I contagi sono in aumento e le varianti Covid preoccupano. Nel frattempo il premier Mario Draghi è a lavoro anche per potenziare la “macchina” assemblata dal suo predecessore, Giuseppe Conte. Il piano prevede di “snellire” il Comitato tecnico scientifico e di creare una nuova Cabina di regia, composta da ministri, che tenga conto non solo dell’aspetto normativo dei provvedimento, ma anche di quello economico, così da evitare un nuovo “caso sci”. Lo rivela Rai News, secondo cui non va neppure esclusa l’ipotesi di una revisione del sistema a colori, in particolare di criteri e tempistiche. In bilico poi Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid che una parte della nuova maggioranza vorrebbe “esonerare”, in particolare Lega, Italia Viva, Cambiamo e Forza Italia.



Per ora il Ministero della Salute prova a resistere, nella convinzione che in fase di emergenza non si possano fare queste sostituzioni delicate. Secondo l’Huffington Post, potrebbe però essere ridimensionato. L’ipotesi è che sia affidata alla Protezione civile la distribuzione dei vaccini anti Covid tramite i suoi volontari.



CTS, MENO MEMBRI E QUALCHE SOSTITUZIONE

La questione della revisione dei membri del Comitato tecnico scientifico potrebbe, comunque, essere affrontata nel weekend, dopo la fiducia in Parlamento, al massimo all’inizio della prossima settimana. La struttura, che è stata lanciata ufficialmente il 5 febbraio di un anno fa, dovrebbe continuare a supportare l’azione del governo, fornendo i pareri richiesti sui provvedimenti da adottare per il contrasto della diffusione della pandemia Covid, quindi anche su aperture e chiusure delle attività, elaborando protocolli per rendere settori e ambienti a prova di Covid, ma si andrà verso uno snellimento. L’indiscrezione è riportata anche dall’Huffington Post, secondo cui il Cts sarà formato da meno dei 24 componenti attuali e qualcuno potrebbe essere sostituito. Potrebbe esserci anche qualche nomina leghista, visto che il primo a proporre la revisione è stato proprio il partito di Matteo Salvini. Non si tratta di una bocciatura, ma di una revisione per rispondere alle esigenze di una fase diversa rispetto a quella in cui è sorto il Cts.



CTS PIÙ “SNELLO” E NUOVA CABINA DI REGIA

La Lega vorrebbe un Cts agile, più “elastico”, in grado di prendere decisioni più aderenti alle esigenze attuali degli italiani e alla necessità di far ripartire davvero l’Italia. Ma deve anche compiere scelte tempestive, comunicate in tempi adeguati. Per questo serve una catena di comando corta. Anche per questo si spinge per la nomina di Gian Marco Centinaio a sottosegretario alla Salute, se non a viceministro. Inoltre, il nuovo Comitato tecnico scientifico potrebbe avere un portavoce unico. Ogni ordine del giorno e verbale delle riunioni dovranno essere inviati ai ministri competenti. E la strategia di comunicazione potrebbe cambiare. In parallelo, si lavora ad una nuova Cabina di regia: i cardini restano i ministeri della Salute e degli Affari regionali, ma potrebbe comprendere il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e alcuni membri del Cts, con la possibilità di allargarla ai ministri economici quando bisognerà discutere di questioni come i ristori. In questo modo si eviteranno le riunioni del premier con i capi delegazione. Un’altra indicazione è che i tecnici debbano confrontarsi con il governo invece di comunicare ai cittadini scelte che non sono state ancora prese.