Durante il suo viaggio negli Stati Uniti d’America Benedetto XVI ha incontrato gli educatori cattolici, ai quali ha rivolto un lungo discorso allo scopo di precisare il rapporto tra ricerca della verità e funzione educativa della Chiesa. Nel suo intervento il Papa si è fatto promotore di una vera e propria rivoluzione educativa, sferrando un attacco mortale ai vecchi schemi che non solo dominano la cultura laicista, ma spesso indeboliscono l’azione di tanti educatori cattolici. Il Papa, ad un certo punto del suo discorso, ha detto che «verità significa più che conoscenza» perchè «lungi dall’essere solo una comunicazione di dati fattuali – “informativa” – la verità amante del Vangelo è creativa e capace di cambiare la vita – è “performativa”».
Queste parole rappresentano una rivoluzione in campo educativo, perché prendono le distanze dalla mentalità comune che al massimo giunge a identificare con la conoscenza l’obiettivo sia dell’istruzione sia dell’educazione. Sostenere, come fanno tanti educatori, che figli o studenti debbano conoscere di più e che questo sia l’obiettivo da perseguire per il loro bene sembrerebbe la cosa più giusta, invece è quanto di più errato si possa fare, perché non affronta il bisogno vero di ogni giovane, quello di trovare la risposta alla sua ricerca di senso. Ma, ancor di più, la resistenza a passare dalla conoscenza alla verità è figlia del relativismo, della concezione per cui ognuno ha la sua verità, da lasciare programmaticamente fuori dalla classe ogni mattina quando se ne varca la soglia. Educare fermandosi alla conoscenza è rinunciare a prendere in considerazione l’umano, questo è quanto vorrebbe la mentalità dominante, riducendo l’educazione all’apprendimento di meccanismi.
Invece Benedetto XVI ha sfidato ogni educatore a non fermarsi all’informazione, perchè ciò che i giovani vogliono non è solo avere delle informazioni sulla realtà, ma incontrare una risposta al loro desiderio di felicità, così che vivere diventi un’avventura alla ricerca della propria pienezza umana. È questa la rivoluzione portata dal Papa, raccogliendo la più genuina tradizione cattolica, la certezza che educare cambi la vita!



(Gianni Mereghetti)

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