I Cugini di Campagna sono stati i grandi ospiti della puntata odierna di “Trends&Celebrities”, trasmissione in onda su Rtl 102.5 News e condotta da Francesco Fredella e Simone Palmieri. Il gruppo, presente al completo dietro ai microfoni dell’emittente radiofonica, ha innanzitutto riferito di avere “23 abiti a testa, qualcuno l’abbiamo prestato a qualche gruppo esordiente. Poi qualcuno va un po’ più stretto: negli anni solitamente un po’ di pancetta è lecita…”.



Gli artisti hanno rivelato successivamente di avere ricevuto una sfida-provocazione in questi giorni: “Ci hanno fatto notare che i Maneskin vestono come noi e ci hanno chiesto di cantare come loro. Noi da bambini cantavamo i Deep Purple, gli Who… Adesso c’è l’hard rock, va benissimo. Siccome ci hanno sfidato e ci hanno detto che siamo un gruppo sentimentale, vogliamo dire che noi da bambini giocavamo veramente con il rock…”. Dalle parole ai fatti: dal loro cellulare è stata fatta partire la versione di “Zitti e buoni” interpretata da loro e il risultato è stato emozionante, con una cover impeccabile, fatta di polifonie e di un’intonazione impeccabile.



CUGINI DI CAMPAGNA: “SANREMO E GF? NOI CI SIAMO”

Il talento dei Cugini di Campagna è fuori discussione e, a tal proposito, durante il loro intervento su Rtl 102.5 News è stato rivolto loro un quesito circa una possibile partecipazione al Festival di Sanremo 2022. La risposta l’ha data Nick Luciani: “Ci andremmo volentieri, tra l’altro ci stiamo avvicinando ai 50 anni di ‘Anima Mia’. Quel palco spetta anche a noi, soprattutto come ospiti”. Amadeus potrebbe avere già pensato a loro, così come anche Alfonso Signorini: quale modo migliore per celebrare un successo musicale di tale portata, se non con una partecipazione al reality di Canale 5? “Potrebbe essere – ha confessato Ivano Michetti –. Ogni volta che andiamo al Grande Fratello facciamo il botto di ascolti, dunque consiglierei a Signorini di farci una telefonata per alzare lo share”.



Infine, un aneddoto curioso sul passato di Ivano: “A dieci anni ero il boss dalla fontana di Trevi. Rubavo le monetine e nessuno poteva entrare. Un giorno mi sorprese mio padre, mi disse che alla sera avremmo fatto i conti. L’indomani mattina, alle 8, mi ha portato al conservatorio della Cappella Sistina e, da quel momento, è nata la storia dei Cugini di Campagna”.