Continuano le scosse di terremoto nel centro Italia che si possono dire di assestamento rispetto ai terribili fatti di fine agosto. Nel pomeriggio ci sono stati quattro sismi proprio ad Ascoli attorno le coordinate: 42.81 latitudine, 13.25 longitudine. L’epicentro è stato segnalato a circa dieci chilometri dalla superficie terrestre. Le scosse tra le ore 16.19 e le 18.19 sono state di intensità tra 2.0 e 3.3 di Magnitudo. Ecco i comuni che si trovano nel raggio di venti chilometri dall’epicentro del terremoto: Arquata del Tronto (AP), Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Accumoli (RI), Norcia (PG), Acquasanta Terme (AP), Montefortino (FM), Ussita (MC), Preci (PG), Visso (MC), Roccafluvione (AP) e Palmiano (AP).
La scossa di più alto grado di magnitudo per il terremoto del Centro Italia di oggi arriva oggi pomeriggio alle ore 17.39 e avviene con epicentro nella provincia di Rieti nel Lazio: come sempre, sono coinvolti comuni anche di province e regioni attigue. Stando alle sole scosse sismiche sopra il grado M 2.0 Richter, sono ben 6 i fenomeni dopo la scossa di Rieti di grado 3, vediamo tutti i comuni coinvolti, premettendo che per fortuna non ci sono stati danni o crolli particolari nei luoghi già colpiti dal terremoto devastante del 24 agosto scorso. Ipocentro di media tra gli 8 e i 12 km sotto il livello del terreno: epicentro invece presso i comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Cittareale, Campotosto, Capitignano, Montereale, Acquasanta Terme, Montegallo, Cortino, Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Crognaleto. I dati INGV riportano le altre scosse presso Perugia, Ascoli Piceno e Macerata, ovviamente nei comuni attigui ai luoghi più colpiti al sisma di questi drammatici giorni.
Prosegue lo sciame sismico e il terremoto di media entità nella provincia di Rieti, o quantomeno con epicentro nei tre paesi più colpiti dal sisma del 24 agosto 2016: Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto (in realtà al confine con la provincia di Ascoli Piceno). Per fortuna non ci sono stati crolli o danni particolari per persone, luoghi e strade già profondamente segnate dal terremoto di una settimana fa: alle ore 15.55 e alle ore 15.19 le aree tra Rieti e Perugia, leggermente più a nord, con grado di magnitudo a 2.5 sulla scala Richter, ipocentro a 10 km di profondità e comuni interessati vicino all’epicentro che risultano essere Amatrice, Accumoli, Campotosto, Arquata del Tronto, Cittareale, Acquasanta Terme, Capitignano, Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Montereale, Crognaleto, Montegallo e Cortino. Dati in tempo reale sempre forniti dal sito di INGV che assieme alla Protezione Civile stanno lavorando anche per capire che effetti e che durata potrà avere lo sciame sismico finora di portata enorme, dato che siamo già oltre le 6500 repliche del sisma in poco più di una settimana.
Sono già più di 6400 le repliche del terremoto che in Centro Italia tengono l’atleta ricostruzione e frequenza sismica ancora purtroppo altissime: nelle ultime due ore sono almeno 40 le nuove scosse di assestamento che coinvolgono le province di Rieti, Perugia, Macerata, L’Aquila, Ascoli Piceno e anche Roma. Stando ai dati in tempo reale del centro nazionale INGV, le più forte scosse delle ultime due ore ha come epicentro la provincia di Rieti, precisamente presso i comuni di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto, Cittareale, Montereale, Acquasanta Terme, Montegallo, Capitignano, Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Norcia, Campotosto. La scossa è stata di grado M 2.5 sulla scala Richter, con ipocentro a 9 km di profondità e l’ora del sisma alle 14.18. Scossa di M 2.3 con epicentro ad Ascoli Piceno, un’altra a Perugia con scossa di M 2.4 e un’altra, alle ore 12.54, presso la provincia di Teramo. Non ci sono stati per fortuna ulteriori crolli o danni a persone, case e persone sfollate.
