Nel primo anniversario della morte di Eluana Englaro, l’Università Europea di Roma intende ricordare l’accaduto con un evento di alto profilo scientifico e culturale. Il convegno, pur staccandosi dal fatto di cronaca in se stesso, ne raccoglierà l’eredità, rispondendo ad un quesito che dal 9 febbraio 2009 non è più lo stesso nel nostro paese: che cosa significa oggi autodeterminazione della persona? Il convegno dal titolo “Autonomia e autodeterminazione. Profili giuridici, etici e bioetici” vuole infatti approfondire questi concetti – spesso densi di ambiguità e incomprensioni – attraverso un approccio multidisciplinare che sappia mostrare e giustificare alcuni punti fondamentali: la verità clinica sullo stato vegetativo, il diritto alla tutela della vita soprattutto quando debole o disabile, l’inviolabilità del bene-vita, il senso autentico del principio di autodeterminazione a livello costituzionale, la deriva eugenetica dell’autonomia intesa come mera promozione della qualità di vita, la differenza fra la volontà attuale e quella anticipata in ambito sanitario, il valore di uno strumento come le dichiarazioni anticipate di trattamento.



L’iniziativa si colloca all’interno delle Settimane Culturali promosse dalla Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e rappresenta il momento iniziale del progetto di ricerca dell’Università Europea su “Libertà, autonomia e autodeterminazione”, che punta ad offrire – al mondo accademico e scientifico come a quello politico e culturale – un punto di riferimento stabile su tematiche che coinvolgono tutti.

Leggi anche

LETTURE/ Quel "patto" tra russi e americani sotto le ali del gufo pescatore di BlakistonSTORIA/ Elezioni universitarie del ’75, lo spartiacque tra realtà e ideologia