E alla fine la tanto attesa riapertura fu, anche se bisognerà attendere ancora un mese: nel nuovo Dpcm che il Governo guidato da Mario Draghi varerà con le misure per contrastare l’emergenza Coronavirus nel nostro Paese e quella che oramai alcuni considerano già la terza ondata dei contagi, è infatti arrivato il parere positivo da parte del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) in merito alla riapertura, seppure rispettando regole molto stringenti, di cinema e musei che si trovino nelle regioni a “zona gialla”.
Dopo che il mondo dello spettacolo e della cultura si era mobilitato in massa negli scorsi giorni e chiedendo a gran voce al Ministro Dario Franceschini una svolta, adesso finalmente c’è una data: l’ok da parte dei tecnici prevede la riapertura di cinema, teatri e anche mostre per il 27 marzo anche se ora resta da vedere se e come l’esecutivo introdurrà questa importante novità nel Dpcm che si appresta a varare e di cui circolano già sulla stampa diverse bozze.
CTS, “VIA LIBERA ALLA RIAPERTURA DI CINEMA E MUSEI DAL 27 MARZO MA…”
Nella riunione tenutasi oggi, in concomitanza con l’aggiornamento della Cabina di Regia tra Ministero della Salute e istituto Superiore di Sanità con i nuovi dati a proposito dell’andamento epidemiologico nel nostro Paese, è stata dunque accolta la richiesta del Ministero della Cultura di aprire cinema e teatri a un numero di persone che non occupassero più di un terzo della capienza massima e fino a un massimo di 500 spettatori al chiuso e 1500 per gli spettacoli all’aperto. Il Cts, pur cogliendo la sollecitazione, ha ridotto lievemente i margini indicando come percentuale quella del 25% e ridimensionando i sopra menzionati limiti di capienza rispettivamente a 200 e 400 spettatori, senza dimenticare che queste regole varranno solo in “zona gialla”.
Peraltro la data scelta per la fatidica riapertura coincide con la Giornata Mondiale del Teatro e la finestra temporale abbastanza lunga consentirà a tutti di adeguarsi alle nuove regole: insomma una data fortemente simbolica che lo stesso Franceschini aveva suggerito nei giorni scorsi. Ora, in attesa di capire se il Governo recepirà questa indicazione nel nuovo Dpcm, bisognerà comunque attendere il prossimo 12 marzo dato che il Cts ha ribadito che l’eventuale riapertura va valutata quindici giorni prima del via libera e tenendo conto dio quelli che saranno i nuovi dati dell’andamento dell’epidemia in Italia. Tra le regole che si dovranno rispettare, oltre al distanziamento e al dover indossare sempre la mascherina chirurgica, anche gli accessi solo su prenotazione, il tampone periodico agli artisti in scena e la chiusura di bar e punti di ristoro interni.