Nessuno aveva mai pensato a vedere cosa ci fosse dentro quei floppy disk, anche perché con il cambiamento delle tecnologie oggi quasi più nessuno ha il computer adatto per farlo. Però trovandosi nel museo dedicato al grande artista americano a Pittsburgh, un tentativo si sarebbe potuto fare. Finalmente qualcuno lo ha fatto. E’ stato tale Cory Angel, un artista di Brooklyn, che tre anni fa vide su youtube un filmato di Andy Warhol alla presentazione nel 1985 del nuovo Commodore Amiga 1000, un computer per l’epoca avanzato che disponeva di immagini anche a 4096 colori contro i 16 di quasi tutti gli altri. Gli venne lecito chiedersi se Warhol lo avesse mai usato per lavorarci, chiese al museo se avevano quel computer, gli dissero di sì e si mise a frugare nei floppy disk ancora conservati. Ecco allora la straordinaria scoperta: dodici immagini originali di Warhol. Per ottenerli visto il rischio di danneggiare i floppy, ci sono voluti tre anni di lavoro, ma adesso abbiamo nuove opere inedite, per lo più nuove versioni in formato digitale di suoi classici come il barattolo della zuppa Campbell, la banana della copertina dell’album di debutto dei Velvet Underground, il ritratto di Marilyn Monroe, un autoritratto e una versione a tre occhi della Nascita di Venere di Sandro Botticelli. 



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