Guido Crosetto in tackle su Giuseppe Conte: «Non è un politico e non è un leader come Berlusconi o Meloni». Il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia ne ha parlato a Omnibus, commentando lo scontro tra l’ex premier e Beppe Grillo. «È come un amministratore che dà la scalata all’azienda che lo ha assunto». Riguardo alla dichiarazione rilasciata da Conte in conferenza stampa, quella secondo cui avrebbe favorito la nascita del governo Draghi, Crosetto è ancor più critico: «O la prendo ridendo o devo dare un giudizio umanamente durissimo. Può dire di essere il più grande leader al mondo ma che abbia subito la nascita del governo Draghi è una cosa evidente. Era un passaggio su cui era necessario ridere, prenderlo seriamente porta a un’opinione umana. È evidente che non è così, rientra nelle caratteristiche del personaggio». Acuto osservatore di vicende politiche, Crosetto ha spiegato cosa ne pensa dello scontro all’interno del MoVimento 5 Stelle: «Conte non è un uomo politico, è un po’ di destra, ma anche di sinistra, è a favore dell’immigrazione, ma anche contro. È stato in questi tre anni tutto e il contrario di tutto».



Poi Guido Crosetto ha ricordato quando si affacciava timidamente dietro Di Maio e Bonafede quando applaudivano al risultato M5s alle elezioni. Ma è anche quello che ha dato un ultimatum a Beppe Grillo: «Ieri si è permesso di dire a Grillo: “o è così oppure me ne vado e fondo il mio partito” dopo che ha raggiunto la fama, la credibilità e il consenso esclusivamente perché è stato pescato all’Università dal Movimento 5 Stelle e messo a fare il Presidente del Consiglio».



CROSETTO VS CONTE “STA FACENDO COME DE BENEDETTI…”

A proposito della popolarità di Giuseppe Conte, Guido Crosetto ha spiegato che è legata al periodo straordinario in cui si è ritrovato a guidare l’Italia. «Io riesco a capire Grillo perché difende l’ultimo brandello dei 5 Stelle. Se Grillo arretra il Movimento non esiste più, non esiste più Rousseau, Casaleggio e lo stesso Grillo. Il M5S diventa un enorme gruppo parlamentare alla Camera e al Senato nelle mani di una persona che come l’ha creta dovrà modellarlo da zero». Quando Alessandra Sardoni gli pone dei paragoni a Omnibus, il coordinatore nazionale di Fdi taglia corto: «Mi ha chiesto un paragone tra Conte e Berlusconi, beh non esiste. Tra Beppe e Berlusconi esiste, sono leader carismatici. Berlusconi, Meloni, Grillo attraverso il loro carisma hanno portato i partiti a un consenso vastissimo. Conte no, è un’altra cosa». Dunque, Crosetto accusa Conte di ingratitudine: «Non so se ricordate quello che fece De Benedetti anni fa quando lo misero a fare l’ad della Fiat, dopo qualche settimana stava cercando di portare via l’azienda agli Agnelli. La battaglia non è di potere, ma la trasformazione del M5S in qualcosa di profondamente diverso al motivo per cui è nato».



Nel corso del suo intervento ha lanciato anche un allarme sull’acciaio: «Manca l’acciaio e c’è un’azienda chiusa… è surreale. Nessuno se ne sta occupando. La mancanza di materie prime metterà in crisi il Pnrr. A oggi rischia di non scaricarsi a terra perché le previsioni fatte sono completamente diverse da quelle che si possono fare oggi. Nessuno in Europa se ne sta occupando».