Un terremoto di magnitudo 2.6 sulla scala Richter si è verificato alle ore 17:33 di oggi, sabato 3 settembre 2016 in provincia di Macerata. La scossa, come riportato dall’Isttuto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è avvenuta nel punto di coordinate geografiche 42.87 di latitudine e 13.22 di longitudine, mentre il suo ipocentro è stato individuato ad una profondità di 9 km nel sottosuolo. L’origine del sisma è stata localizzata a 6 km da Castelsantangelo sul Nera (MC), questo l’elenco completo dei comuni nel raggio di 20 km dal movimento tellurico: Montemonaco (AP), Montegallo (AP), Ussita (MC), Arquata del Tronto (AP), Montefortino (FM), Visso (MC), Norcia (PG), Bolognola (MC), Preci (PG), Amandola (FM), Acquacanina (MC), Comunanza (AP), Acquasanta Terme (AP), Fiastra (MC), Accumoli (RI), Sarnano (MC) e Palmiano (AP).



Ancora scosse di terremoto oggi sono state registrate dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Dopo quella di magnitudo 4.5 registrata alle 12:18 in provincia di Macerata, un’altra scossa di magnitudo 3.0 sempre nella stessa provincia è stata rilevata dall’Ingv alle ore 12.31 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.86, longitudine 13.21 e ipocentro a una profondità di 9 km. Si è trattato di una scossa che è stata avvertita in vari comuni in più province: Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Ussita (MC), Arquata del Tronto (AP), Norcia (PG), Visso (MC), Montefortino (FM), Preci (PG); Bolognola (MC), Amandola (FM), Accumoli (RI), Acquacanina (MC), Acquasanta Terme (AP), Comunanza (AP), Fiastra (MC). In seguito la sala di Roma dell’Ingv ha registrato sempre in provincia di Macerata varie altre scosse di terremoto con magnitudo da 2.0 a 2.7 sulla scala Richter.



E’ stata sentita anche a Roma, come riferisce Rainews24, l’ultima scossa di terremoto che è stata registrata dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: si è trattato di un sisma di magnitudo 4.5, avvenuto in provincia di Macerata, tra Pontegallo e Castelmonaco sul Nera, alle ore 12:18. Queste le coordinate geografiche con le quali è stata registrata la nuova scossa: latitudine 42.87, longitudine 13.21 e ipocentro a una profondità di 9 km. La scossa di terremoto è stata avvertita anche in vari altri comuni: Castelsantangelo sul Nera (MC), Montemonaco (AP), Montegallo (AP), Ussita (MC), Arquata del Tronto (AP), Visso (MC), Norcia (PG), Montefortino (FM), Bolognola (MC), Preci (PG), Amandola (FM), Acquacanina (MC), Acquasanta Terme (AP), Comunanza (AP), Accumoli (RI), Fiastra (MC).



Non è soltanto il centro Italia a tremare in questo sabato 3 settembre 2016: un terremoto di magnitudo 3.6 sulla scala Richter si è infatti verificato in mare aperto nel basso Tirreno, interessando le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il sisma è stato registrato alle ore 11:18 nel punto di coordinate geografiche 38.41 di latitudine e 15.73 di longitudine; l’ipocentro del movimento tellurico è stato localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 76 km. Questo l’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro del terremoto ad aver avvertito la scossa: Palmi (RC), Seminara (RC), Gioia Tauro (RC), Bagnara Calabra (RC), Scilla (RC), Melicuccà (RC), San Ferdinando (RC) e Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC).

Paura nella notte a Norcia per una nuova scossa di terremoto che è stata registrata dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa è stata di magnitudo 4.2 sulla scala Richter ed è avvenuta in provincia di Perugia alle ore 3:34. Queste le coordinate geografiche del sisma: latitudine 42.78, longitudine 13.13 e profondità di 11 km. Il terremoto è stato avvertito in questi comuni: Norcia (PG), Cascia (PG), Accumoli (RI), Castelsantangelo sul Nera (MC), Arquata del Tronto (AP), Preci (PG), Poggiodomo (PG), Viso (MC), Cittareale (RI), Cerreto di Spoleto (PG), Montegallo (AP), Ussita (MC). A Norcia molte persone, in seguito alla scossa di terremoto di stanotte, sono scese in strada per la paura: non risultano però feriti secondo quanto riferito dal sindaco Nicola Alemanno. Il sindaco ha fatto sapere che ci sarebbero stati dei piccoli crolli sulle mura antiche della città.

Continua a tremare la terra nella regione Marche ed in particolar modo nella provincia di Ascoli Piceno, dove nelle ultime ore (tra le 7:45 e le 8:20) gli abitanti hanno dovuto fare i conti con uno sciame sismico la cui scossa più intesa è stata di magnitudo 3.0 della Scala Richter manifestatasi alle ore 8:10. Secondo il report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l’epicentro è stato nel punto di coordinate 42.93 di latitudine e 13.25 di longitudine ad una profondità di 10 km. I comuni interessati dall’evento sono stati Montemonaco (Ap), Bolognota (Mc), Montefortino (Fm), Castelsantangelo sul Nera (Mc), Ussita (Mc), Armandola (Fm), Montegallo (Ap), Sarnano (Mc), Acquacanina (Mc), Visso (Mc), Comunanza (Ap), Fiastra (Mc), Gualdo (Mc) e Palmiano (Ap).

Ieri una scossa di terremoto è stata registrata in una zona ben diversa da quella finora interessata dallo sciame sismico, cioè l’Emilia Romagna: alle 19:01 sull’Appennino della provincia di Parma è stata avvertita una scossa di magnitudo ML 3.1 con ipocentro a 7 chilometri di profondità ed epicentro tra i comuni di Tornolo, Bedonia, Compiano e Albareto, zona non lontana dai confini della Liguria. La scossa, come evidenziato dall’Ansa, è stata avvertita anche dalla popolazione, ma non sono stati registrati danni a persone e cose. Il timore è stato di nuovi e più violenti terremoti dopo quelli che dal 24 agosto stanno interessando il Centro Italia. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha fornito comunque dati più precisi in merito all’epicentro. Tra le zone interessate anche Santo Stefano d’Aveto, Borgo Val di Taro, Varese Ligure, Rezzoaglio, Bardi, Ferriere, Maissana e Borzonasca.

Il bilancio delle vittime a più di una settimana dal terribile terremoto che ha scosso il Centro Italia continua a salire: il conto delle vittime uccise dal sisma del 24 agosto è di 295, ma si continua a scavare tra le macerie, perché c’è almeno una persona ancora sepolta. Nel frattempo si comincia a progettare la ricostruzione. Lo sciame sismico si starebbe lentamente attenuando, ma ieri sono state poco meno di 50 le scosse registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Dalle 21:01 alle 21:26 sono state registrate due scosse, una di magnitudo ML 2.7 ad una profondità di 9 chilometri e con epicentro ad Arquata del Tronto, l’altra di magnitudo ML 2.9 ad una profondità di 11 chilometri e con epicentro a Norcia. Interessate anche le seguenti città: Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Accumoli, Acquasanta Terme, Ussita, Montefortino, Visso, Preci, Bolognola, Cascia, Cerreto di Spoleto e Sellano.