Sono tanti i volti del mondo dello spettacolo che, dopo la notizia della morte di Raffaella Carrà, hanno voluto dedicarle un pensiero, un messaggio. C’è chi, come Lorella Cuccarini, ha dedicato alla Carrà una lettera nella quale esprime quanto la sua figura sia stata importante e di ispirazioni per la sua carriera. “Vorrei dirti tante cose. A casa nostra sei sempre stata un mito. Per me un punto di riferimento artistico intoccabile, insieme a Carla Fracci. Sono cresciuta nel costante dilemma su chi tra voi due preferissi” ha esordito Cuccarini nello scritto postato su Twitter. Aggiungendo poi che: “In sole sei settimane, ho dovuto salutarvi. Con immenso dolore”.
Così il ricordo del loro primo incontro: “La prima volta che entrai in uno studio televisivo fu per una partecipazione in un tuo programma. Ero giovanissima ed ebbi un attacco di orticaria per l’emozione di trovarmi di fronte a te. Con Carla ho condiviso tanti bei momenti. Con te non ho avuto la stessa fortuna, ma niente e nessuno potrà mai scalfire ciò che hai significato nella mia vita. Se non ci fossi stata, non sarebbe esistita la televisione del varietà e dell’intrattenimento. La più amata dagli italiani eri e resterai per sempre tu.”
Lorella Cuccarini ricorda Raffaella Carrà, Heather Parisi punge…
Parole ricche di stima quelle di Lorella Cuccarini per Raffaella Carrà, eppure c’è chi ha ricordato come, nel 2014, tra le due c’è stato un pesante screzio – al tempo del talent show ‘Forte, forte, forte’ – dopo il quale la Cuccarini scrisse questo tweet: “Non ci siamo incontrate per 30 anni. Spero di non incontrarti nei prossimi 30. Umanamente sei stata un’amara delusione”. Probabilmente è proprio ricordando questa situazione che Heather Parisi ha scritto un tweet che, pur non facendo nomi, appare chiaramente indirizzato alla sua nemica (non) amatissima. “È sorprendente: il potere che ha la morte umana di far rinsavire anche il più imperterrito degli ipocriti al punto tale da fargli ammettere financo la propria ipocrisia”, ha scritto Heather, alimentando inevitabilmente la polemica.