Il mondo delle criptovalute sembra arrivato in una delle sue fasi maggiormente cruciali, in cui gli investitori si trovano di fronte al dilemma se continuare a credere nelle valute digitali o se invece abbandonarle.
I fallimenti di molte grandi aziende del settore, che si sono verificati nei mesi precedenti e che hanno visto un ultimo clamoroso episodio, pochi giorni fa, quando uno dei più vecchi exchange europei, l’italiano Rock trading, ha dovuto sospendere le proprie attività per problemi di liquidità, hanno certamente generato moltissima incertezza sulla solidità del mercato, che è crollato di oltre il 60% nel 2022.
La Sec, l’autorità di controllo dei mercati finanziari americani, ha deciso di mettere in pista una rigida regolamentazione del settore. Ci sono stati molti dibattiti su quali siano le migliori strategie sulle criptovalute, in particolare considerando che ora siamo in un mercato ribassista e le persone sono più scettiche che mai su quanto possano essere sostenibili e redditizi i loro investimenti in tale comparto.
«Nonostante tutte le critiche, l’attuale inflazione elevata in Italia e l’impennata dei prezzi al consumo hanno portato le persone a prendere in considerazione opzioni di investimento alternative alle attività tradizionali. Gli investitori stanno ora sviluppando varie strategie per ridurre al minimo l’assunzione di rischi, tra cui il copy trading e l’investimento in monete alternative», dice Christian Piano, country manager per l’Italia di Bitget, uno dei principali exchange di criptovalute al mondo.
Come è la situazione in Italia secondo lei per quanto riguarda il settore delle crypto?
La crescita economica italiana è stata più forte del previsto lo scorso anno, al 3,9%, secondo i dati ufficiali diffusi il 31 gennaio. Tuttavia, l’economia si è contratta nel quarto trimestre del 2022 ed è probabile che quest’anno entrerà in una recessione ampiamente anticipata. Per quanto riguarda le criptovalute, il mercato ribassista è stato difficile per molti investitori, ma allo stesso tempo ha funzionato per spingere per una maggiore regolamentazione del mercato e, infine, spostare nuovamente l’attenzione sulla protezione dell’investitore. Le politiche di ripresa economica post-pandemia che sono state adottate dai Governi e dalle Banche centrali di tutto il mondo – tassi praticamente pari a zero e massicci acquisti di titoli di stato – hanno anche portato a un’impennata dei prezzi al consumo. Accanto al forte aumento del costo dell’energia – i prezzi del gas naturale e del petrolio sono in forte aumento da tempo – l’inflazione ha esercitato una forte pressione. In questo contesto, le criptovalute, in particolare le altcoin, stanno emergendo ancora una volta come potenziale copertura contro l’inflazione. Oltre ai due token principali, BTC ed ETH, ci sono molte altre opzioni che le persone devono considerare mentre cercano di essere coinvolte in questo mercato.
Dopo un 2022 disastroso cosa prevede per il 2023?
Il 2022 è stato un anno difficile per le criptovalute. Bitcoin ed Ethereum sono scesi di circa il 70% dai loro picchi, mentre altre monete come ADA di Cardano e SOL di Solana sono crollate di circa il 90%. Sebbene molti progetti siano in modalità di recupero, ciò significa anche che è uno dei periodi più economici per investire in criptovalute rispetto ai massimi degli ultimi anni. Ribassi come questo non sono necessariamente rari in questo settore e le principali criptovalute hanno affrontato situazioni peggiori in passato. Ciò crea la possibilità di una forte ripresa per alcuni progetti e un rialzo del rispettivo valore delle monete.
È vero che molti grandi aziende, quelle del lusso per esempio, stanno puntando molto sulla spazio crittografico.
Il mercato delle criptovalute è in continua evoluzione ed è molto importante cercare di rimanere aggiornati. Nonostante l’incertezza generale, in particolare negli ultimi mesi, abbiamo ancora osservato sempre più grandi aziende – in Italia e oltre – impegnarsi in questo mercato e investire nello sviluppo di blockchain, criptovalute e NFT. Esempi di società che entrano nel mercato delle criptovalute includono aziende Fortune 500 come Starbucks, che ora offre ai membri la possibilità di guadagnare e acquistare francobolli digitali da collezione (NFT) che sbloccheranno l’accesso a nuove e coinvolgenti esperienze di caffè. Anche le banche e le società fintech stanno seguendo la tendenza, con aziende come Revolut che ora offrono criptovalute ai clienti nel Regno Unito e nello Spazio economico europeo (SEE) a partire da febbraio 2023. Più vicino a casa, anche le aziende italiane del lusso non hanno evitato di entrare nel panorama NFT e lanciare campagne coinvolgenti per coinvolgere il proprio pubblico. Lamborghini è uno dei tanti marchi che ha aderito allo spazio e da settembre 2022 ha iniziato a rilasciare quattro nuovi NFT Lamborghini ogni mese. Gucci ha anche lanciato la collezione Superplastic x Gucci, inclusa una dimensione in cui i personaggi Superplastic Janky e Guggimon visitano Gucci Vault, un concept store progettato dal direttore creativo di Gucci, Alessandro Michel.
Come incideranno i prossimi annunciati interventi regolatori da parte delle autorità finanziarie sul settore crypto?
Il continuo interesse istituzionale per lo spazio è di buon auspicio per la salute a lungo termine del settore e l’applicabilità di tecnologie basate su blockchain. Inoltre, le criptovalute possono avere uno spazio interessante per esempio nel campo dell’intelligenza artificiale. Noi come Bitget ha aggiunto alla sua lista quotazioni di intelligenza artificiale (AI), Arbitrum e NFT. Una novità per tutti gli utenti che hanno voglia di inserirsi in progetti nuovi e ambiziosi. Tutti questi nuovi strumenti possono essere certamente utili a diversificare i portafogli e a coprirsi dall’impennata dell’inflazione. Bitcoin da sempre è considerato uno dei migliori strumenti hedge contro l’inflazione.
(Vincenzo Caccioppoli)
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