comuni della provincia di Bergamo e di Cremona. Questi quelli della provincia di Bergamo entro 10 km dall’epicentro: Caravaggio, Fornovo San Giovanni, Mozzanica, Pagazzano, Bariano, Misano di Gera d’Adda, Calvenzano, Morengo, Brignano Gera d’Adda, Treviglio, Castel Rozzone, Casirate d’Adda, Fara Olivana con Sola, Arzago d’Adda, Lurano, Romano di Lombardia, Isso, Covo, Arcene, Spirano, Barbata, Cologno al Serio, Pognano. Questi quelli della provincia di Cremona entro 10 km dall’epicentro: Castel Gabbiano, Vailate, Capralba,Sergnano, Casale Cremasco-Vidolasco, Pieranica, Quintano, Camisano, Agnadello, Torlino Vimercati, Casaletto Vaprio.



Continua a tremare la terra in Centro Italia dopo il devastante terremoto del 24 agosto. L’ultima scossa di una certa intensità in ordine di tempo è quella di magnitudo 3.2 sulla scala Richter verificatasi alle ore 16:23 in provincia di Macerata. Come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’epicentro del movimento tellurico è stato individuato nel punto di coordinate geografiche 42.96 di latitudine e 13.16 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 9 km nel sottosuolo. Questo l’elenco dei comuni individuati nel raggio di 20 km dall’epicentro del sisma: Ussita (MC), Visso (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Bolognola (MC), Acquacanina (MC), Fiastra (MC), Fiordimonte (MC), Preci (PG), Pieve Torina (MC), Pievebovigliana (MC), Monte Cavallo (MC), Sarnano (MC), Montefortino (FM), Montemonaco (AP), Amandola (FM), Muccia (MC), Cessapalombo (MC), Montegallo (AP), Norcia (PG) e Gualdo (MC).

Un violento terremoto di magnitudo 6.1 sulla scala Richter ha colpito il Perù mentre in Italia erano le ore 12:08 di oggi, sabato 10 settembre 2016, le 5:08 nelle zone interessate dal sisma. A riferirlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, secondo cui il movimento tellurico ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche -5.56 di latitudine e -76.96 di longitudine, nella regione settentrionale del Paese. I dati riguardanti il terremoto provenienti dal Centro Sismologioco Euro-Mediterraneo (EMSC), individuano l’ipocentro ad una profondità nel sottosuolo di 130 km. Benché non siano ancora disponibili aggiornamenti rispetto ad eventuali danni o vittime, è indicativo il fatto che a 300 km dall’epicentro del terremoto, diversi cittadini dell’Ecuador abbiano dichiarato di aver avvertito la scossa distintamente.

Una lieve scossa di terremoto si è verificata alle ore 10:08 di oggi, sabato 10 settembre 2016, in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche: una delle regioni colpite dal devastante movimento tellurico che ha devastato il Centro Italia lo scorso 24 agosto. Il sisma, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.76 di latitudine e 13.21 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 14 km nel sottosuolo. Questo l’elenco dei comuni interessati dalla scossa nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico: Arquata del Tronto (AP), Accumoli (RI), Norcia (PG), Montegallo (AP), Amatrice (RI), Castelsantangelo sul Nera (MC), Cittareale (RI), Acquasanta Terme (AP), Cascia (PG), Montemonaco (AP) e Preci (PG).

Questa mattina intorno alle ore 8:42 è stata registrata una scossa di terremoto nella regione Marche e per la precisione nel territorio ubicato nella provincia di Fermo. L’evento è stato caratterizzato da una magnitudo 2.2 della Scala Richter con epicentro situato nel punto di coordinate 42.96 di latitudine e 13.3 di longitudine ad una profondità di circa 25 km. I comuni maggiormente prossimi all’epicentro sono Montefortino (Fm), Montemonaco (Ap), Amandola (Fm), Bolognola (Mc), Comunanza (Ap), Sarnano (Mc), Montegallo (Ap), Ussita (Mc), Castelsantangelo sul Nera (Mc), Smerillo (Fm), Montefalcone Appennino (Fm), Palmiano (Ap), Gualdo (Mc), Acquacannina (Mc), Monte San Martino (Mc) e Force (Ap).

Sono in costante aggiornamento i dati della Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il terremoto di magnitudo 6.0 del 24 agosto che ha devastato il Centro Italia. Dall’inizio della sequenza sismica sono stati localizzati oltre 660 eventi: 171 terremoti sono di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 15 quelli di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo superiore a 5.0, cioè quello avvenuto dopo la prima grande scossa. Questi dati, però, andranno aggiornati nuovamente nella giornata odierna, visto che anche nella serata di ieri sono state registrate scosse sismiche nella zona. Quella più forte è avvenuta alle 23:22 in un punto individuato a latitudine 42.86 e longitudine 13.24 ad una profondità di 10 chilometri. La scossa di terremoto di magnitudo ML 2.7 è stata avvertita a Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Castelasantangelo sul Nera (MC), Arquata del Tronto (AP), Montefortino (FM), Ussita (Mc), Bolognola (MC), Amandola (FM), Norcia (PG), Visso (MC), Acquasanta Terme (AP), Comunanza (AP), Palmiano (AP), Roccafluvione (AP), Preci (PG), Accumoli (RI), Venarotta (AP), Sarnano (MC) e Acquamarina (MC). Dopo la mezzanotte, più precisamente alle 00:09, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo ML 2.1 ad una profondità di 13 chilometri e con epicentro ad Accumoli.