Dottor Contri, domani si inaugura nell’Aula Magna della Statale di Milano la due giorni della Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale promossa da Pubblicità Progresso sul tema del dono. Un tema davvero inconsueto dati i tempi di crisi economica.

Potrebbe sembrare, ma non è così. È proprio in un momento come questo che sempre più persone sono portate a rendersi conto di quanto sia importante aiutare chi ha bisogno. Da tempo, comunque, assistendo ad una comunicazione piuttosto confusa su questo tema, stavamo pensando se non fosse il caso di porlo al centro di una riflessione più approfondita. In seguito ad un’ulteriore suggestione della Fondazione Cariplo, che è sicuramente al primo posto in termini di erogazioni di sostegno a progetti di grande rilevanza sociale, abbiamo poi deciso di farne non solo il tema centrale della Conferenza, ma di farne anche l’oggetto della nostra campagna annuale del 2009.



Da quali punti di vista intendete affrontare l’argomento?

Le nostre conferenze hanno sempre un carattere interdisciplinare, e sono articolate in diverse sessioni. Quindi avremo “Dono e Filosofia”, “Dono e Psicologia”, Dono ed Economia”, “Dono e Comunicazione”. All’interno di queste ci saranno tavole rotonde come quella dedicata al confronto tra l’approccio laico e quello religioso, quella dedicata al tema “Dono e sussidiarietà” e quella nella quale i maggiori creativi internazionali dibatteranno sui linguaggi oggi in voga nella comunicazione sociale.



La parola dono racchiude in sé molto di più…

Infatti si parla di dono in denaro (quando si contribuisce al sostegno di una “buona causa”), del dono del proprio tempo (e quindi stiamo parlando delle persone che si offrono a vario titolo come volontari), del dono della propria firma (alludiamo al 5 e all’8 per mille). L’argomento sarà affrontato da molti punti di vista. Cercheremo di individuare i meccanismi che stanno alla base dell’atto della donazione, quali sono i significati di questo gesto, qual è il ruolo della comunicazione nel processo che porta la singola persona – ma anche soggetti e organizzazioni complesse – a offrire donazioni.



Quali sono i relatori che avete invitato?

Per il programma dettagliato rimando al sito www.pubblicitaprogresso.org. Non vorrei fare torto agli altri citandone solo alcuni, ma quest’anno siamo particolarmente onorati di ospitare una lectio magistralis del Cardinale Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che da tempo invita a riflettere sul tema della gratuità e dell’aiuto ai più bisognosi. Ci sarà il Ministro del Lavoro, del Welfare e della Salute che oltretutto ha una precisa competenza sull’area del volontariato. Lo psichiatra Flavio Mombelli presenterà risultati di ricerche scientifiche assolutamente originali, ci saranno il Presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il Segretario Generale della Compagnia di S.Paolo Piero Gastaldo, il presidente dell’Istituto della Donazione Maria Guidotti a discutere di dono e sussidiarietà. Paolo Anselmi, vicepresidente di Eurisko, ci farà un’interessante radiografia di come si rapporta la società italiana in tema di gratuità di fronte alla morsa della crisi economica.

È vostra abitudine coinvolgere il mondo dell’istruzione, del volontariato e delle imprese. Come lo farete quest’anno?

Il progetto “Il volto nuovo della Comunicazione Sociale” è molto cresciuto dall’anno scorso: quest’anno, a quello che è diventato un grande laboratorio in rete, hanno partecipato oltre 500 studenti di 35 atenei. I migliori progetti verranno presentati nel corso della Conferenza. Illustreremo anche un’interessante iniziativa sperimentale promossa nelle scuole superiori della Lombardia. Premieremo il migliore spot sul tema della donazione inviato dalle ONG, votato on-line dagli internauti, mentre verranno illustrate case-histories di grande interesse ad opera di Onlus e Aziende attente alla responsabilità sociale dell’impresa. Per quanto riguarda i creativi avremo esponenti dalla Russia, dalla Francia, dall’Olanda, dal Brasile, dalla Svizzera e dall’Italia. Insomma non ci sarà certo modo di annoiarsi, e lanceremo una quantità di spunti su un tema che data la crisi incombente diventerà inevitabilmente centrale nella vita di tutti.