Sta meglio Lilli Gruber, scomparsa improvvisamente dalla tv dove conduceva il programma Otto e mezzo. Tornerà presto dice parlando con l’Ansa senza però chiarire di che problemi abbia sofferto. Intanto il 22 ottobre esce per la casa editrice Rizzoli il suo nuovo libro, “Tempesta”: “E’ un attacco all’intolleranza. Un appello a trovare il coraggio di ammettere che in ogni tragedia collettiva esiste una responsabilità individuale” spiega. E’ ambientato ai tempi del Reich e, dice ancora, è anche una grande storia d’amore, di sofferenza e di segreti nel cuore del Terzo Reich. Ci sono elementi autobiografici: la tempesta che travolse la sua famiglia, racconta, e l’Europa durante la seconda guerra mondiale. “La protagonista è la mia prozia Hella Rizzolli, la cui vita fu segnata da due dittature: l’una subita, il fascismo, l’altra sciaguratamente scelta, il nazismo.” dice aggiungendo che davanti ai drammi della storia nessuno può sentirsi innocente. Ecco allora il rischio morale del rifiuto della diversità e l’ossessione della purezza razziale. Conclude così: “Questo libro, più intensamente mio di qualsiasi altra cosa io abbia mai scritto, è un’esplorazione personale del peggiore incubo della nostra memoria collettiva”.



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