Giovanni Reale è stato anzitutto un grande studioso della filosofia antica, forse il più grande in Italia nella seconda metà del Novecento, certamente il più noto a livello internazionale. Dopo la formazione universitaria alla Cattolica egli ha completato i suoi studi in Germania, dove ha potuto venire a contatto con la grande storiografia di quel Paese nel campo della filosofia antica. Il primo autore di cui si è occupato è Aristotele, a proposito del quale Reale ha combattuto l’interpretazione evoluzionistica di Jaeger, sostenendo l’unità della metafisica aristotelica, anzitutto nella monografia a questa dedicata (1961), e poi nel grande commento dell’opera omonima (2 voll., Loffredo 1968, poi 3 voll., Vita e Pensiero 1993). 



Indi si è dedicato a Platone, compiendo, a proposito di questo autore, una clamorosa “conversione”. Dopo avere infatti sostenuto, nella prima edizione del commento alla Metafisica, l’inattendibilità della testimonianza aristotelica sulle “dottrine non scritte” di Platone, Reale ha scoperto gli studi degli esponenti della “Scuola di Tubinga” (H.-J. Kraemer e K. Gaiser), secondo i quali le “dottrine non scritte” contengono la vera filosofia di Platone, rispetto alla quale i dialoghi sono solo un’introduzione e un’esortazione. Reale ha aderito con entusiasmo a questa interpretazione, scrivendo il suo libro su Platone (1991), che ha avuto innumerevoli edizioni e traduzioni in varie lingue. Si è giunti così a parlare della “scuola di Tubinga e Milano”, per la quale Platone è stato il più grande metafisico dell’antichità e la sua filosofia, in particolare per Reale, è un vero precorrimento del cristianesimo.



Ma Reale si è occupato anche dei Presocratici, prima curando l’aggiornamento dello Zeller-Mondolfo sugli Eleati, poi pubblicando l’edizione di Melisso, e infine traducendo la monumentale raccolta dei Frammenti dei Presocratici di Diels-Kranz (2006). Contemporaneamente Reale ha scritto la più grande Storia della filosofia greco-romana (Bompiani 2004) disponibile in italiano (e forse anche più grande di quelle disponibili in altre lingue), uscita prima in cinque e poi in dieci volumi, repertorio ricchissimo di notizie su tutti i filosofi antichi. 

Tutti questi scritti di Reale si segnalano non solo per la ricchezza e l’esattezza delle informazioni, ma anche per la chiarezza dell’esposizione e per la presenza di precise proposte interpretative.



Un altro ambito al quale Reale ha portato un contributo importante è quello dell’insegnamento della filosofia nella Scuola secondaria superiore, per il quale egli ha redatto, in collaborazione con Dario Antiseri, il manuale su Il pensiero occidentale (La Scuola 1983), trasformatosi poi in una monumentale Storia della filosofia in 14 volumi, tradotta in varie lingue. Quest’opera ha rivelato la sua statura non solo di storico della filosofia generale, ma anche di filosofo teoretico, per i giudizi in essa contenuti su tutti i grandi momenti della storia della filosofia occidentale. Per Reale la filosofia è fondamentalmente metafisica, e la metafisica esemplare per tutte le altre rimane quella Platone, sviluppata e perfezionata dal cristianesimo.

Un terzo ambito nel quale Reale ha lasciato un’impronta tra le più importanti nella cultura italiana è quello della promozione culturale. Egli ha fatto pubblicare traduzioni italiane di innumerevoli opere dei grandi storici e filosofi di tutti i Paesi, presentandole quasi sempre con prefazioni chiare ed illuminanti curate da lui stesso. Prima come direttore del Centro di ricerche di metafisica dell’Università Cattolica, e poi come responsabile delle collane “Classici della filosofia” e “Testi a fronte” di Bompiani, Reale ha fatto conoscere ai lettori italiani opere non mai tradotte o anche già tradotte di grande importanza non solo per la storia della filosofia. Una delle sue ultime fatiche è la traduzione delle Confessioni di Sant’Agostino.

Lavoratore infaticabile, dotato non solo di intelligenza e di informazione, ma anche di passione per lo studio e per i suoi contenuti; grande organizzatore di cultura, capace non solo di lavorare lui stesso fino all’inverosimile, ma anche di far lavorare per le sue iniziative culturali decine di giovani; creatore di una scuola di studiosi di prim’ordine, Giovanni Reale è una delle figure che più hanno onorato la cultura italiana, facendola conoscere ed apprezzare in tutto il mondo.