Guido Crosetto, ministro della Difesa, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato della guerra in Israele e del rischio che possa espandersi anche in Europa in virtù del fenomeno del terrorismo. “È importante far vedere che non esiste una frattura, che tra mondo arabo e Occidente non ci sono solo la guerra e la mancanza di dialogo, ma è possibile costruire dei ponti. Anche se troppa gente vorrebbe che diventasse uno scontro di civiltà”, ha sottolineato.
I recenti episodi evidenziano che il problema esiste, ma è importante non generalizzare. “Non c’è uno scontro tra cristianità e Islam, no. C’è una organizzazione terroristica, Hamas, il cui obiettivo è sterminare Israele. Per questo io invito tutti a non incrociare i destini di Hamas con quelli del popolo palestinese”. Il parere dell’esponente del Governo di Giorgia Meloni è dunque concorde con quello dell’opposizione rappresentata da Elly Schlein: “Sconfiggere Hamas non vuol dire punire l’intero popolo di Gaza”.
Crosetto: “Tra Occidente e mondo arabo serve costruire ponti”. Il parere
La principale necessità, al momento, è dunque quella di fermare Hamas. “Le democrazie occidentali sono per l’organizzazione terroristica un gradino successivo. Il suo obiettivo è la Jihad, la guerra totale. Cercano di agitare gli animi di milioni di musulmani e trasformare la loro volontà terroristica in una guerra di religione. È un focolaio pericolosissimo, che può partire dalle nazioni arabe e divampare ovunque. Può scoppiare un incendio che non si riesce più a fermare”, ha avvertito il ministro Guido Crosetto.
Il rischio di una guerra mondiale, tuttavia, al momento sembra per fortuna scongiurato. “Questa volta tante nazioni hanno buttato acqua sul fuoco, sia arabe e islamiche, sia occidentali. Non si è mai visto un attivismo così forte, da parte di Stati Uniti, Occidente, Egitto, Qatar, Arabia Saudita. Una ricerca di pace che mi ha colpito positivamente”, ha concluso.