Riprende a tremare il sottosuolo in provincia di Perugia, in seguito alla scossa avvenuta nel pomeriggio. Questa volta si tratta tuttavia di un terremoto più forte, registrato alle 20:42 e con una potenza di 3.0M. L’epicentro è stato individuato dal Centro Nazionale Terremoti a latitudine 42.77 e longitudine 13.17, mentre la profondità rilevata è di 13 km. E’ di nuovo paura quindi per gli abitanti di Norcia, il paese più vicino all’epicentro, ma anche alle vicine Arquata del Tronto ed Accumoli che si trovano a 10 km di distanza dal punto colpito. Soprattutto perché venti minuti dopo questo primo sisma, precisamente alle 21:06, si è verificata un’altra scossa nel medesimo punto, ma ad una profondità di 14 km. La potenza di questo nuovo movimento tellurico è stata di 2.4M, non sufficiente per tranquillizzare chi in queste ore continua ad avere paura che si ripeta ciò che è successo lo scorso 24 agosto.
Le scosse di terremoto in centro Italia è ancora in corso, come da 11 giorni a questa parte: lo sciame sismico, come hanno affermato i geologi esperti, potrebbe continuare anche per mesi, ma dovrebbe rimanere nell’alveo dell’assestamenti senza più scosse devastanti come le prime. Resta il timore, come visto due giorni fa nella notte di sabato, di scosse sismiche di forza M 4.0 o meno che scuotono il terreno non in maniera devastante ma compiendo danni a edifici e luoghi già particolarmente fragili per via del terremoto di grado M 6.0 che ha distrutto i paesi di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto, principalmente. Alle ore 18.55 segnaliamo la scossa di magnitudo 2.1 sulla scala Richter presso la provincia di Macerata e dintorni: ipocentro a 9 km di profondità sotto il livello del terreno, epicentro invece vicino ai comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco, Arquata del Tronto, Norcia, Visso, Ussita, Preci, Bolognola, Accumoli, Acquasanta Terme, Comunanza e Acquacanina.
Tra Rieti e Perugia, i comuni delle provincia segnalano altre scosse di terremoto che per fortuna non hanno compiuto altri danni e ulteriori crolli per le zone del sisma in centro Italia: la situazione nelle regioni del centro è sempre in emergenza, con gli stessi operatori della Protezione Civile che non sanno dare un termine a questa scarica continua di scosse sismiche che prosegue ininterrottamente da 8 giorni. Alle ore 17 il terremoto a Perugia prosegue lo sciame cominciato questo pomeriggio attorno a Rieti, con l’ipocentro a 11 km di profondità e l’epicentro invece situato, secondo i calcoli del centro nazionale INGV, presso i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Visso, Ussita, Montegallo, Accumoli, Montemonaco, Cascia. Sono circa 30 le scosse delle ultime due ore presso le province di Macerata e Ascoli Piceno, con l’emergenza geologica e sismica che rimane sempre al livello massimo.
Continuano le scosse di assestamento nel Lazio con due terremoti a Rieti a cavallo delle 14.49 e delle 14.58. Le due scosse sono arrivate più o meno alle stesse coordinate: 42.64 latitudine e 13.30 longitudine. L’epicentro della scossa si è verificata a 11 chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Le due scosse sono state rispettivamente di 2.8 e 2.2 di Magnitudo. I comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro del terremoto sono i seguenti: Amatrice (RI), Accumoli (RI), Campotosto (AQ), Cittareale (RI), Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Arquata del Tronto (AP), Cortino (TE), Crognaleto (TE), Acquasanta Terme (AP), Rocca Santa Maria (TE), Valle Castellana (TE), Borbona (RI).
Anche in questo inizio pomeriggio il terremoto in Centro Italia non abbandona le continue scosse e frequenza sismica: i territori di Marche, Lazio e Umbria proseguono nella conta dei danni, nei primi attimi di ricostruzioni e nell’emergenza dello sciame sismico che ogni giorno praticamente emette circa 1000 scosse ogni 24 ore. Alle ore 15.40 è avvenuta una scossa di grado più forte delle altre, magnitudo 2.0 Richter, con ipocentro a 11 km sotto il livello del terreno e con l’epicentro calcolato e studiato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Norcia, Preci, Visso, Ussita, Arquata del Tronto, Montegallo, Accumoli, Bolognola, Montefortino, Sellano, Cerreto di Spoleto e Montemonaco. Le province coinvolte sono sempre le stesse, da Macerata a Perugia, con anche Rieti, Ascoli Piceno e L’Aquila nel cratere del sisma.
Non si placa lo sciame sismico presente in centro Italia anche se le scosse di terremoto in tutta questa mattinata non sono state preoccupanti e tutte al di sotto del grado M 3.0 sulla scala Richter: resta comunque ovviamente l’allerta con le previsioni del centro INGV che non riescono ancora a dare una fine della frequenza sismica nelle Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Alle ore 12 è avvenuta la scossa di grado M 2.0 Richter presso la provincia di Perugia e dintorni, con ipocentro a 11 km sotto il livello del terreno e l’epicentro calcolato dal centro INGV presso i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto, Montegallo, Preci, Ussita, Accumoli, Visso, Cascia, Montefortino, Acquasanta Terme, Bolognola. Sono 43 le scosse di terremoto avvenute tra il sisma di Perugia e l’ultima scossa di pochi minuti fa (13.38, M 0.9), una enormità nelle zone che vivono ancora il terrore per le scosse di alto grado Richter.