È anche la provincia di Perugia ad essere coinvolta dal terremoto che nelle ultime settimane purtroppo sta tenendo l’allerta nazionale sul territorio del Centro Italia: nelle ultime ore sono infatti ben 5 le scosse sismiche avvenute nella provincia umbra di cui una da segnalare perché di magnitudo 2.5 sulla scala Richter. Non ci sono stati crolli e nemmeno è stata avvertita ma ha fatto schizzare l’allerta di nuovo del centro nazionale INGV: ipocentro della scossa a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece situato presso i comuni più vicini dell’area, ovvero Norcia, Cascia, Castelsantangelo sul Nera, Accumoli, Preci, Visso, Montegallo, Poggiodomo, Cittareale, Cerreto di Spoleto, Ussita e altre frazioni sempre delle zone attigue a Rieti, Ascoli Piceno e Macerata. Intanto la buona notizia viene confermata; la Salaria è stata riaperta dopo la scossa dell’ultima notte e al momento non ci sarebbero altre emergenze di possibili frane nel territorio del centro Italia.
Il Centro Italia subisce ancora una frequenza di terremoto fitta e costante nel giro di ogni ora praticamente ininterrottamente dal 24 agosto scorso: dopo la forte scossa di questa mattina M 3.4 ad Ascoli Piceno, a cui replica uno sciame sismico particolare su Rieti e la zona attigua, di certo non lontano da Ascoli Piceno e Macerata, come epicentro nelle province colpite dal sisma. Alle ore 9.53 è la provincia di Rieti dunque a segnalare un terremoto di grado M 2.4 sulla scala Richter, con ipocentro fissato a 9 km sotto il livello del terreno e con l’epicentro calcolato dagli studi del centro nazionale INGV presso i comuni di Accomuli, Norcia, Arquata del Tronto, Cascia, Amatrice, Castelsantangelo sul Nera. Montegallo, Preci, Poggiodomo. Segnaliamo scosse anche nelle province di Rieti e Perugia con almeno 20 frequenze lievi nelle ultime 2 ore; intanto una buona notizia, la Salaria che era bloccata da 4 ore per una frana in seguito ad una scossa nella notte, è stata or ora liberata dalle forze dell’ordine e dunque riprende il traffico normale per una delle arterie statali colpita anch’essa dal grave sisma in centro Italia.
Le scosse di terremoto in Centro Italia sono proseguite anche questa notte con due scosse di entità importante attorno alle mezzanotte, mentre questa mattina è la scossa di grado M 3.4 sulla Richter ad aver scosso le province tra Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Perugia e L’Aquila. Purtroppo non si fermano le scosse di assestamento e la paura è tornata stanotte visto che dopo queste scosse (attorno al grado M 3.0) si è anche bloccata la Salaria in entrambe le direzioni all’altezza di Quintodecimo. L’ipocentro dell’ultima scossa è stato calcolato a 10 km di profondità sotto il livello del terreno frastagliato, mentre l’epicentro è stato situato dal centro INGV nazionale presso i comuni di Arquata del Tronto, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Accumoli, Montemonaco, Preci, Ussita, Acquasanta Terme, Visso, Cascia, Montefortino.
Inarrestabili le scosse di terremoto che anche oggi stanno colpendo il Centro Italia dallo scorso 24 agosto. Per tutta la giornata di ieri il sismografo del Centro Nazionale Terremoti ha infatti registrato diversi movimenti, così come nelle ore subito vicine alla giornata di oggi. In particolare a 00:23 è stata colpita da un terremoto di 2.1M la provincia di Ascoli Piceno, in un’area molto vicina ad Arquata del Tronto. L’epicentro è stato individuato a 42.76 di latitudine e 13.22 di longitudine, con una profondità di 13 km. Continuano ad essere quindi giorni di paura per tutti i cittadini delle zone più interessate dai movimenti sismici. Quest’ultimo terremoto si è avvertito infatti anche ad Accumoli, a soli 7 km di distanza, Norcia, Montegallo, Amatrice, Acquasanta Tereme, Cittareale e Castelsantangelo sul Nera. Il fenomeno si era presentato anche alle 23:01, con una potenza di 2.2M e registrato a pochi gradi di distanza. Non ci sono invece aggiornamenti per ora per la provincia di Macerata, dove un terremoto di 3.2M si è verificato alle ore 22:52 di ieri, con latitudine 42.86, longitudine 13.22 e profondità 10 km.