In Italia le scosse di terremoto hanno avuto come ultimo episodio significativo quello di Macerata attorno alle 13 con grado di magnitudo 3.0 Richter, in seguito un lungo sciame sismico su tutto il Maceratese ha coinvolto anche le province vicine, ma senza per fortuna particolari conseguenze dal anche la bassa intensità delle scosse. Terremoti di grado M 1.6, 1.7, 1.8, 1.5 e 1.9 non spaventano ma fanno registrare come sempre l’emergenza sciame sismico, ininterrotto da mesi ormai. Segnaliamo invece un sisma di grado M 2.2 Richter al confine tra Slovenia e Croazia, a pochi chilometri da Fiume come epicentro segnalato dal centro nazionale INGV: ipocentro individuato a circa 1km sotto il livello del terreno, il che ha provocato alcune vibrazioni avvertite dalla popolazione.



Altro terremoto, questa volta di grado più forte delle ultime 24 ore, ha colpito la zona attorno a Macerata: magnitudo 3.0 sulla scala Richter, la scossa sismica in centro Italia ha confermato come l’emergenza sismica non vada per nulla data per finita, anche in questo nuovo anno appena cominciato. Alle ore 13.13 il terremoto del Maceratese e con le province attigue sempre presenti (Perugia e Ascoli Piceno) ha colpito, secondo i calcoli del centro nazionale INGV senza danni particolari, con ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno; epicentro invece collocato presso i comuni di Fiordimonte, Fiastra, Acquacanina, Pievebovigliana, Pieve Torina, Bolognola, Muccia, Visso, Monte Cavallo, Castelsantangelo sul Nera, Camerino, Serravalle di Chienti, Sarnano, Cessapalombo, Preci, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Gualdo, Serrapetrona, San Ginesio e Sefro. Zero conseguenze e zero danni per il terremoto nelle Marche, con emergenze e sciame sismico che però restano tutt’altro che esauriti. 



In Italia e nel mondo queste ultime ore segnano due novità sul terremoto: in centro Italia prosegue senza sosta lo sciame sismico presso le aree comprese tra Rieti, Macerata, Perugia, Ascoli Piceno e L’Aquila, mentre all’estero per fortuna è rientrato l’allarme tsunami scattato alle Isole Fiji dopo il terremoto di grado M 6.9 di questa notte. In uno dei purtroppo consueti movimento sotto l’Oceano Pacifico presso le Isole Fiji, si era temuto il peggio dopo l’allarme tsunami di questa notte: non ci sono invece stati danni per persone e strade sulle isolette meravigliose del Pacifico e anche l’allarme maremoto è stato scongiurato. Tornando in Italia, segnaliamo come le ultime due scosse significative siano ferme a questa mattinata sul presto, con il sisma di Rieti e di Macerata protagonista. Grado magnitudo 2.2 Richter, ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro presso i comuni di Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Bolognola, Acquacanina, Fiastra, Preci, Fiordimonte, Montemonaco, Montefortino, Monte Cavallo, Pieve Torina, Sarnano, Pievebovigliana, Amandola, Norcia, Montegallo, Muccia.



Sono due le scosse di terremoto che in queste prime ore del 4 gennaio 2017 hanno segnalato un livello di emergenza minima, pur senza provocare per fortuna alcun danno serio o conseguenza negativa nel consueto cratere sismico del centro Italia. Rieti e Perugia le aree più colpite dallo sciame sismico nella notte, l’ennesimo dopo quel tragico 24 agosto 2016. Alle 2.01 sisma di grado M 2.8 nel Perugino, con ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno ed epicentro invece prodotto tra i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Visso, Arquata del Tronto, Visso, Ussita, Cascia, Accumoli, Montegallo, Montemonaco, Cerreto di Spoleto, Sellano. Alle 6.43 invece scossa di terremoto in zona Rieti, con grado di magnitudo M 2.7 Richter: ipocentro individuato dal centro nazionale INGV a circa 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato presso i comuni di Amatrice, Cittareale, Accumoli, Montereale, Capitignano, Campotosto, Borbona, Posta, Cagnano Amterno, Arquata del Tronto, Barete.

Sisma di 2.2M in provincia dell’Aquila, individuato alle 00:11. L’epicentro è stato rilevato a latitudine 42.57, longitudine 13.24, profondità 10 km. Interessate Montereale, Amatrice, Capitignano, Cittareale, Borbona, Campotosto, Cagnano Amiterno, Posta, Accumoli, Barete, Pizzoli e Micignano. Nell’ultima ora non si evidenziano inoltre movimenti tellurici allarmanti, anche se le scosse di assestamento che si sono verificate in provincia di Macerata fra la mezzanotte e l’1:00 (ora locale) sono state tre, tutte con un’intensità compresa fra gli 1.4M delle 00:46 e gli 1.7M delle 00:44. Pochi secondi dopo la mezzanotte, nello Stretto di Gibilterra è stato invece individuato un sisma di 2.0M. L’epicentro si trova a latitudine 36.50 e longitudine 7.80, ipocentro a profondità 17 km. Il punto colpito si trova inoltre a 59 km di distanza da Faro, in Portogallo, come evidenziato dall’Istituto Portoghese del Mare e dell’Atmosfera, ed a 223 km da Gibilterra.

Allarme tsunami in Oceania, a causa di un sisma di 6.9M avvenuto alle 22:52 di ieri (ora italiana). L’epicentro è stato individuato a latitudine -19.29 e longitudine 175.9, ipocentro a profondità 19 km. La scossa ha colpito le Isole Fiji, nel quadrante a sud e molto distante dai centri abitati. La prima città viccina al punto interessato è Nadi, che si trova sull’isola principale. La preoccupazione maggiore riguarda tuttavia le prime ore notturna, a causa di possibili onde pericolose che potrebbero colpire le coste dell’arcipelago attorno alle 23:45 (ora italiana). “Lo abbiamo sentito leggermente a Suva”, sottolinea a Reuters il capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, Sune Gudnizt. Per ora non sono noti danni a cose e persone. Alle 23:02 (ora italiana) è stata invece colpita la Bulgaria da un sisma di 4.2M, individuato a latitudine 43.13, longitudine 25.85 e profondità 2 km.