MINISTRO CROSETTO: “VIA I BUROCRATI CAPACI DI DIRE SOLO DI NO”
«Bisogna tagliare con il machete alcune catene che bloccano lo sviluppo dell’Italia: ora ci vogliono 17 anni per realizzare un’opera pubblica, dovranno diventare quattro o cinque al massimo»: lo ha detto oggi a “Il Messaggero” il Ministro della Difesa Guido Crosetto, parlando delle annose e “storiche” problematiche legate alla Pubblica Amministrazione in Italia. Il discorso dell’esponente FdI è legato alla necessità di intervenire in profondità sulla burocrazia in Italia, dalla PA a tutti i “gangli” del Paese: «percorso Manovra a ostacoli? Il primo problema è stata la tempistica: Giorgetti ha avuto appena tre giorni per mettere su la manovra. Il secondo è quello di una classe dirigente nei ministeri e in ogni settore della macchina burocratica che va cambiata in profondità. Non si può pensare di fare politiche nuove e diverse, se nei posti chiave tieni funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l’alternativa. E poi c’è un problema di classe parlamentare: come è avvenuto nel 2018 per i 5Stelle, si è pagata un po’ di inesperienza», ha spiegato ancora Crosetto nella lunga intervista al quotidiano romano.
Serve “coraggio”, riflette il Ministro della Difesa, per poter portare avanti una macchina amministrativa in netta controtendenza agli ultimi 50 anni di gestione pubblica: «spoil System massiccio a fine gennaio? Di certo non è facile sostituire le burocrazie esistenti. Perché alcune persone sono di grande valore. E perché la macchina amministrativa deve andare avanti e non puoi fermarti mandando subito via funzionari di cui non ti fidi o hanno idee diverse dalle tue. Ci vuole un po’ di tempo. Ma bisogna avere il coraggio di fare queste scelte, mentre in alcuni ministeri c’è il timore di prendere decisioni che invece vanno prese per rimettere in moto il Paese». A far discutere però l’intera giornata politica è stato quel termine “machete” usato da Crosetto come “immagine” per far capire meglio l’interno del Governo contro la cancrena burocratica. Specificando meglio cosa intendesse, il Ministro ribadisce «usare machete contro chi nelle amministrazioni pubbliche si è contraddistinto per la capacità di dire no e di perdere tempo». Se non si mandano via queste persone, conclude Crosetto, «facciamo un danno al Paese. E noi non abbiamo vinto le elezioni per danneggiare l’Italia . In più, al contrario degli altri, potremmo cambiare in quanto non abbiamo fatto nulla perché qualcuno possa ricattarci. Noi non abbiamo mai fatto affari e non gli abbiamo promesso nulla. Insomma, non abbiamo un passato che ci rende difficile intervenire: coloro che vogliono salvare l’Italia da un declino mortale andranno tenuti, per gli altri bisogna avere il coraggio di cambiare. Punto. Sono certo che Giorgia Meloni la pensa come me».
“MACHETE VS PA”, BOLDRINI E SINISTRA CONTRO CROSETTO: LA REPLICA
Come detto, le parole di Crosetto sulla riforma ad ampio raggio della burocrazia hanno scatenato le reazioni di mezza politica e di alcuni quotidiani della sinistra, a partire dal “Domani” di Stefano Feltri che addirittura definisce Guido Crosetto un “Ministro incostituzionale”. «In questo paese disastrato, soltanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella può arginare certe derive. Come quella del ministro della Difesa Guido Crosetto che, in una intervista al Messaggero, dimostra di non aver mai letto la Costituzione e di avere una idea vagamente eversiva del rapporto tra governo e pubblica amministrazione», spiega Feltri sul “Domani”, criticando le dichiarazioni di Crosetto a cui affibbia l’aurea di “linguaggio fascista”, «Invece del manganello, Crosetto vuole usare addirittura “il machete”: i tempi sono cambiati e richiedono soluzioni più drastiche che un tempo e assicura che “Giorgia Meloni la pensa come me”». A stretto giro arriva la replica dello stesso Ministro sui social network, tutt’altro che tenera: «Lei ha capito benissimo il concetto, che recupera l’essenza della Democrazia e dell’assunzione di responsabilità da parte di chi ha il dovere di amministrare. Ma non le interessa la verità. E non è una novità».
Fronte Pd, è Laura Boldrini a reagire contro le parole di Crosetto sulla burocrazia: «Il ministro della Difesa Guido Crosetto minaccia col machete chi ha idee diverse dalla sua. Inquietanti parole sui funzionari pubblici. Per il governo Meloni non contano le competenze ma la fedeltà al capo. Così è a rischio l’autonomia della pubblica amministrazione». Sulla stessa scia la capogruppo Dem Debora Serracchiani: «I dirigenti dei ministeri vanno bene al governo se sono fedeli dice il ministro Crosetto. Non conta se si tratta di funzionari con esperienza, con competenze ma il fatto di ’non avere idee diversè dall’esecutivo e spazzerà via col machete quelli in carica. Nessuna autonomia, evidentemente, è gradita. Una visione del funzionamento della macchina pubblica molto grave e preoccupante. Un’altra brutta pagina per questo governo». Nel pomeriggio è poi il Ministro Crosetto a prendere nuovamente parola sulle sue pagine social personali per ribadire il concetto alle opposizioni: «Sì, confermo, ho detto che va usato il machete per tagliare le catene burocratiche che imprigionano l’Italia. Ne sono convinto. Chi cerca di far passare questa frase come irrispettosa della democrazia o violenta contro qualcuno, è chi vuole svendere il paese ad altri».