Il terremoto di più alto grado di giornata resta quello in Calabria presso la provincia di Vibo Valentia, mentre nella notte il centro Italia aveva offerto nuovi rischi e timori per la popolazione ad un mese esatto dal sisma gravissimo ad Amatrice e Accumoli: nel corso del pomeriggio per fortuna non ci sono state grandi scosse sismiche, con il sud che ha presentato un’altra scossa di terremoto questa volta presso la Sicilia ma con grado di magnitudo notevolmente minore (per fortuna) in provincia di Palermo. Alle ore 16.06 scossa di grado M 1.5, ipocentro a 11 km ed epicentro invece calcolato presso i comuni di Montemaggiore Belsito, Alminusa, Alia, Roccaplumba, Sciara, Cerda, Caccamo, Sciafani, Valledolmo, Lercara Friddi, Ciminna, Termini Imerese, Scillato, Trabia, Baucina e Ventimiglia di Sicilia



Intorno alle ore 14:48 è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 della scala Richter nelle regione Marche e per la precisione nel territorio ubicato in provincia di Ascoli Piceno. Secondo il report emanato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) la scossa ha avuto come epicentro il punti di coordinate 42,75 di latitudine e 13,24 di longitudine ad una profondità di circa 11 km. La scossa è stata avvertita in maniera particolare nelle zone dove è avvenuto il devastante terremoto del mese scorso ed ossia ad Arquata del Tronto (Ap), Accumuli (Ri), Montegallo (Ap), Norcia (Pg), Acquasanta Terme (Ap), Amatrice (Ri), Cittareale (Ri), Castelsantagelo sul Nera (Mc), Montemonaco (Ap) e Cascia (Pg).



Per una volta il terremoto da segnalare non proviene dalla zona del centro Italia, ad un mese praticamente dal terribile sisma che ha sconvolto le province di Rieti, Macerata, Ascoli Piceno e Perugia: la segnalazione di questa mattina del sito nazionale IGNV riporta un terremoto in provincia di Vibo Valentia, in Calabria, con la scossa di grado M 3.2 sulla scala Richter che per fortuna non ha provocato alcun danno o conseguenza negativa. Ipocentro a 6 km di profondità sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è situato presso i comuni di Francica, San Gregorio d’Ippona, San Costantino Calabro, Ionadi, Mileto, Vibo Valentia, Stefanaconi, Filandra, Sant’Onofrio, Rombiolo, Dasà, Gerocarne, Acquara, San Calogero, Soriano Calabro, Maierato, Sorianello, Arena, Dinami, Zungri, Vazzano, Filogaso, Pizzoni, Serrata, San Nicola de Crissa, Vallelonga, Joppolo.



Altra scossa di terremoto oggi anche nel Lazio. La sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa in provincia di Rieti alle ore 06:54 di magnitudo 2.6 sulla scala Richter. La scossa di terremoto è stata rilevata con queste coordinate geografiche: latitudine 42.76, longitudine 13.19 e ipocentro a una profondità di 8 km. Il terremoto oggi è stato avvertito in vari comuni delle province già colpite dal sisma dello scorso 24 agosto che ha devastato le regioni del Centro Italia. Questi sono i comuni entro 20 km dall’epicentro: Accumoli (RI), Norcia (PG), Arquata del Tronto ( AP), Cascia (PG), Cittareale (RI), Montegallo (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Amatrice (RI), Preci (PG), Acquasanta Terme (AP), Montemonaco (AP).

Continua ad essere tesa la situazione in Italia, per via di numerose scosse di terremoto avvenute sul territorio fin dal pomeriggio di ieri e che proseguono ancora oggi. Poco dopo la mezzanotte, alle 00:08 per precisione, la provincia di Ascoli Piceno ha tremato a causa di un sisma di 2.1M, individuato a 7 km di profondità. Il punto è stato localizzato con coordinate latitudine 42.84 e longitudine 13.25 ed ha interessato innanzitutto Montegallo, a 6km di distanza dall’epicentro. Echi anche ad Arquata del Tronto, Montemonaco e Castelsantangelo sul Nera. Alcune scosse di assestamento, pari ad 0.8 e 0.7 della scala Richter si sono verificate alle 00:13 e 00:16. In aumento invece i sisma, seppur per ora di bassa intensità, in provincia di Perugia. Mercoledì era infatti avvenuta una scossa in nottata di 2.4M, con conseguenti assestamenti nell’arco di tutta la giornata di ieri e oggi. Gli ultimi dati registrati dal Centro Nazionale riportano infatti tre scosse avvenute fra le 00:23 e le 00:36, con una media di 1.1M. Stato di allerta anche in Sicilia, a causa di tre terremoti che hanno colpito in tarda serata la provincia di Palermo, Agrigento e Messina. Quest’ultima è avvenuta alle 22:44, con una potenza di 2.4M e 9 km di profondità: colpite i paesi limitrofi di Oliveri, Falcone, Librizzi, Patti, Basicò e Montagnareale, al di sotto dei 10 km di distanza dall’epicentro.