In Italia le maggiori scosse di terremoto anche in questa giornata che va verso la conclusione sono da imputare alla zona del cratere sismico nel Centro, tra Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo e le province limitrofe dove lo scorso 24 agosto vennero purtroppo uccise 297 persone (bilancio aggiornato ad oggi con due feriti che purtroppo non sono riusciti a guarire dalle troppe complicanze dopo il crollo delle case). Nelle ultime due ore sopra il grado M 2.0 Richter troviamo solo una scossa, avvenuta vicino ad Ascoli Piceno, con l’ipocentro calcolato dal centro INGV a 10 km di profondità e l’epicentro invece situato presso i comuni di Montegallo, Castelsantanelo sul Nera, Montemonaco, Arquata del Tronto, Montefortino, Ussita, Bolognola, Visso, Norcia, Preci, Amandola, Acquasanta Terme, Accumoli, Comunanza, Palmiano, Roccafluvione. Altre 8 scosse di lei entità a magnitudo sono state protagoniste nelle ultime ore, con Perugia, Rieti e Macerata come province di provenienza dell’epicentro.



Al momento la giornata per il terremoto in Italia vede sostanzialmente il centro del tutto protagonista con gli sciami sismici che dopo il 24 agosto continuano senza sosta nelle province di Macerata, Ascoli Piceno, Perugia e ovviamente Rieti, il centro del cratere sismico con i comuni di Accumoli e Amatrice purtroppo quasi del tutto spazzati via dal terribile terremoto. Alle ore 15.22 è proprio quest’ultima provincia a segnalare un sisma di media entità, M 2.3 sulla scala Richter, che per fortuna non ha provocato né danni né ulteriori crolli nelle one già colpite dal sisma. Ipocentro a 12 km di profondità mentre l’epicentro è calcolato preso i comuni di Accomuli, Norcia, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Amatrice, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Preci, Poggiodomo, Acquasanta Terme. Intanto una brutta notizia sempre dalle zone colpite dal sisma: sono 297 i morti del terrremoto accaduto il 24 agosto, visto che 2 ricoverati purtroppo non ce l’hanno fatta e questa mattina sono deceduti.



La provincia di Perugia è ancora protagonista in questo primo pomeriggio con il terremoto che ha colpito ancora tramite scosse di assestamento post-sisma di agosto il Centro Italia: mentre parallelamente il maltempo sta mettendo in ginocchio le tendopoli e le popolazioni terremotati, il terreno continua a muoversi anche se per fortuna non ci sono danni seri o segnalazioni di crolli. Alle ore 13.38 è la provincia in Umbria dunque a presentare la scossa di grado M 2.3 sulla scala Richter, con ipocentro a 9 km sotto il livello del terreno e con l’epicentro invece calcolato presso i comuni soliti del cratere sismico di quell’area, ovvero Norcia, Accumoli, Arquata del Tronto, Cascia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Cittareale, Poggiodomo, Visso, Amatrice, Ussita e Montanello. Province coinvolte in questo sisma e in altre minori scossi nelle ultime due ore sono Ascoli Piceno, Macerata e Rieti.



È sempre il Centro Italia protagonista delle scosse di terremoto principali della giornata: tantissime ancora le scosse di assestamento dopo il grave sisma di agosto, con le province che sono sempre le medesime, da Rieti a Macerata, da Ascoli Piceno a Perugia. È proprio nel capoluogo dell’Umbria, arriva l’ultima scossa di rilievo di questa mattina: alle ore 10.19 scossa di terremoto di grado M 2.3 sulla scala Richter, con ipocentro a 13 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è avvenuto presso i calcoli del centro INGV presso i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto, Preci, Accumoli, Cascia, Visso, Montegallo, Ussita, Montemonaco, Cerreto di Spoleto. Alle ore 9.44 è invece ancora la provincia di Rieti a presentare scossa sismica di M 2.3 Richter, con ipocentro calcolato a 10 Nkkm sotto il terreno. Zero danni e segnalazioni per fortuna anche per queste ultimi due sismi.

La notte appena passata ha portato un terremoto di grado M 2.5 sul centro Italia dopo una fine giornata di ieri tornata a livelli immediati post-sisma del 24 agosto, con uno sciame sismico continuo di scosse alle soglie della magnitudo M 4.0. Non ci sono stati danni nella notte per fortuna, e la scossa di Rieti di grado M 2.5 non è neanche stata segnalata e avvertita dai terremotati nei vari centri di accoglienza e tendopoli del centro Italia. Ipocentro del terremoto a 13 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Amatrice, Accumoli, Cittareale, Montereale, Campotosto, Capitignano, Arquata del Tronto, Borbona, Posta, Acquasanta Terme. Le provincia di Perugia, Ascoli Piceno e Macerata come sempre in questo periodo sono comunque coinvolte sempre dalle scosse che avvengono nelle zone di Amatrice e Arquata visto che il cratere sismico si snoda su più province e più regioni. Al momento il grado di allerta geologica e sismica è tornato alla normalità dopo l’impennata rischiosa di ieri: ma il momento delle scosse di assestamento purtroppo non è ancora finito.