GUERRA IN ISRAELE, IL PUNTO DEL MINISTRO CROSETTO: “ALLARME RUSSIA E IRAN”
Il Governo Meloni a poche ore di distanza dai primi attacchi terroristici di Hamas contro Israele si era già ampiamente schierato con il resto dell’Occidente a fianco di Tel Aviv condannando i raid partiti da Gaza e invocando al più presto un cessate il fuoco. Intervistato oggi dal “Corriere della Sera”, il Ministro della Difesa Guido Crosetto rimette insieme gli elementi della “scacchiera” internazionale, unendo le emergenze in Medio Oriente con quelle ataviche di Ucraina e Russia.
«È un attacco terroristico, quasi una dichiarazione di guerra, di fronte alla quale non poteva che esserci la solidarietà dell’Italia. Stiamo ragionando sui possibili sviluppi di questa guerra, inattesa soprattutto per l’intensità che non ha eguali negli ultimi 20 anni»: così il Ministro in quota FdI spiega tutti i timori fronte Italia dallo scoppio della guerra in Medio Oriente, l’ennesima di questo lunghissimo dopo guerra. La reazione di Israele, come si vede già da questi primi due giorni, è molto dura anche perché tremendo è stato il colpo subito e inaspettato dalla rete di intelligence di Tel Aviv, “bucata” come 50 anni fa nella guerra dello Yom Kippur. «Quella subita da Israele è una ferita profondissima – aggiunge Crosetto – La reazione non può che essere forte, riaprendo un fronte in cui si inseriscono tutti gli altri attori che negli ultimi due anni hanno contribuito a destabilizzare il mondo». Secondo il Ministro della Difesa infatti nel Medio Oriente gli elementi di instabilità erano e sono diversi: «dalla Siria al Libano e Iran e Russia possono avere interesse a destabilizzare l’area».
CROSETTO: “LA GUERRA IN UCRAINA È FERMA, NON INFINITI GLI AIUTI A KIEV”
Il timore di Crosetto è anche per i circa 1200 soldati italiani della missione Unifil al confine tra Israele e Libano, con l’allerta dei raid palestinesi che dunque non risparmia neanche l’Italia, «Perché purtroppo questi eventi possono comportare una scia di antisemitismo». Lo scontro con Hamas è esploso al Sud, ma il titolare della Difesa italiana teme il rischio di destabilizzazione riguarda anche nel Nord del Paese ebraico: «Purtroppo, questi eventi possono comportare una scia di antisemitismo», spiega ancora Guido Crosetto facendo riferimento ad altri potenziali allarmi terroristici che potrebbero moltiplicarsi nell’area del Medio Oriente e non solo, come dimostra l’attentato oggi ad Alessandria d’Egitto, con un poliziotto egiziano che ha sparato e ucciso almeno 2 turisti israeliani.
La guerra tra Hamas e Israele però non va dimenticato che si aggiunge ad una tensione internazionale ai massimi storici per via del continuo “stallo” in Ucraina tra gli eserciti di Kiev e Mosca: in particolare Crosetto torna sul tema degli aiuti al Governo Zelensky confermando la posizione di costante vicinanza dell’Italia ma allo stesso tempo non nascondendo i “limiti” di un’azione continuata del genere. «Dal punto di vista tecnico è una limitazione di quantità, mentre sul piano della decisione politica non è cambiato nulla»: il tema è che lo sforzo economico di aiuti militari all’Ucraina non può durare a lungo, viste le difficoltà che il nostro Paese incontra in termini di spesa pubblica e Manovra di Bilancio. «Più passa il tempo», chiosa il Ministro, più diminuisce «la possibilità di aiutare l’Ucraina con risorse che non sono illimitate. Non è una scelta politica ma un ragionamento banale, un po’ come a casa quando finiscono le scorte alimentari».