“Non fatevi prendere dal panico”. All’interno di un’astronave, tra una tazza di tè (ovviamente “british”) e l’immancabile asciugamano, la scritta compare sullo schermo di un piccolo computer. E’ in questo modo che Google celebra oggi con un nuovo doodle animato il 61esimo anniversario della nascita di Douglas Noël Adams, autore della celebre “Guida galattica per gli autostoppisti”. Nato a Cambridge l’11 marzo 1952 e morto improvvisamente per un attacco cardiaco l’11 maggio 2001 a Santa Barbara, Adams è stato uno scrittore di fantascienza, sceneggiatore e autore umoristico britannico, uno dei più noti degli ultimi decenni del XX secolo. Ci parla di lui Silvio Sosio, direttore di Fantascienza.com.
Cosa può dirci della vita di Adams? Inizia la sua carriera come scrittore radiofonico, tanto che inizialmente la stessa “Guida galattica per gli autostoppisti” nasce proprio come sceneggiato radiofonico, diventando il celebre romanzo che conosciamo solamente più tardi. Adams riconosce come suoi ispiratori scrittori di fantascienza precedenti come Robert Sheckley, uno degli autori più brillanti della fantascienza americana.
Come mai fu così apprezzato come scrittore di fantascienza? Perché è stato capace di scrivere romanzi divertenti che, allo stesso tempo, presentano molti spunti di riflessione e mettono in luce aspetti a tratti paradossali del mondo in cui viviamo. Certamente non è stato uno scrittore particolarmente impegnato, ma il suo lavoro è stato molto importante per tutto il mondo della fantascienza.
Come mai? Perché i suoi libri hanno portato tantissimi lettori verso un genere che solitamente era considerato di nicchia. Questo è stato possibile non solo attraverso i libri, ma anche attraverso tutto ciò che ne è stato tratto.
Per esempio? Oltre ai lavori radiofonici, sia precedenti che successivi ai alla pubblicazione dei suoi libri, questo grande successo ha portato alla creazione di videogiochi, del film tratto dal primo volume e di sceneggiati televisivi. Douglas Adams ha scritto anche un’altra serie, una sorta di “mistery” con venature fantastiche, quella dell’investigatore privato “olistico” Dirk Gently, composta da due romanzi da cui è stata tratta anche una miniserie andata in onda l’anno scorso.
Cos’è che rende la “Guida galattica per gli autostoppisti” un’opera tanto importante? In particolare le idee. I cinque romanzi che compongono la “trilogia” della “guida” sono pieni di idee che, per certi versi, sembrano quasi vivere di vita propria. C’è ad esempio la famosa risposta “42”, data dall’elaboratore a una domanda generica sull’universo dopo milioni di anni di elaborazione, oppure l’astronave basata sui calcoli fatti nei ristoranti per dare il conto alla fine del pranzo (basati a loro volta su una matematica del tutto assurda ma che permette all’astronave di viaggiare più veloce della luce). Sono idee rimaste saldamente nell’immaginario collettivo, veri e propri “fulmini intellettuali” che a mio giudizio rappresentano la vera genialità dell’autore. Come quello dell’asciugamano.
Come mai la figura di Adams è spesso associata a questo oggetto?
Perché, secondo la “Guida galattica per gli autostoppisti”, l’asciugamano è l’unico suppellettile di cui ha veramente bisogno il viaggiatore galattico. E’ un oggetto che può essere usato in tanti modi diversi: per asciugarsi, coprirsi, difendersi, nascondersi o per ripararsi dalle intemperie. Un oggetto multiuso, insomma, divenuto nel tempo il simbolo della “Guida”: così tanto che il 25 maggio di ogni anno viene festeggiato il “Towel Day” (“Giorno dell’Asciugamano”) che riunisce gli appassionati di Adams, soprattutto in Inghilterra, tutti ovviamente “armati” di asciugamano con la scritta “Don’t panic”.
“Non fatevi prendere dal panico”, come riportato oggi dal logo di Google… E’ sostanzialmente il “motto” della “Guida galattica per gli autostoppisti”, una sorta di “manuale” per i turisti galattici in cui è contenuto tutto lo scibile umano (o meglio alieno) dell’universo, ancora più completo dell’Enciclopedia galattica. E’ grazie a questo manuale che il turista galattico può andare in giro senza “farsi prendere dal panico”. Ovviamente questa guida ha anche una scheda relativa alla Terra, elaborata dopo decine di anni di studi sul nostro pianeta.
Alla fine come viene descritta? Fondamentalmente innocua. Tutto quello che di importante c’è da sapere sulla Terra è che è “fondamentalmente innocua”.
(Claudio Perlini)