Diecimila dollari per il vincitore: è questo il premio promesso e concesso dal concorso “I dieci non comandamenti”. No, Roberto Benigni non centra.  Di cosa si tratta? Della versione per non credenti e atei praticanti dei Dieci comandamenti della Bibbia. Il concorso, che ha attirato circa 2800 partecipanti da 18 paesi di tutto il mondo, è servito agli autori del libro “Atheist heart, Humanist mine”, Lex Bayer e John Figdor, un dirigente di azienda il primo e un assistente universitario il secondo, che lo hanno inserito nel loro lavoro, un tomo che come si deduce dal titolo promuove la causa dell’ateismo. Tredici giurati hanno selezionato da tutti i commenti ricevuti i dieci non comandamenti considerati più sobri e seri (immaginiamo il contenuto della maggior parte…). Il risultato? Qualcuno lo ha definito la versione della Silicon Valley del monte Sinai: una grande fede positiva nelle capacità dell’uomo dove scompaiono del tutto omicidio, furto e adulterio, alcuni dei punti forti della versione originale dei Dieci comandamenti. Ecco allora i dieci non comandamenti: sii aperto e pronto a cambiare le tue credenze davanti a nuove evidenze; cerca di capire cosa è vero, non di credere a quello che vorresti fosse vero; il metodo scientifico è quello più affidabile per comprendere il mondo; ogni persona ha il diritto di controllare il proprio corpo; Dio non è necessario per essere una brava persona o per vivere una vita piena e significativa; siate consapevoli delle conseguenze di tutte le vostre azioni e riconoscete che dovete prendere le vostre responsabilità per quello che fate; trattate il prossimo come vorreste essere trattati voi e come vi aspettate che gli altri vorrebbero essere trattati; abbiamo la responsabilità di tenere da conto il prossimo comprese le future generazioni; non esiste un solo e unico modo giusto di vivere; lasciate il mondo in condizioni migliori di come lo avete trovato.



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