Chi critica l’eventuale aumento delle spese per la Difesa potrebbe cambiare idea dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro della Difesa Guido Crosetto a Quarta Repubblica. “Quella attuale è insufficiente. Avessimo subito un attacco come quello dell’Ucraina…”, ha affermato nell’intervista su Rete 4. Non lo dice esplicitamente, perché lascia il discorso in sospeso, ma Crosetto fa capire chiaramente che il livello della Difesa italiana dal punto di vista militare, di armamenti e di formazione non è all’altezza delle sfide che è chiamata ad affrontare. Ma ha anche ribadito la posizione italiana: “Non abbiamo e mai avremo nessun soldato italiano in Ucraina. Non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita”.
Il discorso si amplia poi all’altra guerra in corso, quella in Medio Oriente. “Colpiscono le manifestazioni per la Palestina, contro Israele. Ma non ho mai visto una richiesta di tregua per l’Ucraina. Siamo tutti più pronti alla reazione, più tesi, gli eventi che sono occorsi in questo periodo hanno contribuito a sfilacciare i rapporti anche fra paesi”, ha dichiarato Crosetto. Il ministro si è detto dispiaciuto, riguardo la risoluzione approvata dall’Onu per il cessate il fuoco immediato a Gaza, che “parlasse solo della tregua, vorrei invece ne fosse fatta una da tutti i Paesi con la stessa attenzione sull’Ucraina. Invece, c’è un doppiopesismo”.
CROSETTO “MI DISGUSTA VEDERE CONTE CHE…”
A proposito di doppiopesismo, il ministro della Difesa Guido Crosetto si è scagliato contro l’ex premier Giuseppe Conte, che durante un intervento in aula aveva accusato il governo Meloni di portare l’Italia verso la terza guerra mondiale anziché lavorare a una soluzione di pace in Ucraina. “Mi disgusta vedere un ex presidente del Consiglio come Conte fare discorsi demagogici sulla guerra: usare parole di falsità che non dovrebbero mai esserci. Sa benissimo anche lui che l’Italia si sta adoperando per i negoziati, una persona che ha ricoperto un ruolo come il suo non può esprimersi con questi termini”.
Crosetto a Quarta Repubblica ricorda che l’Ucraina è stata invasa dalla Russia, quindi “ha il diritto di difendersi”, ma si chiede “perché in questi mesi Conte non si è mosso come ho fatto io per chiedere una tregua direttamente alla Russia”. Il ministro aggiunge di ritenere “folle” il pensiero di “smettere di dare aiuto a chi viene bombardato piuttosto che chiedere a chi bombarda di smettere”.
“ATTENTATI CONTINUANO AD AVVENIRE OVUNQUE”
Riguardo l’allerta terrorismo in Italia, cresciuto dopo l’attentato di Mosca, Crosetto rimarca che il nostro Paese “ha dimostrato negli anni di saper prevenire meglio di chiunque altro i fenomeni terroristici, perché i reparti specializzati monitorano ogni giorno cosa succede nei luoghi in cui può crearsi un pericolo”. Secondo Crosetto, “chi ha il compito di difendere la sicurezza dei cittadini è giusto che arresti quelle persone ritenute pericolose”. Il ministro si definisce “garantista, ma quando le forze di polizia riscontrano una minaccia bisogna mettere la sicurezza collettiva al primo posto”.
Invece, riguardo l’attentato a Mosca, Crosetto esclude un collegamento con la guerra in Ucraina e segnala che in questi mesi l’Occidente si è dimenticato che “gli attentati continuano ad avvenire ovunque”, anche se non colpiscono direttamente l’Europa. “Il terrorismo è un fenomeno endemico, indipendente dai teatri di guerra, che va combattuto quotidianamente e le nostre forze armate e di polizia lavorano ogni giorno per prevenirlo e per sconfiggerlo”, assicura Crosetto.