Durante la giornata di oggi sono state diverse le scosse di assestamento che hanno colpito il centro Italia vittima di una vera e propria tragedia alla fine del mese di agosto. Alle ore 16.58 c’è stato un terremoto di 2.1 Magnitudo in provincia di Perugia alle seguenti coordinate: 42.82 latitudine, 13.14 longitudine. L’epicentro della scossa è stato rilevato a 13 chilometri di profondità dalla superficie terrestre e i comuni nel raggio di venti chilometri da questo sono i seguenti: Norcia (PG), Castalsantangelo sul Nera (MC), Preci (PG), Visso (MC), Ussita (MC), Arquata del Tronto (AP), Cascia (PG), Montegallo (AP), Accumoli (RI), AMontemonaco (AP), Cerreto di Spoleto (PG), Sellano (PG).



Il terremoto prosegue in Centro Italia con gli sfollati che avvertono le scosse più significative durante la giornata – siamo arrivati a quasi 7mila dall’inizio del sisma devastante – e temono ancora per la stabilità di quelle case che sono rimaste ancora in piedi nei comuni più colpiti. L’emergenza non è finita, anche se i geologi avvertono come questo sciame sismico lunghissimo potrebbe durare ancora mesi ma senza provocare teoricamente altre forti e devastanti scosse come quelle iniziali. Nelle ultime due ore segnaliamo in particolare un terremoto di grado M 2.7 sulla scala Richter apparso presso la provincia di Rieti come epicentro, tra i comuni di Amatrice, Accumoli, Campotosto, Cittareale, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Capitignano, Montereale, Cortino, Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Crognaleto.



Altre scosse di terremoto, sempre nel Centro Italia, con il livello delle frequenze sismiche dopo il primo cratere del 24 agosto scorso che arriva acquese mattina a superare la quota di 7mila scosse: non ci sono stati altri crolli, come negli ultimi 4 giorni per fortuna, ma il timore di possibili altre emergenze ci sono visto che il terremoto non accenna a diminuire la frequenza degli avvenimenti a media intensità di magnitudo. Alle ore 11. 21 la provincia di Macerata ha trovato un terremoto di grado M 2.2 con ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro principale è stato localizzato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Montegallo, Ussita, Visso, Norcia, Preci, Amandola, Montefortino, Arquata del Tronto, Comunanza, Accumoli, Acquacanina, Palliano, Fiastra, Sarnano.



Il terremoto prosegue la sua fase imperterrita in Centro Italia con continue scosse che stanno prendendo la “scena” della situazione sismica nazionale nelle ultime due settimane. Nelle ultime due ore sono ancora 4 le scosse sopra il grado di magnitudo 2.0 che hanno interessato le provincia di Macerata, Rieti, Ascoli Piceno e Perugia: segnaliamo le due principali, di grado M 2.0 a Rieti e M 2.5 ad Ascoli Piceno. Per la scossa con epicentro nel Lazio, il dato di magnitudo ha raggiunto come ipocentro la profondità di 10 km sotto il livello del terreno mentre l’epicentro stesso è stato situato presso i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Cittareale, Cascia, Amatrice, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme e Preci. Per fortuna i cittadini sfollati e quelli rimasti con una casa nei comuni meno colpiti non hanno avvertito la scossa, come del resto quelli dei comuni attorno alla seconda scossa di grado M 2.5 ad Ascoli Piceno, con epicentro avvenuto tra i comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Valle Castellana, Roccafluvione, Palliano, Venarotta, Montefortino e Comunanza.

Anche in questa notte le scosse di terremoto in Centro Italia hanno continuato ad imperversare tra le province già profondamente colpite dal sisma dello scorso 24 agosto 2016: altre 30 scosse tra le principali, con 8 fenomeni sismici al di sopra del grado M 2.0 sulla scala Richter. Tra le principali, segnaliamo quella di grado a magnitudo 3.2 avvenuto nella provincia di Macerata come epicentro: avvenuta alle ore 8.25, la scossa ha avuto ipocentro di 9 km sotto il livello del terreno ed epicentro calcolato dal centro INGV presso i comuni di Ussita, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Acquamarina, Fiastra, Fiordimonte, Preci, Pieve Torina, Monte Cavallo, Sarnano, Pieveogliana, Montemonaco, Amandola, Muccia, Norcia, Cessapalombo, Gualdo e Arquata del Tronto. Le altre scosse assieme a questa comunque non hanno provocato per fortuna danni o altri crolli oltre a quelli che hanno devastato la zona del Centro Italia in queste settimane.

Il Centro Italia continua anche oggi a tremare sin dalla sequenza del terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto il 24 agosto. Lo dimostrano i dati della Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV): sono stati localizzati oltre 6200 eventi complessivamente, di cui 168 terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 15 di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo maggiore di 5.0, cioè quello avvenuto il 24 agosto dopo la prima grande scossa. E’ evidente, però, come questi dati siano in costante aggiornamento: solo nella giornata di ieri sono state registrate ben 57 scosse. L’ultima alle 23:47 di magnitudo 2.4 ad una profondità di 13 chilometri. L’epicentro del terremoto è stato Amatrice, ma sono state interessate dal fenomeno anche Montereale, Capitignano, Campotosto, Cittareale, Accumoli, Borbona, Cagnano Amiterno, Barete, Posta, Pizzoli e Crognaleto. In poco più di un’ora, dalle 22:19 alle 23:10, sono state registrate quattro scosse (si sono alternate scosse di magnitudo 2.0 e 2.4) che hanno coinvolto anche Arquata del Tronto, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco, Preci, Ussita, Visso, Acquasanta Terme, Cascia e Montefortino.