Sono stati presentati oggi i lavori di restauro del complesso di Betlemme all’interno del Sacro Monte di Varallo. I lavori, iniziati nel 2007 sono stati realizzati grazie al sostegno della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo, che ha stanziato un contributo di 500 mila euro per il restauro delle cappelle della Natività, dell’Adorazione dei Pastori e dell’Arrivo dei Magi.



I Sacri Monti dell’Arco Prealpino, dal 2004 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità redatta dall’UNESCO, sono beni culturali diffusi, architetture pregevoli ornate da importanti cicli pittorici e scultorei che si inseriscono in contesti paesaggistici di grande pregio naturalistico, dove la bellezza del paesaggio si coniuga a uno dei momenti più felici della tradizione artistica piemontese e lombarda.



La Compagnia ha sostenuto interventi significativi per la conservazione e la valorizzazione di questi siti, in considerazione dell’unicità che i Sacri Monti rappresentano all’interno del patrimonio artistico nazionale, e del significato che questi siti hanno avuto, e tuttora posseggono, per la storia del Piemonte. Gli interventi a sostegno del restauro di tre Cappelle del Sacro Monte di Orta tra le più significative, la ricostruzione di parti del progetto paesaggistico originale del Sacro Monte di Ghiffa, il recupero delle sculture policrome della Crocifissione di Domodossola e il restauro dell’organo della Basilica del Sacro Monte di Oropa, testimoniano l’attenzione dedicata dalla nostra Fondazione a questa esperienza artistica.



– Il complesso di Betlemme fa parte del Sacro Monte di Varallo ed è costituito da cinque cappelle: l’Arrivo dei Magi, la Natività, l’Adorazione dei pastori, la Presentazione al tempio e il Secondo sogno di Giuseppe . Il primo nucleo di questo complesso è ricordato nella guida del Sacro Monte del 1514.

In uno spazio articolato erano allora poste le immagini della nascita di Gesù in una mangiatoia, dell’adorazione dei Magi e della presentazione al Tempio, sculture in legno o dipinti. La disposizione spaziale e i dettagli costruttivi del vano centrale (le scalette che salgono verso destra e sinistra, l’altare, il vano di destra con la colonna tortile, e il portale marmoreo strombato della cappella soprastante) derivano dall’imitazione attenta della Basilica inferiore della Natività di Betlemme, in Terra Santa, dove sono riconoscibili ancora oggi.