A Cuba è in atto da domenica scorsa una rivolta della popolazione, che protesta contro la crisi economica e la mancanza di beni primari ma soprattutto contro il governo. Nell’isola è diventato ormai impossibile reperire generi alimentari a prezzi ragionevoli, e moltissimi negozi soprattutto le macellerie sono rimasti vuoti. Ma i cittadini non manifestano soltanto contro la mancanza di cibo, al grido di “patria e vita” si stanno mobilitando anche per denunciare l’atteggiamento repressivo del regime che non permette la libertà. Questo, è stato anche testimoniato da alcuni video pubblicati online prima che le comunicazioni internet fossero interrotte proprio dal governo, che sta tentando in tutti i modi di censurare la rabbia scattata dopo 65 anni di dittatura, che ha portato il paese ad un livello di povertà estremo, costringendo in molti a scappare emigrando in massa verso l’estero.
E la censura è scattata anche nei confronti delle immagini che erano state diffuse sul web e che mostravano le macellerie vuote ma con le foto dei protagonisti della rivoluzione come Fidel Castro e Che Guevara appese ai muri. Da qualche giorno infatti è arrivato ordine da pate delle istituzioni di rimuovere tali immagini, perchè il comunismo non può essere associato all’idea di miseria e fame.
Cuba, il regime impone di eliminare foto degli eroi della rivoluzione dai negozi vuoti che testimoniano la crisi
Il regime cubano ha dato ordine di eliminare le foto propagandistiche degli eroi nazionali dalle pareti dei negozi vuoti, per documentare la mancanza di cibo e la miseria che sta colpendo l’88% della popolazione. La maggior parte dei cubani infatti non può più permettersi di acquistare generi alimentari, tuttavia le risorse non mancherebbero. Il problema infatti è che tali prodotti sono ormai venduti a prezzi talmente elevati che soltanto i membri privilegiati della classe dirigente possono permettersi.
Come riporta il quotidiano Il Giornale, il titolare di un negozio a L’Avana conferma: “Hanno chiamato dal ministero del Commercio Interno. Ci hanno detto in una riunione che la controrivoluzione utilizzava le foto scattate dall’interno dei negozi per creare disordini popolari e associare i leader del processo alla scarsità di approvvigionamenti“. E oltre ai rincari sul cibo, il governo ha aumentato anche i prezzi della benzina. Per questo ora le strade sono in rivolta, e molto probabilmente il regime sarà costretto ad avviare azioni violente e repressive, arrestando i manifestanti come accaduto a luglio del 2021.