Il terremoto che sta colpendo il centro Italia in queste ultime due settimane è arrivato a 5mila repliche del sisma iniziale: una cifra enorme che non sembra accennare a crescere. Con i dati in tempo reale del centro nazionale INGV, si viene a sapere che anche nell’ultima ora sono almeno una ventina le scosse sismiche avvenute nelle zone tra Macerata, Ascoli Piceno, Rieti e Perugia provocando una forte scossa, per fortuna ancora nei limiti della norma, di grado M 2.8 che non ha creato altri crolli. I dati INGV riferiscono di una scossa alle ore 11.07, con ipocentro a 8 km sotto il livello del terreno e l’epicentro invece presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Arquata del Tronto, Norcia, Montemonaco, Preci, Visso, Bolognola, Accumoli, Acquasanta Terme e Amandola.
Uno sciame sismico senza sosta quello che dal terremoto del 24 agosto scorso ha investito il centro Italia, arrivando a 5mila repliche del sisma iniziale e purtroppo danni e crolli ingentissimi. Ieri sera l’ultimo disperso è stato trovato, con il conteggio delle vittime che si ferma così a 296: nelle ultime due ore sono invece ancora le scosse di assestamento a far da protagoniste nella scena sismica italiana, con nella coda dell’occhio il dramma che continua a persistere per gli sfollati rimasti senza casa e purtroppo senza famigliari alle volte. Frequenza sismica presente tra le provincie di Rieti e Macerata, con la scossa di magnitudo più alta in grado avvenuta alle ore 9.55, M 1.9 sulla scala Richter. Per fortuna sono scosse più lievi degli scorsi giorni ma restano sempre in allerta i centri nazionali INGV per timore di altre improvvise scariche del terreno che potrebbero far crollare ulteriormente in paesi colpiti. Ipocentro della scossa di Macerata è stato 9 km, epicentro invece situato presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco, Arquata del Tronto, Ussita, Norcia, Visso, Preci, Bolognola, Accumoli, Palmiano, Roccafluvione e Acquamarina.
Altra mattinata di scosse del terremoto in Centro Italia che sta letteralmente prendendo la “scena” dell’attività sismica sul nostro territorio: altra media scossa nella notte – di grado M 3.2 nella provincia di Macerata che per fortuna non ha provocato ulteriori danni o crolli – e questa mattina replica di grado M 2.3 sulla scala Richter nella zona attorno ad Ascoli Piceno. Ipocentro a 9 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Montegallo, Arquata del Tronto, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Norcia, Montemonaco, Acquasanta Terme, Accumoli, Ussita, Visso, Preci, Bolognola, Roccafluvione, Palmiano, Amandola, Comunanza. Altre province toccate sono quelle attigue, da Macerata a L’Aquila, da Perugia fino a Rieti, passando anche per l’Abruzzo.
Ancora una scossa di terremoto sopra magnitudo 3 si è verificata questa mattina, alle ore 6:22 italiane nella provincia di Macerata. Si è trattato, nel dettaglio, di una scossa di magnitudo 3.2 della Scala Richter, come riportato dalla Sala Sismica INGV di Roma che ha individuato le sue coordinate geografiche: 42.85 di latitudine e 13.22 di longitudine. Il sisma è avvenuto a 9 km di profondità ed è stato localizzato a 43 km a Est di Foligno e a 45 km a Ovest di Teramo. I comuni maggiormente coinvolti sono stati Castelsantangelo sul Nera (MC) a soli 7 km dall’epicentro e Montegallo (AP), a 10 km dall’epicentro. Le scosse sono poi proseguite con un altro evento sismico registrato alle 7:04 nella medesima zona ma di intensità inferiore (magnitudo 2.1) e l’ultimo riportato dal portale INGV di magnitudo 2.0 verificatosi alle 7:33 nella provincia di Rieti, esattamente con le seguenti coordinate: 42.74 di latitudine e 13.24 di longitudine, ad una profondità di 11 km. I comuni più vicini all’epicentro sono stati Arquata del Tronto (AP) e Accumoli (RI), ovvero le zone già ampiamente colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. Da quella data ad oggi, come riporta Ansa, le repliche di terremoto nelle Regioni del Centro Italia sono state oltre 5000. “Le repliche potranno durare ancora a lungo: possiamo aspettarci uno o due mesi di scosse, senza escludere l’eventualità di forti terremoti”, ha commentato in merito il sismologo Andrea Tertulliani, dell’Ingv.
Ascoli Piceno continua anche oggi ad essere oggetto di attenzione da parte della Protezione Civile, che proprio nella giornata di ieri ha perlustrato alcune delle scuole della città. A quanto riporta Meteoweb la sola scuola media di Monticelli avrebbe bisogno di alcuni lavori di ristrutturazione che si stanno effettuando già da qualche tempo. La paura di quello che è accaduto a causa del terremoto del 24 agosto scorso è ancora nell’aria e nelle prime ore di questo lunedì 5 settembre 2016, la provincia di Ascoli Piceno è tornata a tremare. Secondo i dati rilevati dal Centro Nazionale Terremoti la prima scossa si è verificata alle 00:11 (ora italiana) con una potenza di 2.5M ed una profondità di 8 km. In questo caso il punto colpito è nelle vicinanze di Montemonaco, distante 8 km da Castelsantangelo sul Nera, Bolognola e Montefortuno. Due nuove scosse avvenute nei minuti successivi, alle 00:15 ed alle 00:16, si sono avvicinate molto di più invece ad Arquata del Tronto. L’epicentro è stato individuato a latitudine 42.75 e longitudine 13.23 per il primo sisma, con una profondità di 10 km. La seconda scossa ha invece colpito un’area che si trova a latitudine 42.79 e longitudine 13.22, con profondità di 8 km.