Il premio Nobel per la pace al cinese dissidente Liu Xiaobo ha scatenato le ovvie proteste del governo di Pechino. Lo stesso governo cinese aveva ammonito nei giorni scorsi a non dare il premio Nobel allo scrittore, condannato a 11 anni di prigione per “attività sovversiva”. Per il comitato del Nobel, Liu è “il simbolo della campagna per il rispetto e l’applicazione dei diritti umani fondamentali” in Cina.
Per il ministro degli esteri cinese invece, Liu Xiaobo è “un criminale” e la decisione del Nobel è destinata “a nuocere alle relazioni tra la Cina e la Norvegia”. Intanto il ministro degli esteri francesi ha chiesto l’immediata liberazione del dissidente. La polizia dopo la notizia del conferimento del Nobel si è recata davanti alla casa di Xiaobo per disperdere una manifestazione di attivisti che voleva festeggiare la notizia.