Come tanti altri protagonisti dell’Antico testamento, si è spesso discusso dell’esistenza storica di re Davide. Una pietra risalente all’incirca all’830 avanti Cristo, 150 anni dopo il periodo storico in cui si ritiene abbia vissuto, dimostrerebbe adesso l’esistenza reale di re Davide, uno dei massimi protagonisti della Bibbia. Si tratta di un pezzo di pietra con una iscrizione, adesso esposta al Metropolitan Museum di New York, iscrizione che riporta in modo evidente il riferimento della nazione di Giuda come “casa di Davide”, dimostrando che in quella zona dell’attuale Israele Davide era ben noto. Secondo gli esperti, si tratta della più importante scoperta mai fatta in relazione alla Bibbia. L’iscrizione commemora le conquiste di Hazael, re di Damasco e nemico di Israele e del regno di Giuda. Hazael proclama di aver ucciso sia Jehoram re di Israele che Ahaziahu re “della casa di Davide” altrimenti definita di Giuda. Che la nazione di Giuda venga definita “casa di Davide” è la sola prova archeologica di un Davide storico che rende veritiero quanto scritto nella Bibbia. L’iscrizione, si legge nel catalogo della mostra, rende evidente che la casa di Davide era ben conosciuta nella regione e che la reputazione di Davide non è una invenzione letteraria di un periodo storicamente più tardo. Sempre secondo i curatori della mostra, l’iscrizione convalida la descrizione biblica di Davide fondatore della dinastia di Giuda, re di Israele. Dinastia, quella di Davide, da cui discende Gesù stesso.



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