Ancora il centro Italia e ancora L’Aquila protagonisti del terremoto avvenuto poco fa, precisamente alle ore 15.46 con grado di magnitudo M 2.6 sulla scala Richter che per fortuna non ha generato alcun problema particolare. Gli ultimi danni avvenuti ieri dopo la scossa di M 4.1 a Perugia, le scosse sismiche dello sciame di oggi non hanno finora prodotto serie conseguenze su luoghi, persone, paesi e strade. Resta l’allerta sismica visto che le scosse si susseguono di continuo: il terremoto aquilano, secondo in poche ore oltre il grado M 2.5 Richter, presenta un ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 10 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro risultato individuato presso i comuni di Montereale, Capitignano, Amatrice, Cittareale, Campotosto, Borbona, Cagnano Amiterno, Posta, Accumoli, Barete, Pizzoli, Crognaleto. Ines seguito, sono state due le scosse sismiche avvenute in pochi minuti a Macerata, con grado di magnitudo 2.0 e 2.2 sulla scala Richter, anche qui per fortuna senza danni avvenuti.
L’intensa attività di terremoti nel Centro Italia degli ultimi mesi non si arresta neanche oggi, martedì 3 gennaio 2017. L’ultimo sisma di una certa entità è stato registrato in provincia dell’Aquila, in Abruzzo, dove l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un movimento tellurico di magnitudo 2.4 sulla scala Richter. L’epicentro della scossa, verificatasi alle ore 13:51, è stato localizzato nel punto di coordinate geografiche 42.57 di latitudine e 13.24 di longitudine, mentre il suo ipocentro è stato individuato ad una profondità di 11 km nel sottosuolo. I comuni collocati nel raggio di 20 km dall’origine del terremoto a detta della sala sismica di Roma dell’INGV sono i seguenti: Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Amatrice (RI), Cittareale (RI), Campotosto (AQ), Borbona (RI), Cagnano Amiterno (AQ), Posta (RI), Barete (AQ), Accumoli (RI), Pizzoli (AQ) e Crognaleto (TE).
Il centro Italia è sempre protagonista, suo malgrado, delle scosse di terremoto sul nostro suolo: ancora alle 11.30 è l’area leggermente più a nord di Reggio Emilia a presentare una scossa sismica di grado M 2.6 sulla scala Richter. L’area è diversa da quella del cratere sismico di Macerata, Rieti e Perugia, per intenderci, ma rappresenta quella stessa faglia del terreno che diede vita alla tragica fase di terremoti a Modena e dintorni solo pochi anni fa. Ipocentro del nuovo sisma – che comunque va detto non ha provocato alcun danno o conseguenze seria – a 39 km di profondità sotto il livello del terreno, epicentro invece individuato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Campegine, Castelnuovo di Sotto, Cadelbosco di Sopra, Gattarico, Sant’Ilario d’Enza, Poviglio, Cavriago, Sorbolo, Bagnolo in Piano, Reggio nell’Emilia, Boretto, Brescello, Gualteri, Parma, Viadana, Correggio e Vezzano sul Crostolo.
Non ci sono state forti scosse di terremoto come nelle giornata di ieri, eppure lo sciame sismico in centro Italia non molla un secondo la presenza ingombrante sul territorio: altre scosse, sempre molte durante ogni ora trascorsa, anche se sempre più spesso di grado inferiore all’allerta minima. Resta però l’emergenza, con le province coinvolte che sono sempre di più: Macerata, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Rieti, L’Aquila e Teramo per citare quelle più vicine e con maggiori scosse durante le giornate di questi ultimi 4 mesi. Alle ore 8, scossa di terremoto in zona del Reatino, con grado di magnitudo 2.0 Richter, ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 11 km sotto il livello del terreno; epicentro invece individuato presso i comuni di Accumoli, Cittareale, Amatrice, Arquata del Tronto, Norcia, Cascia, Montereale, Campotosto, Capitignano, Borbona, Posta, Acquasanta Terme.
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 3.0 sulla scala Richter si è verificata a largo di Capri, in Campania, alle ore 7:47 di oggi martedì 3 gennaio 2017. Il sisma, registrato dalle apparecchiature della sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha visto il proprio epicentro in mare aperto, per la precisione nel punto di coordinate geografiche 40.45 di latitudine e 14.2 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 5 km. Il movimento tellurico è stato localizzato poco distante oltre che dall’isola di Capri (12 km di distanza) anche dalla vicina Anacapri (11 km). Al momento le autorità non hanno segnalato alcun danno a cose o persone derivato dal sisma: si attendono ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore per valutare l’eventuale verificarsi di scosse di assestamento.
Continua anche in questo martedì 3 gennaio 2016 lo sciame sismico che sta interessando il Centro Italia: il terremoto più intenso delle ultime ore è stato quello registrato in provincia di Macerata, nelle Marche, dove alle ore 6:21 ha avuto luogo una scossa di M 2.4 sulla scala Richter. Secondo il bollettino diramato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.86 di latitudine e 13.23 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 11 km. Ecco l’elenco completo dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’origine del sisma: Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Arquata del Tronto (AP), Ussita (MC), Montefortino (FM), Norcia (PG), Visso (MC), Bolognola (MC), Preci (PG), Amandola (FM), Acquasanta Terme (AP), Comunanza (AP), Accumoli (RI), Palmiano (AP), Acquacanina (MC), Roccafluvione (AP) e Sarnano (MC).
Inizia turbolento questo nuovo giorno di martedì 3 gennaio 2017 per il Centro Italia. Nei minuti successivi alla mezzanotte torna a tremare la provincia dell’Aquila, già colpita dal sisma di 3.0M di ieri pomeriggio. La nuova scossa si è verificata aalle 00.19, con un’intensità pari a 2.3 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato individuato a latitudine 42.56 e longitudine 13.24, ipocentro a profondità 9 km. Colpite Montereale, Capitignano, Amatrice, Cittareale, Borbona, Campotosto, Cagnano Amiterno, Posta, Barete, Pizzoli, Accumoli e Micigliano. Alle 00:21 è stato invece rilevato un sisma di 2.1M nella provincia di Perugia. Il fenomeno è stato localizzato dal Centro Nazionale INGV a latitudine 42.83 e longitudine 13.04, ipocentro a 9 km di profondità. Interessate Preci, Norcia, Cerreto di Spoleto, Sellano, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Cascia, Ussita, Vallo di Nera, Poggiodomo, Monte Cavallo e Sant’Anatolia di Narco.
Una nuova scossa ha colpito la Polonia durante la tarda serata di ieri. Il sisma di 3.0M è stato individuato alle 22:59 a latitudine 50.18, longitudine 18.90, profondità 2 km. L’epicentro è stato rilevato dalla Polish Academy of Sciences di Varsavia ad 8 km da Gostyn, 13 km da Katowie e 261 km da Bratislava, in Slovacchia. Per quanto riguarda l’Italia, i sismografi del Centro Nazionale INGV hanno invece rilevato un sisma di 2.0M nella provincia dell’Aquila, alle ore 22:29. L’epicentro è stato individuato a latitudine 42.57 e longitudine 13.24, ipocentro ad 11 km di profondità. Interessate Montereale, Capitignano, Amatrice, Cittareale, Campotosto, Borbona, Cagnano Amiterno, Posta, Barete, Accumoli, Pizzoli e Crognaleto. Nelle ore successive la situazione si è dimostrato più tranquilla: individuate solo scosse di minore entità, comprese fra gli 1.8M delle 23:26 e gli 1.6M delle 00:04.