Ricordo il primo giorno dell’Atelier quando ci siamo riuniti tutti per presentarci. Ci sono parole che mi sono rimaste dentro di quel momento: Davide Rondoni citò una poesia di Clemente Rebora, fra catene libertà mi ride / e vien nelle ore mediocri l’eterno.

Ho conosciuto il significato profondo che i maestri ci hanno voluto trasmettere in ogni forma d’arte, dalla poesia ai racconti, dai film alla pratica di scrittura.



L’Atelier non si articolava in semplici laboratori volti all’insegnamento di una tecnica: lo stimolo all’ascolto e alla partecipazione era continuo e costante; si lasciava spazio alla condivisione di vere e proprie passioni tra giovani ed adulti. In particolare c’era il dialogo libero e ravvicinato, il confronto con i grandi maestri, oltre che la voglia di stare insieme, nei momenti liberi, nelle gite e la sera quando ci si riuniva in un bar o al giardino dell’albergo a parlare e a ridere.



Ho legato amicizie importanti con persone che tuttora mi sostengono sulla strada della poesia, e ho trascorso momenti intensi con i ragazzi e i tutor. L’Atelier è stato un’occasione ideale per allargare i confini della propria fantasia, oltre che essere un’esperienza che non si dimentica per la sua intensità, sincerità e trasparenza. Vi erano di quelle persone che coltivavano un vero e proprio amore e una completa dedizione ad una forma d’arte, e riuscivano a stupirti nelle loro conversazioni, aprendoti gli occhi su nuovi orizzonti. L’ultima sera, dopo aver cenato tutti insieme al ristorante, ognuno di noi doveva presentare un proprio elaborato scritto, e c’è chi ha pianto semplicemente perché un’amica le aveva dedicato una poesia.



L’Atelier delle Arti sfugge ai luoghi comuni sull’arte e sul fare arte, confrontandosi con i suoi artigiani. Qui emergono la fatica, i trucchi del mestiere, i perché e, di conseguenza, gli insegnamenti dei maestri di un lavoro duro come un altro. Gli incontri con gli artisti si aprono alle domande e all’ascolto reciproco, al confronto fra mittente e destinatario e fra colleghi. 

Gli autori parlano a tutto tondo del loro percorso artistico, da cosa li ha ispirati e li ispira a come hanno stipulato il loro primo e ultimo contratto editoriale. Rispondono alle domande, alle obiezioni e leggono le loro opere, si mettono alla pari. La possibilità di ascoltare artisti di diversi campi artistici, inoltre, offre la possibilità di capire come le diverse discipline collaborano fra loro, ciò che hanno in comune e in cosa differiscono. Nell’era del salotto televisivo e delle interviste concordate, di una scuola in grave difficoltà nel trasmettere il bello dell’arte, l’Atelier è una bella opportunità.

 

Atelier delle Arti dal 22 al 27 luglio (Misano Adriatico – Rimini). Un’iniziativa del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna diretto da Davide Rondoni in collaborazione con la Fondazione Claudi. E’ diretto ai ragazzi delle scuole superiori e a tutti gli interessati. Iscrizioni fino al 30 maggio.

Per informazioni e iscrizioni visitare il sito www.centrodipoesia.it o scrivere all’indirizzo: atelierdellearti@gmail.com