Un appello ai “responsabili della cosa pubblica” e agli “imprenditori” affinché trovino “valide soluzioni alla crisi occupazionale”, “creando nuovi posti di lavoro a salvaguardia delle famiglie”.

E’ stato questo il tema trattato con maggior forza da Benedetto XVI, nella prima parte della sua visita a Cassino e all’abbazia di Montecassino che proseguirà questo pomeriggio.



Oltre ai temi del lavoro e della crisi, il papa ha toccato quello della pace, spaziando dalla Terrasanta alla seconda guerra mondiale e dell’immigrazione, invitando a porre attenzione “all’uomo fragile, alle persone disabili e agli immigratì.

Benedetto XVI, giunto a Cassino in elicottero e accolto, fra gli altri, dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, ha poi raggiunto in papamobile la piazza principale di Cassino, nel giorno i cui si celebrano i 65 anni dal bombardamento che rase al suolo la città. Dalla piazza, che da oggi porta il suo nome, ha celebrato una messa davanti a circa 20 mila fedeli. In prima fila, anche il neoriconfermato segretario della Cisl Raffaele Bonanni e il vicepresidente della commissione europea Antonio Tajani.



Nell’omelia rivolta ai fedeli, molti dei quali dipendenti del grande stabilimento della Fiat di Cassino o dell’indotto, il papa ha espresso solidarietà ai lavoratori in difficoltà per la crisi economica, precari, disoccupati, in cassa integrazione, “o addirittura licenziati”. “So quanto sia critica la situazione di tanti operai” ha detto invitando “a ricercare, con il contributo di tutti, valide soluzioni alla crisi occupazionale”. Ed ha poi parlato della famiglia, “insidiata nelle radici stesse della sua istituzione, e che “ha urgente bisogno di essere meglio tutelata”, favorendo anche l’impiego dei giovani.



Al Regina Coeli, la preghiera che sostituisce l’Angelus fino alla fine del mese, giorno di Pentecoste, il papa si è invece soffermato soprattutto sui temi della pace, definendola “un dono di dio” affidato, però, “all’impegno umano”. Al termine della messa, il pontefice ha inaugurato, con il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, un centro di accoglienza per senzatetto.