Il terremoto in questa giornata di poche scosse significative, per fortuna, ha comunque albergato in centro Italia con le innumerevoli piccole scosse di assestamento che proseguono senza sosta dalla data fatidica del 24 agosto scorso. Alle ore 19.13 è avvenuta l’ultima importante scossa sismica che ha presentato un’intensità di magnitudo pari al grado 2.3 sulla scala Richter: l’ipocentro del terremoto è stato calcolato dal centro nazionale INGV a 9 chilometri sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro analizzato riguarda la zona presso i comuni di Preci, Norcia, Cerreto di Spoleto, Sellano, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Cascia, Vallo di Nera, Poggiodomo, Ussita, Monte Cavallo, Sant’Anatolia di Narco, Campello sul Clitunno. Le provincie coinvolte sono sempre le medesime, oltre a quella principale di Perugia, anche Rieti, Macerata, Ascoli Piceno e L’Aquila: non ci sono da segnalare per fortuna danni o conseguenze negative per i luoghi già molto colpiti dal terribile terremoto di un mese fa.
Ad un mese dall’inizio della sequenza di terremoti nell’Italia Centrale, cominciata con il sisma di magnitudo 6.0 del 24 agosto, continuano gli studi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV): la sequenza è ancora in pieno svolgimento, seppur con meno repliche rispetto alle prime due settimane. Sono state localizzate complessivamente 11500 repliche in un’area di 40 chilometri lungo la catena appenninica. Sono 200 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 14 invece quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo maggiore di 5.0 oltre quello principale. Intanto alle 14:47 è stato registrato un terremoto di magnitudo 2.2 nella zona di Cuneo. Il sisma, è avvenuto ad una profondità di 12 chilometri con epicentro a Monterosso Grana. Le altre città interessate sono: Pradleves, Demonte, Valloriate, Valgrana, Rittana, Castelmagno, Moiola, Montemale di Cuneo, Gaiola e Aisone.
In centro Italia e in Catania dopo le emergenze del terremoto di ieri non risultano altri importanti movimenti del terreno nelle ultime ore: si segnala invece, con i dati in tempo reale del centro nazionale INGV, una scossa di grado M 2.2 sulla scala Richter avvenuta nelle provincia di Foggia, precisamente lungo la Costa Garganica. Ipocentro del sisma calcolato a 22 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro viene situato dai rilevamenti presso i comuni di San Nicandro Garganico, Lesina, Apricena, Poggio Imperiale. Scossa di grado M 1.6 ad Ancona, con zero danni e segnalazioni per un modesto terremoto nel centro delle Marche: epicentro qui calcolato vicino ai comuni di Serra San Quirico, Genga, Mergo, Poggio San Vicino, Rosora, Cupramontana, Arcevia, Fabriano, Apiro, Sassoferrato, Maiolati Spontini, Monte Roberto, Castelbellino, Serra dei Conti, Materica e Staffolo.
Dopo una giornata di terremoto costante in centro Italia e nella provincia di Catania, la nottata appena passata suggerisce che lo sciame sismico in Sicilia sia pressoché finito, mentre nel cratere sismico dello scorso 24 agosto purtroppo continuano imperterrite le scosse di assestamento miste alla normale attività sismica di queste zone, tra l’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo. Alle ore 7.50 è avvenuta l’ultima scossa di una certa rilevanza, tra le province di Rieti, Macerata, Ascoli Piceno e Perugia, con grado di magnitudo pari a M 2.3 sulla scala Richter: ipocentro del terremoto a 7 km sotto il livello del terreno, epicentro invece situato presso i comuni di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Cittareale, Campotosto, Montegallo, Valle Castellana, Capitignano, Montereale, Cortino, Rocca Santa Maria, Norcia. Non ci sono per fortuna danni e neanche segnalazioni da parte della popolazione già fortemente segnata da un mese di continue scosse sismiche.
Localizzato sisma di 2.7M nella zona ad Est della Turchia alle 22:00 (ore locali) e con latitudine 39.98 e longitudine 38.96. La profondità invece, rilevata dall’Istituto Europeo per i terremoti, è stata di 8km. Un lunedì tranquillo invece quello in cui si affaccia l’Italia a pochi minuti dalla mezzanotte. Dopo il sisma localizzato a Catania di 2.1M alle 20:38, non si sono registrate ulteriori scosse di assestamento nella città siciliana. Presente ancora fermento nelle province di Macerata, Rieti, Ascoli Piceno e Perugia: quest’ultima in particolare ha fatto oscillare più volte il pennino del sismografo, ma per scosse di bassa intensità. Si tratta infatti di magnitudo al di sotto della soglia d’allerta, con una media che va dagli 0.5M delle 00:06 in provincia di Ascoli Piceno, fino agli 1.4M delle 00.17 per la provincia di Rieti. In quest’ultimo caso l’epicentro è stato individuato ad Accumoli dal Centro Nazionale INGV, con latitudine 42.75 e longitudine 13.22, profondità di 10 km. L’eco si è sentito anche alla vicina Arquata del Tronto, Norcia, Amatrice, Montegallo, Cittareale e Acquasanta Terme. Due le scosse invece in provincia di Perugia, alle 00:20 ed alle 00:27, entambe di 1.1M. In entrambi i casi è Norcia il paese colpito, con una profondità di 13 km per il primo episodio e 10km per il secondo. Anche le coordinate molto vicine: latitudine 42.75 e longitudine 13.16 per il primo sisma e latitudine 42.79 e longitudine 13.19 per il secondo. Gli altri paesi, entro 20 km dall’epicentro, sono Accumoli, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Castelsantangelo sul Nera, Amatrice, Montegallo, Preci e Poggiodomo.